Ancora non c'è tutta questa voglia di racchette, allora scelgo una meta a quote modeste, confidando in una giornata panoramica. Quindi Cima dell'Angiolino, nella valle Tesso. Si parte dalle Case Brancot, raggiungibili da Corio passando per la frazione Ritornato. Attraversate le poche case, si entra subito nel folto e ripido bosco, sempre seguendo il segnavia 410 per l'Alpe Pian Frigerola. Uscito dal bosco si toccano in successione numerose baite e alpeggi più o meno in buono stato, tra cui la bella Alpe Fontanile, che prende il nome appunto dalla grossa fontana. Da qui in breve raggiungo l'Alpe Pian Frigerola, alla base della cima dell'Angiolino. Purtroppo nel frattempo le nebbie che parevano diradarsi, avvolgono tutto rendendo scarsa la visibilità. Da qui in poi il sentiero sparisce, ma si seguono tracce e ometti che salgono sulla ripida dorsale erbosa a monte dell'alpeggio. A quota 1900 inizio a pestare neve, a chiazze, un po' fastidiosa a causa dell'erba secca sotto. Si aggira sulla destra un'asperità rocciosa a quota 2003 m., che precede un pianoro poco sotto la cima. A questo punto il paesaggio diventa davvero invernale, la coltre nevosa aumenta fino a 20 cm, ma è neve portante sulla quale si cammina comodamente con i soli scarponcini. Affronto il pendio finale dritto per dritto, anche se un po' faticoso, fino alla vetta contraddistinta da una stazione meteorologica. Poco dopo il mio arrivo, il panorama si apre, anche se soffia un venticello gelido, permettendomi di godere di parte del panorama, specialmente sulla valle Orco, e sul massiccio del Gran Paradiso: c'è davvero tanta neve in zona! L'idea era di proseguire verso il vicino Monte Vaccarezza, dove vedo alcuni escursionisti, seguendo la non lunga cresta; purtroppo devo rinunciare a causa delle nebbie che arrivano definitivamente, e limitano la visuale a pochi metri, non avrebbe quindi senso continuare senza un minimo di panorama. Così inizio la discesa, con qualche cautela per non scivolare fino all'Alpe Frigerola. Qui scelgo una piccola variante, cioè proseguo per il ben segnato sentiero che prosegue sulla dorsale, toccando la Rocca Frigerola nei cui paraggi sorgono altri alpeggi in stato di abbandono: uno di questi è di forma cilindrica, il primo che vedo di questo genere! Avvolto dalla nebbie devo ritornare al sentiero all'Alpe Fontanile, ovviamente non ci sono tracce, cosicchè mi diletto in un po' di sano rododendring, orientandomi col suono dei campanacci delle mucche della zona. Recuperato il sentiero, ritorno tranquillamente in breve tempo a Brancot, tra greggi di pecore e capre, e qualche pastore.
Data: 09 novembre 2008 Quota max: 2168 Partenza da: Brancot (Corio) Quota partenza: 1055 Dislivello: 1113 Zona: Valle Tesso Difficoltà: EE