Enzo questa volta mi ha preceduto con foto e relazione...non mi resta che inserire il mio reportage fotografico e i consueti folcloristici commenti di questa bella giornata.
Il w.e. finalmente sembra dal meteo ottimo, ma purtroppo le condizioni per lo sci sono ancora delicate e impongono scelte difficili . Sarebbe bello riuscire a fare nuovamente qualcosa di ingaggioso con gli assi, ma dove? Uno tra i posti che dovrebbe garantire discreta sicurezza e neve in buone condizioni è il Monte Labiez. Sia per me che per Enzo è un posto nuovo...quindi ben venga andare ad esplorere i suoi canali nord! Con noi il giovane e determinato Lorenzo in arte Feis...è sempre un piacere conoscere nuovi amici...che tra l'altro con il Labiez ha un conto in sospeso. Al parcheggio di Flassin siamo accolti da una fastidiosa aria che sopratutto sulle creste sta facendo il suo 'sporco' lavoro ...uhm...occorrerà fare molta attenzione! Obbiettivo del giorno il canale Hotel Jorasses scoperto qualche anno fa da BumBum, Rocco e il Guru e caratterizzato da una cascata da superare per accedere alla parte superiore. E così ci carichiamo tutta la ferraglia necessaria....in realtà con abili mosse riesco a distribuire il tutto ai soci ...e via si parte. L'avvicinamento è molto rapido e in breve siamo al conoide che consente l'accesso all'Hotel Jorasses e al suo gemello il Bonsai della cuccagna. Giunti alla 'famosa' cascata ci rendiamo conto che grazie all'innevamento abbondante è praticamente ridotta a circa 3 metri sugli 85°...meglio così ma averlo saputo ci risparmiavamo un pò di ferramenta. Il saltino si supera gevolvemente (il buon Lurens mi ha indottrinato bene l'uso degli attrezzi) e siamo nel vero canale. Qui entra in azione il trattore Feis che con determinazione si batte praticamente tutto il canale...io non ho potuto far altro che con gioia sub-appaltargli il contratto di battitore ufficiale 2010. Il canale è veramente lungo (circa 700 metri), sinuoso, prima largo poi stretto, sempre incassato, con una pendenza costante sui 40 gradi e nella parte stretta sui 45 o forse qualcosina di più. Esteticamente bellissimo! La neve è abbondante e un paio di accumuli causati dal vento destano qualche preoccupazione per la discesa ma complessivamente le condizioni sono abbastanza sicure e sopratutto le ripide pareti laterali sono poco cariche. Usciti dal canale prudentemente ci teniamo su un costone poco innevato e in breve siamo sulla vetta poco più alto del bivacco della Forestale e di una caratteristica croce fatta di rami. Panorama grandiosa dal Bianco al Rosa con la est delle Jorasses in primo piano e...con gran piacere totale assenza di vento, sole e temperatura gradevolissima. Consueti preparativi e si parte per questo viaggio a ritroso sul tenebroso versante nord. Come sempre la scelta del bonificatore che dovrà testare le condizioni di neve e sicurezza tocca a chi? ...ma naturalmente a LeRoy! E c'è da dire che nonostante l'età, gli acciacchi, etc etc ...è sempre un grande! La neve è abbastanza buona, ben sciabile anche se non facilissima e soprattutto assai fisica. Come da copione si scende uno alla volta, il primo bonifica, il secondo stacca la parte di neve rimasta tra una curva e la seguente, il terzo nuota nelle profonda farina sottostante...insomma c'è n'è per tutti i gusti. In ogni caso la discesa è divertente, mai estrema e in un ambiente suggestivo. Haimè la mia scarsa preparazione di quest'anno (tutte le giornate passate sul ghiaccio si fanno sentire) si vede e si sente ...ogni 3/4 curve ho bisogno della bombola d'ossigeno per riprendermi ... Non ci resta che superare la cascatella ghiacciata...e qui si vede la differenza generazionale...Feis senza troppi indugi punta gli assi verso la massima pendenza e salta brillantemente l'ostacolo ....quando arrivo io mi blocco e un pò per coniglieria, un pò perchè inizio a pensare ai legamenti che stanno insieme per miracolo, alle rotule rotulanti, alla schiena dolorante....penso, medito e passo la palla al socio che smontato dalla mia scarsa determinazione abbandona anche lui l'idea di saltare e scendiamo in disarrampicata. Il resto della discesa è una goduriosa farina su fondo duro prima all'interno di un boschetto e poi sui morbidi pendii aperti.
Insomma un bel ritorno sui terreni ripidi e avventurosi con ottimi soci vecchi e nuovi.
Data: 14 marzo 2010 Quota max: 2634 m Partenza da: Parcheggio di Flassin (Saint-Rhemy-En-Bosses) Quota partenza: 1360 m Dislivello: 1300 m Zona: Vallone Gran San Bernardo Difficoltà: 4.3/E3
Il Labiez e i suoi molti canali
Avvicinamento
Speriamo che la cascata non sia quella!
Sul conoide
La cascatella sommersa dalla neve
Enzo alle prese con la cascatella
Poco sopra la cascata
Poco sopra la cascata
In lontananza la parte stretta
...urka se è lungo
Ah...però!
Quasi fuori...
Il luuuungo canale
Sul pendio superiore
Feis esce in cresta, Enzo...lasciamo perdere cosa sta facendo...
commenti di questa bella giornata.
. Sarebbe bello riuscire a fare nuovamente qualcosa di ingaggioso con gli assi, ma dove? Uno tra i posti che dovrebbe garantire discreta sicurezza e neve in buone condizioni è il Monte Labiez.
...uhm...occorrerà fare molta attenzione!
e caratterizzato da una cascata da superare per accedere alla parte superiore.
...e via si parte.
mi ha indottrinato bene l'uso degli attrezzi) e siamo nel vero canale.
...è sempre un grande!
...ogni 3/4 curve ho bisogno della bombola d'ossigeno per riprendermi 
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