Ci sono certe montagne, che pur non essendo particolarmente impegnative come difficoltà, decidono di negarsi più e più volte, e vanno corteggiate per lungo tempo. E' il caso del Terra Nera per me, che in 4 precedenti tentativi mi ha sempre detto di no, vuoi per il tempo in peggioramento, vuoi per l'aver sbagliato la via, vuoi per condizioni neve pessime. Ma io non demordo, anche se quest'anno il primo tentativo doveva essere fatto ad aprile, ma le bizze del tempo hanno sempre messo i bastoni tra le ruote..ed arriviamo al 2 giugno, con l'ultima neve della stagione sperando sia la volta buona. Oggi diversi amici saliranno verso questa cima, non sarò solo anche se parto in solitaria, circa alle 7.30 da Rhuilles, con intenzione di passare dalla Cima Dormillouse e proseguire per la cresta. Bellissima giornata si capisce da subito, se non oggi quando?? Salgo per prati rapidamente verso Chabaud, fiori ovunque e marmotte in quantità, poi raggiungo la piana precedente il Col Chabaud, e devio a sinistra senza passare dal colle, infilandomi su per il canalino che di solito si percorre anche con la neve, risalendo per un comodo (ma fangoso) sentiero. Accesso al ripiano superiore, dove qualche lingua di neve regala ancora una parvenza di primavera, ma il verde la fa da padrone; poi entrando nel vallone della Dormillouse vero e proprio il manto nevoso diventa continuo da 2500 m (evitabile percorrendo la dorsale della Cima Dorlier); così visto che sullo zaino pesano, metto le ciaspole ai piedi. Lo sprofondamento è eloquente: nessun rigelo notturno, temperatura elevata e gran fatica anche oggi nel tracciare la pista. Solo verso i 2800 m la neve diventa più compatta, ma ormai sono alla croce della Dormillouse. Una meritata pausa, sono salito abbastanza rapidamente, dietro vedo arrivare due figure ciaspolanti: Wonder Ale e Clot! Li aspetto, e poi insieme continuiamo la bella cavalcata sulla cresta. La dorsale verso il Terra Nera alterna tratti nevosi ad altri detritici, si procede bene a piedi, ed anche i nevai sono abbastanza portanti; così tocchiamo e superiamo la vera Dormillouse, altri saliscendi e siamo sulla Cima Viradantour, e quindi al colletto alla base del Terra Nera. Incontriamo qui gli unici ostacoli del tragitto, una serie di massi da aggirare sul lato francese, basta abbassarsi di qualche metro e non si trova neve, per poi riguadagnare il crestone. Si intravede la croce, separata solo dal pendio conclusivo, di nuovo ben innevato; e finalmente, dopo 3h 30' anzi dopo 5 anni di tentativi, eccomi in cima al Terra Nera!! La giornata è spaziale, calda e senza vento, forse è stato giusto così dover aspettare tanto per poi godermi questa cima. E mi godrò davvero la permanenza in vetta, perchè se Ale e Clot scendono per la via di salita, io monitorizzo l'arrivo del gruppo genovesi in trasferta, vedendoli percorrere tutta la cresta. Arrivano in vetta nel primo pomeriggio, io ho battuto ogni record di permanenza in cima (quasi 3 ore), foto di rito e si decide di scendere nel vallone Clausis. Personalmente ero un po' dubbioso sulle condizioni della neve considerando l'orario, ma mi faccio convincere. Ed in effetti vale proprio la pena percorrere questo vallone sospeso, davvero meraviglioso, bei pendii con buone pendenze ma mai troppo ripido, insomma si scende in relax; anche la neve tiene più che dignitosamente (eccetto un pendio con dei massi nascosti che ci regala qualche insidia) ed in breve, siamo al colletto Clausis, dove termina anche la neve, lasciando spazio a fioriture stupende. Tra un mese questo vallone regalerà colori e fiori in grande quantità! Breve sosta, archiviamo le racchette, e seguiamo il ripido sentiero (privo di neve) che scende dal colletto alle Grange Thuras; non è sempre facile individuarlo perchè poco battuto e talvolta invaso dalla vegetazione, ma con un po' d'attenzione si arriva senza problemi alla piana a monte delle Grange Thuras. Ambiente sempre selvaggio ma allo stesso tempo dolce, con forti contrasti tra i pascoli e le cime innevate. Non ci resta che seguire la strada sterrata, che per 6 km ci riporterà a Rhuilles, a coronamento di un grandioso giro, faticoso ma appagante. Grazie ad Ale e Clot per aver condiviso parte della salita, grazie a Stelvio, Raffaele Daniele e Gianfranco per la discesa, grazie al Terra Nera per essersi concesso!
Data: 02/06/2012 Quota max: 3100 Partenza da: Rhuilles Quota partenza: 1675 Dislivello: 1550 totali Zona: Valle di Susa. Val Thuras Difficoltà: BR