Le idee erano altre ma al Moncenisio e nella zona di Bardo tirava la gonfia sulle creste ed allora abbiamo valicato il Monginevro direzione Lautaret sperando nella calma. Anche alla Mandetta ed al Pic Blanc il vento la faceva da padrone mentre verso i Trois Eveches era tutto tranquillo. C'era anche il Combeynot che tentava ma era ancora tutto troppo placcato sui pendii soprastanti l'itinerario ed allora ci siamo diretti nel Vallone di Roche Noire che appariva ben riparato.
L'innevamento è ancora notevole; la strada del Galibier è pulita appena al di sopra del ponte 2.348.
Giunti nella comba alta osserviamo che al Pic non ci sono tracce ed il pendio verso il colletto di sinistra è ancora molto carico; intanto si alza decisamente la temperatura pertanto decidiamo per la puntina nodo orografico tra i Valloni Roche Noire, Fond e Anesse che raggiunge circa i 3.000 il cui pendio finale per raggingerla è molto interessante ed esposto bene per cui la neve tiene di più; è presente una enorme terminale segno della notevole quanti tà di neve.
Incontriamo due francesi e naturalmente parliamo di gite. Fanno parte del gruppo di scialpinisti NatNCo Tractage (che si può vedere su skitour) il quale si dedica a portare a fare gite di scialpinismo un loro amico sfortunato che ebbe un grave incidente nel canale del Couloir di Diable alla Grand Ruine che gli ha causato l'inutilizzo degli arti inferiori; in salita lo trascinano con le corde mentre in discesa scende in autonomia; e' un grande esempio di amicizia ed altruismo.
Per vedere cosa fanno ecco un esempio:
http://natnco.free.fr/
La discesa è stata eccellente fino a pochi metri dall'auto; molto soddisfatto Gianluca.
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