Terzo e ultimo giorno in Val Senales, con gli amici Camosci del Cai Ligure di Genova. Sempre partendo dal Rifugio Similaun, oggi in programma la salita alla Punta di Finale, passando per il Gioco di Tisa, luogo reso celebre dal ritrovamento della mummia Otzi.
La giornata a differenza di ieri è splendida, cielo terso e nuvole relegate al fondovalle; ci incamminiamo sotto il rifugio scendendo brevemente per nevai, fino ad iniziare una salita su roccette testimoni di antichi ghiacciai. Risalito un tratto ripido entriamo in una bella e panoramica valletta ancora tutta innevata, e superando dossi, nevai e fasce rocciose, in circa 1h siamo al Giogo di Tisa con la grossa stele dedicata ad Otzi. Breve pausa per ricompattarci, c'è chi decide di fermarsi qui, mentre chi vuol salire la Punta di Finale riprende il cammino, raggiungendo rapidamente il Giogo di Finale, che si affaccia su un ghiacciaio. Ne percorriamo il lembo senza dover calzare i ramponi, e arriviamo in una conca dove con nostro stupore appare un meraviglioso laghetto glaciale, dal colore blu intenso, proprio sotto alla piramide della Punta di Finale.
La nostra salita si svolge per la cresta Nord Est, dapprima detritica, poi diventa decisamente più rocciosa, pur non presentando difficoltà elevate. Il percorso è sempre evidente, prima un camino un po' friabile, poi vari risalti rocciosi e facili passaggi di I e II. Io sono nelle retrovie con Mary e Maury (che poi deciderà di fermarsi) poco più avanti Stelvio da apripista, e ancora più avanti gli altri del gruppetto in ordine sparso. L'ostacolo forse più rilevante è il superamento di un nevaio in cresta in un punto un po' esposto, con al termine un saltino di rocce dove è meglio non sbagliare, con la dovuta calma passiamo tranquillamente, e riprendiamo per roccette e tratti detritici, talvolta sul filo di cresta talvolta sotto sul versante italiano, toccando l'anticima. Ormai ci siamo, ancora un nevaio con tanto di cornici spettacolari, e quindi le roccette finali che adducono alla grossa croce, è fatta! Purtroppo le nebbie sono salite e impediscono un panorama completo, ma la soddisfazione è tanta. Dopo la pausa relax e foto, inizia la discesa, con la dovuta cautela; per evitare i passaggi più ostici, guidati da Gianfranco, scendiamo un ripido pendio ancora ben innevato (neve molle e ottimale), che ci porta praticamente all'inizio della cresta, così da farci risparmiare tempo e fatica nelle disarrampicate; il resto del percorso avviene tra le nebbie fino al rifugio, a differenza dell'andata seguiamo la cresta (alcuni tratti attrezzati) che porta proprio sopra al Rifugio; qui ci ricomponiamo e ripartiamo alla volta di Vernago, con una rilassante discesa sul sentiero di due giorni prima, per concludere questa tre giorni in terra alto atesina.

Data: 23/06/2012
Quota max: 3514
Partenza da: Rifugio Similaun
Quota partenza: 3017
Dislivello: 600 totali
Zona: Val Senales
Difficoltà: F+

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