Un anello per l’alpeggio dell’Armita (Eremita) e il Truc S. Martino da Foresto
Località di partenza: Parrocchiale di Foresto mt. 483 Dislivello: 850 mt. Tempo di complessivo: 6 ore c.ca Difficoltà: E/EE Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°3 Val di Susa – Val Cenischia - Rocciamelone – Val Chisone Fraternali Editore
L’impegnativa salita da Foresto al poggio dove sorge l’abbandonato alpeggio dell’Armita o Eremita si fa su una traccia oggi poco percorsa, come del resto il tratto successivo, almeno sino ai ruderi di Cà Teissard. Alcune indicazioni nei punti chiave aiutano non poco, ma la traccia ha segnature sbiadite e in alcuni tratti si procede grazie agli ometti che indicano la via. Nondimeno la salita merita essere fatta perché si attraversano ambienti selvaggi, aspri, insoliti che quasi incutono timore. Ad un certo punto si rimane sconcertati e ci si chiede come si faranno a superare le verticali pareti rocciose sovrastanti, come si sia potuto progettare un itinerario che si sviluppa su versanti aspri e molto ripidi, dove il tracciato compie una serie di spostamenti sull’uno o e sull’altro versante riuscendo infine ad incunearsi tra le balze rocciose all’apparenza impenetrabili. Un passaggio quasi orizzontale, esposto ma non pericoloso perché assai ampio, permette infine di attraversare una ripida parete offrendo uno squarcio sul selvaggio vallone bagnato dal torrente Rocciamelone, sul fondovalle e sul gruppo dell’Orsiera raggiungendo infine l’alpeggio oramai abbandonato da tempo e in rovina. Proseguendo si incontra, subito dopo, la fontana Beneita avendo il sentiero che prosegue verso Cà Teissard le stesse caratteristiche. Più avanti, scesi al Truc S. Martino, che domina l’abitato di Foresto, si torna a valle per l’ampia traccia recentemente risegnata a puntino.