A parecchi anni di distanza ritorniamo alla 'Riserva Naturale Speciale Orrido di Chianocco' , un piccola area della bassa Val di Susa sapientemente valorizzata e caratterizzata dall'impressionante orrido dove è stata anche realizzata una breve via ferrata. Oggi con Elisa e Monica, in una giornata dal meteo ottimo, partiamo con l'intento di effettuare il tour dell'orrido...il classico anello che permette di ammirare da varie angolazioni la profonda forra, Alla partenza da Chianocco non siamo soli...tre simpatici escursionisti e un giocoso cagnolone (Zora) stanno partendo anche loro e con i quali condivideremo parte del percorso. Percorsa la prima parte dell'orrido usciamo sul lato destro orografico e seguendo una comoda mulattiera risaliamo fino alla borgata Molè. Qui salutiamo i compagni di viaggio ci concediamo una pausa...poi proseguiamo verso Pavaglione. Il percorso oltre essere molto panoramico è anche molto gradevole in quanto recentemente è stato ripulito e ottimamente segnalato. Giunti nei pressi della Madonna dei Campi ci fermiamo per la pappa e l'esplorazione della zona...con la visita di una caratteristica grotta. Dopo la meritata pausa si riparte verso il sentiero di Pavaglione...una volta raggiunto iniziamo la ripida discesa su Chianocco sul lato sinistro dell'orrido. Durante il tragitto parecchie soste ai vari punti panoramici e breve deviazione sul Sentiero del Leccio...che permette di ammirare la pianta del leccio...la sola sicuramente spontanea oggi presente in Piemonte.
Un percorso piacevole...
Data: 19-12-2011 Quota max: 950 m Partenza da: Chianocco Quota partenza: 550 m Dislivello: 400 m Zona: Valle di Susa Difficoltà: E
, un piccola area della bassa Val di Susa sapientemente valorizzata e caratterizzata dall'impressionante orrido dove è stata anche realizzata una breve via ferrata.
stanno partendo anche loro e con i quali condivideremo parte del percorso.
Giunti nei pressi della Madonna dei Campi ci fermiamo per la pappa e l'esplorazione della zona...con la visita di una caratteristica grotta.
e breve deviazione sul Sentiero del Leccio...che permette di ammirare la pianta del leccio...la sola sicuramente spontanea oggi presente in Piemonte.
