'La sottile linea verde', come l'aveva chiamata Pierriccardo. Ne ho ripercorso un tratto, il più ciclabile e panoramico. Da Degioz si attraversa il torrente e si imbocca l'antica strada di caccia fatta costruire dai Savoia, una bellissima mulattiera che regolare sale nel fitto bosco di larici, ora vestiti dei colori dell'autunno. Fuorché la prima rampa di 200 m. un po' al limite, per il resto le pendenze sono sì sostenute ma regolari e si pedala bene. Spesso incontro dei camosci che pascolano tranquilli proprio sulla strada! Si affrontano infiniti tornantini, un po' stretti a dire il vero, fino al diradarsi del bosco, quando ormai si è in vista del pianoro dove sorge il casotto di caccia di Orvieille, ora usato dei guardiaparco, 9 km dalla partenza Tratto pianeggiante per rifiatare e ammirare il paesaggio, e si riprende a salire, ancora su mulattiera fino agli edifici del ben tenuto alpeggio Djouan, oltre il quale il percorso si fa sentiero, a tratti un po' sconnesso e non sempre pedalabile, nei 4 km che conducono al Lago Djouan. Alcuni tratti a spinta a causa della natura sassosa del fondo, alcuni per la pendenza, ma alla fine si pedala per l'80% del tragitto, lungo la sottile linea verde, che in alcuni punti è davvero sottile e anche un po' esposta, ma mai pericolosa. Finalmente dopo l'ultimo strappo arrivo al bel lago, dove la Grivola si specchia, mentre il gruppo del Gran Paradiso è nascosto. Dopo una meritata sosta intraprendo la discesa, pedalabile al 100%, prima sul sentiero a dir poco spettacolare, poi nuovamente sulla strada di caccia, mentre il sole sta ormai nascondendosi dietro queste alte montagne. Pochissima gente in giro, il che ha favorito l'avvistamento di parecchi animali, come i tantissimi camosci e due enormi aquile che mi sorvegliavano dall'alto. Gita consigliabilissima!!
Data: 25 ottobre 2008 Quota max: 2510 Partenza da: Degioz Quota partenza: 1545 Dislivello: 965 Zona: Valsavarenche Difficoltà: BC
