Molti dubbi su dove andare oggi... tanta neve fresca in giro, unita alla situazione strade piuttosto incerta... alla fine, a tarda serata, dopo innumerevoli contatti con i soci di gita... finalmente si decide... si va alla Tomba di Matolda. Abbastanza vicina a casa, pendii non ripidi e... se proprio va male... si parte dalla provinciale di fondo valle ad una quota abbastanza bassa da garantire di non tribolare con l'auto. E infatti... arrivati a Villa, se qualcuno pensava di poter risalire un tratto della stradina che porta a Borgial... niente da fare... si parcheggia nei pressi del bivio sulla provinciale mentre iniziano ad arrivare altri gruppetti. Con Max, Marco e Davide siamo i primi a partire, insieme al simpaticissimo gulliveriano 'mangiafioca', appena conosciuto. Si parte... in un'oretta circa raggiungiamo Borgial e S. Antonio seguendo il tracciato della strada tra alte 'pareti' di neve. Inizia la sterrata per il Colombardo, in questo tratto battuta da chi è salito ieri. In corrispondenza del solco scavato dal Rio di Nanta, abbandoniamo la strada innevata e iniziamo a risalire i pendii in direzione del Pian del Luvas seguendo il tracciato del torrente. La traccia di ieri dovrebbe scomparire poco oltre quota 1500 m, ma 'mangiafioca' (mai nessun nickname fu più appropriato) si offre di battere la traccia... e, a razzo, lo vediamo risalire tra i dossi nevosi battendo traccia... lo rivedremo solo in cima! Nel frattempo cominciano ad arrivare molte altre persone, tutte ben incolonnate lungo l'ottima traccia. Una breve pausa finalmente al sole per smangiucchiare qualcosa e si riparte per il tratto finale della salita, percorrendo gli immensi pendii immacolati solcati unicamente dalla linea della traccia del 'mangiafioca'. Finalmente appare la cima, un ultimo breve tratto sulla cresta spartiacque e si sbuca sul pianeggiante panettone della Tomba di Matolda. Giornata spettacolare e panorama sconfinato in ogni direzione. Impressionante la moltitudine di gente presente e quella che sta salendo lungo il vallone. Una breve pausa ed iniziamo la discesa nell'abbondante neve farinosa. Qualche cautela nei pressi del solco del torrente a causa della presenza di alcuni buchi molto profondi, in cui è meglio non infilarsi, ma nessun problema fino al ricongiungimento con la stradina. Un po' noioso il lungo rientro sulla stradina ormai strabattuta dagli innumerevoli passaggi ma l'ambiente e la giornata sono talmente belli da far sopportare tutto. Alla fine della gita i km percorsi sono quasi 16 con un discreto dislivello... niente male per una giornata in cui si pensava di combinare decisamente molto meno!
Data: 25 gennaio 2009 Quota max: 2084 m Partenza da: Villa Quota partenza: 865 m Dislivello: 1263 m Zona: Val di Viù Difficoltà: MR
Alla partenza.
S. Antonio.
Sulla strada per il Colombardo.
Si abbandona la strada.
Rocca di Toro.
Quasi al sole.
Dopo un attimo di pausa... si riparte.
Verso l'Alpe della Sagna.
I pendii verso la Punta di Grifone.
Pendii immacolati.
La salita prosegue.
Traccia.
Mare di... neve.
In vista della meta.
Controluce.
Panorama dalla cresta spartiacque con la Val di Susa.
