Oggi gita fuori porta nella Vanoise per sfuggire al cattivo tempo previsto in Italia, ed infatti appena valicato il Moncenisio il cielo terso (temperatura però molto fresca) mi danno ragione. La gita inizia a La Goulaz, all'imbocco del vallone d'Averole, dove seguo per un breve tratto la strada asfaltata fino a che trovo il cartello sulla sinistra indicante Les Planors. Il bel sentiero-mulattiera sale con buona pendenza ma costante nel rado bosco, incrociando più volte la strada sterrata che conduce agli alpeggi sovrastanti. Finito il bosco si aprono i bei pascoli di La Buffaz, numerose baite diroccate e qualcuna in ristrutturazione. Qui termina anche la stradina. Decido di proseguire dritto per prati sulla massima pendenza, anche senza sentiero non ci sono problemi. Poi nei pressi di una conca che dal basso non si vede, trovo numerose tracce che conducono alla fascia rocciosa del Clapier Vert, con i massi appunto di colore verdastro. Qui guadagno il filo del crestone che conduce ad un colletto erboso, appena sotto al pendio sommitale dell'Ouille Allegra. Un breve tratto più faticoso di terriccio, e metto piede sul 'lenzuolo' di sfasciumi e terriccio; l'ambiente cambia di colpo e dai pascoli si passa alla luna. Qui non ci sono vere tracce di sentiero, solo qualche ometto sparso ma si può salire senza percorso obbligato, anche se un po' faticosamente. Conviene spostarsi presto a sinistra per andare a intercettare la dorsale ovest sud-ovest, dove si cammina meglio, e con un semicerchio da sinistra a destra conduce al grosso ometto d pietre sulla punta, senza nessuna difficoltà. Panorama notevole, forse l'unico vero motivo per salire fin quassù dato che la salita non presenta aspetti rilevanti. La Pointe de Charbonnel con il suo ghiacciaio pensile attira inevitabilmente lo sguardo, così come l'Albaron di Savoia e il suo ghiacciaio. Su entrambe le montagne scorgo degli alpinisti in discesa, vari gruppi sull'Albaron e un solitario sulla Charbonnel. In cima soffia un po' di vento, ma una curiosa spaccatura tra le rocce (prima o poi una 'fetta' di cima precipiterà sul versante nord-est) offre un comodo riparo, dove godermi panorama e sole. Oltre a me alcuni escursionisti francesi in giro, alcuni scendono già altri sono più sotto ancora in salita, rimango in cima per un bel po' di tempo da solo. Poi il vento aumenta di intensità e con esso arrivano nuvole più scure, è tempo di iniziare la discesa. Molto veloce il pendio di sfasciumi, disceso per la massima pendenza corricchiando, poi anzichè seguire il percorso dell'andata (ripido e scomodo in discesa), scendo per un valloncello a destra del colletto del Clapier Vert, dove passa il sentiero principale. Si superano dossi e avvallamenti con un tratto sulla dorsale a picco sulla Valle dell'Arc, e mi ricollego a La Buffaz sul lato opposto a quello di salita. Da qui non occorre altro che seguire il sentiero del mattino per ritornare a La Goulaz, con la Charbonnel imperiosa sempre di fronte. Bella gita, molto panoramica e semplice, fattibile anche con un po' neve senza grosse difficoltà. Adocchiato in zona parecchie gite da aggiungere alla lista delle cose da fare, le montagne sono davvero troppe!
Data: 16/07/2011 Quota max: 3130 Partenza da: La Goulaz, Bessans Quota partenza: 1730 Dislivello: 1400 Zona: Val d'Avèrole Difficoltà: E
