Località di partenza: Borgata Gros Passet mt.1300 Dislivello complessivo: mt. 500 c.ca Tempo complessivo: 2 ore e 30 minuti c.ca Difficoltà: T/E Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone Fraternali Editore
Quella di Massello, con Salza e Rodoretto, sono le valli laterali del bacino fluviale del Germanasca staccandosi queste sulla destra orografica rispetto alla valle che conduce a Prali. Al ponte Rabbioso, poco oltre Perrero, si lascia la valle principale e percorrendo inizialmente una stretta gola si giunge all’ampio anfiteatro dove s’apre il vallone di Massello. Un tempo assai popolate, le numerose borgate di questa valle oggi hanno pochi residenti. Coltivi e praterie sono state da tempo abbandonate basandosi l’economia locale oggi non più sull’agricoltura e sulla pastorizia. Il vallone di Massello, poco frequentato dagli escursionisti, è di una straordinaria bellezza paesaggistica. Alcuni colli permettono di scendere nell’attigua valle del Chisone e cime significative coronano la valle. Il rio che scorre forma a monte di Balsiglia una spettacolare cascata e un ardito sentiero scavato dagli alpini taglia le pendici meridionali del monte Ruetas. Questa valle, inoltre, è strettamente legata agli eventi storici che riguardano la fede valdese. A Balsiglia un museo ricorda il glorioso rimpatrio del 1689 quando ritornando dall’esilio in Svizzera i valdesi fronteggiarono l’esercito franco-sabaudo. Un percorso museale tra le borgate della valle, denominato “La ruota e l’acqua”, inoltre, permette di conoscere e comprendere quanto un tempo questi luoghi fossero abitati e come la popolazione potesse trarre sostentamento da un’economia prettamente agricola. In questo itinerario, partendo dalla borgata di Gros Passet, oggi con solo due residenti, ci si addentra sul versante soleggiato di valle raggiungendo un abbandonato alpeggio. Con ampio giro ad anello si torna poi al punto di partenza.