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Alpinismo : Lunga gita in solitaria alla Punta Lechaud.
Autore: andrea72 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 14/09/07 14:28
Notizia riferita al: 27/08/07
Letture: 3752

Questa gita era in programma già la settimana scorsa ma il brutto tempo, qualche imprevisto e le bellissime gitarelle con la famiglia mi hanno costretto a rimandare. Stamattina parto da solo in direzione La Thuile. La meta di oggi è la Punta Lechaud, non difficile e sicuramente molto poco frequentata. Inoltre dovrebbe essere un ottimo punto di osservazione sul Monte Bianco ed in particolare sulle condizioni, dopo le recenti nevicate in quota, dell'Aiguille de Trélatete che, con Enrico, vorremmo salire nei prossimi giorni... si vedrà. Raggiungo il Piano dell'Abbondanza, nei pressi del lago Verney, poco sotto il Colle del Piccolo S. Bernardo. Non c'è anima viva in giro... è ancora buio e aspetto qualche minuto in macchina che rischiari un po'. Mi incammino quindi lungo la sterrata in discesa che dopo un alpeggio supera il torrente su un ponte. Abbandono la strada e per prati punto dritto agli alpeggi superiori che si raggiungono in pochi minuti. Finalmente si imbocca il sentiero che sale a mezzacosta e si immette nel vallone del Breuil. Il sentiero, ottimamente tracciato percorre sul lato sx idrografico tutto il lungo vallone quindi sale all'Alpe Le Grotti per spostarsi lateralmente e superare la scarpata rocciosa. Con una breve discesa si arriva quindi ad un pianoro (da cui finalmente si vede la meta) e con un'ultima salita a lieve pendenza si raggiunge il Colle di Bassa Serra dove si trovano dei forti militari diroccati. Già qui il panorama sul Bianco è davvero notevole. Dal colle si segue verso sx una traccia detritica che si porta sulla cresta della Bassa Serra. Fin qui nessun problema e percorso prettamente escursionistico... ma per poco. La traccia infatti, diventa piuttosto vaga, ma questo non sarebbe un problema; il problema è che attraversa in leggera discesa tutto il versante nord della Bassa Serra per andare a raggiungere il Ghiacciaio di Chavannes, o almeno ciò che resta del ghiacciaio, su un terreno che definire un 'merdaio' è veramente un complimento! Occorre infatti compiere un traverso su un ripidissimo pendio, con notevole esposizione sul ghiacciaio sottostante (sicuramente un tempo il ghiacciaio era molto più alto e quindi, non solo il traverso in discesa era più corto ma anche l'esposizione molto meno accentuata), dove i piedi appoggiano su detriti di variegate dimensioni che rotolano giù soltanto a guardarli... mentre per le mani ci sono degli ottimi rocconi che si sfilano letteralmente dal terreno a cui sembrano cementati, appena li tocchi. Quando mi accorgo dove sono finito... ormai è troppo tardi... ci sono dentro alla grande! Va beh!... niente di difficile ma con cautela cerco di togliermi da qui... non è molto piacevole... anche perchè alcuni stambecchi che si trovano più in alto sulla cresta hanno deciso di attraversare sopra di me facendo cadere qualche pietra... Alla prima occasione, cioè appena il verticale salto roccioso sottostante diventa un ripido pendio di massi, lascio la traccia che prosegue nel suo traverso e scendo direttamente al ghiacciaio sottostante. Sicuramente, col senno di poi, conviene dal colle scendere direttamente nel Vallone di Chavannes e risalire, allontanandosi dalla cresta, la morena e il ghiacciaio. A questo punto si risale il ghiacciaio e alternando qualche rampa un po' più ripida (necessari i ramponi) a qualche tratto roccioso si raggiunge la detritica cresta sud della Punta Lechaud. In breve e senza difficoltà si arriva sulla aerea vetta. Panorama veramente notevole in tutte le direzioni e magnifico colpo d'occhio sulla vetta del Bianco che è proprio vicina e sembra di toccarla... sono passati tanti anni, era il 1991 quando sono salito sul tetto d'Europa... mi sa che è quasi ora di salirci di nuovo, naturalmente per un'altra via... mah vedremo il prossimo anno. Qualche minuto in vetta e scendo. Stamattina avevo pensato di compiere la discesa per il Vallone di Chavannes... sulla cartina la mente viaggia alla grande... ma obiettivamente lo spostamento è veramente notevole già così (alla fine tra salita e discesa sono oltre 22 km) e si tratterebbe di allungare di molto il percorso... scendo quindi direttamente senza ripassare dal Colle di Bassa Serra, ma tirando dritto per i poco inclinati pendii detritici e ricongiungendomi al percorso di andata proprio in corrispondenza della risalita per riportarsi nel vallone del Breuil... così ho abbreviato già di un bel pezzo. Discesa sul sentiero ripercorrendo tutto il vallone... oggi non ho proprio incontrato nessuno per tutta la mattinata. Rimane solo... l'impietosa risalita al Piano dell'Abbondanza e finalmente verso le 13.30 sono all'auto.

Data: 27 agosto 2007
Quota max: 3127 m
Partenza da: Piano dell'Abbondanza, Colle Piccolo S. Bernardo
Quota partenza: 2104 m
Dislivello: 1610 m
Zona: Valle di la Thuile
Difficoltà: F

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Commenti
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Autore Commento
tala
Inviato: 14/9/2007 20:17  Aggiornato: 14/9/2007 20:17
Guru
Iscritto: 7/3/2005
Da: Torino
Inviati: 789
 Re: Lunga gita in solitaria alla Punta Lechaud.
Gulp il ghiacciao si sta estinguendo... Ho delle foto di quando son salito di circa 15 anni fa, e tutto il terreno detritico non c'era, il ghiacciaio arrivava fino alle ultime roccette di vetta... il ghiacciaio era bello, con crepacci, è stata veramnete una bellissima gita, ed era la prima volta che calzavo i ramponi!
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