Più che una gita un viaggio attraverso tre valloni, per raggiungere la Punta di Fiutrusa dalla via più isolata e panoramica. Rispetto a ieri si cambia decisamente esposizione, da Nord pieno ai pendii assolati a Sud. E anche la neve cambia; infatti siamo saliti dai prati dietro il Rifugio Melezè quasi spogli di neve, dritto per dritto. La neve inizia appena spiana e si fa ingresso nel vallone Reisassa, e qui abbiamo calzato le racchette. Molto caldo e la neve ne ha risentito infatti si sprofondava parecchio. Il vallone laterale per il colle di Reisasetto si è trasformato in un forno microonde ma tutto sommato salendo la neve andava migliorando un po'. Nonostante la presenza di qualche traccia dei giorni precedenti, le alte temperature non hanno permesso una salita facile, infatti a ogni passo la crosta si rompeva e la fatica aumentava. Bellissimo comunque il vallone nascosto che adduce al Colle di Reisasetto, tra dossi e avvallamenti. Raggiunto il colle finalmente appare la Punta di Fiutrusa, ancora lontana, specialmente non essendoci tracce. O meglio, c'è una traccia ma taglia tutto il Vallonetto in piano, e doverla ribattere si sarebbe rivelata impresa immane. Così decidiamo di perdere 50 m di quota e puntare alla dorsale opposta, rivolta a sud-ovest, dove a vista la neve sembra essere migliore. Battiamo traccia nella neve ancora farinosa, finchè arriviamo sul lato opposto, e come previsto la neve diventa più portante. Puntiamo ad un piccolo colletto tra spuntoni rocciosi, apparentemente l'unico punto di passaggio facile per accedere ai pendii finali (dove notiamo una traccia ed altri due racchettari), Raggiunto il colletto, constatiamo di dover perdere di nuovo un po' di quota, per un breve ma ripido pendio di neve farinosa, e finalmente siamo sulla traccia ben battuta! Nonostante la fatica e il caldo ora si sale bene, una serie di diagonali ci permettono di superare il tratto più ripido, fino ad un promontorio dove spiana e si raggiunge la dorsale Sud Ovest. Da qui alla vetta manca poco, una serie di dolci dossi e all'ultimo appare la piccola croce metallica. Quasi 4 ore ma ne è valsa davvero la pena! In cima un po' d'aria fresca, ma poco sotto sole cocente al riparo tra le rocce, vietato non fermarsi il più possibile! Per la discesa, che pensavamo peggio (dalla cima all'auto 1h30') c'era l'idea di scendere dal versante sud, più ripido ma considerando che la neve era già molle stamattina. abbiamo preferito ritornare sui nostri passi, nonostante le due brevi risalite che ci spettavano. Il pendio rivolto a Ovest si è rivelato molto divertente, con neve ancora leggera e farinosa che ha permesso una rapida discesa. I pendii del Colle Reisasetto invece erano cotti dal sole al punto giusto, belle scivolate senza mai sprofondare; abbiamo poi sfruttato la neve sulla mulattiera fino a 200 m sopra il Rifugio Melezè, e poi giù per prati fino all'auto. In compagnia di Wonder Ale, oggi ci siamo fatti un bel mazzo! Pochissima gente (anzi nessuno oltre i due racchettari) mentre verso Marchisa & co. pienone. Gran gita, forse una delle più belle fatte in queste zone, sicuramente questo versante è la via più selvaggia per arrivare alla Punta di Fiutrusa.
Data: 20/11/2011 Quota max: 3110 Partenza da: Rifugio Melezè Quota partenza: 1812 Dislivello: 1450 totali Zona: Val Varaita Difficoltà: BR
