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SciAlpinismo : Traversata Sella del pic d'Ast e colle dell'Agnello...9-giugno-2011
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 17/06/11 11:25
Notizia riferita al: 09/06/11
Letture: 1285

Gita inserita con qualche giorno di ritardo causa computer in panne.... Primo giorno,di sole, senza guardare il calendario oltre la roba da escursionismo,mi porto dietro anche quella da sci-alpinismo,non si sa mai... Dai 2600 in su di vede un po’ di neve fresca,buon segno! Lascio l’auto alla sbarra alle grange ,e con scarpe da ginnastica sci e scarponi legati allo zaino,mi avvio verso la neve. Certo che da qua sotto se qualcuno mi avesse visto sarei stato preso per pazzo...per fortuna ormai è passata l’ondata degli ski-alp verso il colle dell’Agnello e d’ intorni, non c’è più neve! Ma con un po’ e di fiuto e tanta buona volontà qualcosa si può ancora fare,ma che dico!si può ancora fare moltissimo,perchè questa settimana di pioggia dai 2600 mt. in su è stata tutta neve,un mare di neve,mai visto così tanta neve, neve nuova, compatta liscia come un bigliardo,e tutta per me!

Una neve durissima mi permette di salire con sci in spalla e ramponi ai piedi fino alla sella d’Asti,poi mi affaccio nel vallone delle Ruine,che spettacolo! un vero campo da gioco per gli ski-alp incalliti come me. Mi butto giù fino oltre il laghetto,che splendido primaverile, ritorno alla sella vorrei ripetere la discesa ma nubi minacciose mi consigliano di non esagerare. Ma non esagero a dire che nonostante l’ora tarda la neve si è mantenuta durissima,tanto da scendere in “derapage” il primissimo ripido tratto,ma poi... faccio le mie prime infinite curve di giugno fino quasi al laghetto,per poi rimettermi in abbigliamento ginnico,e salire al colle dell’Agnello per la strada ormai sgombra di neve. Incontro gente che fa del footing,che mi guardano stupiti andare carico di sci,ramponi e piccozza per la strada asfaltata.

Non so perché ma avevo proprio voglia di salire al colle anche per vedere quanta neve c’è ancora dall’altra parte,mai curiosità e stata più utile... Mentre arrivo al colle tra la nebbia mi viene incontro un signore vestito “’d pel d’anguila” (come chiamo i motociclisti) è molto preoccupato, anzi un po’ spaventato, mi chiede se l’aiuto a tirare su la sua moto “stravaccata “al centro della carreggiata,e si...poc’anzi,mi dice,è scivolato sulla neve fresca. Butto a terra tutto il mio armamentario e “oooh! hissa!” riusciamo a metterla sul cavalletto,mentre alcuni ciclisti fanno a gara chi arriva prima al colle sì,perche dalla parte francese l’hanno già aperto,non come noi...ma meno male...dirò poi il perché... A bocce ferme finito lo spavento questo signore accetta molto volentieri un buon bicchiere ,che mette coraggio, ce la raccontiamo un po’,poi ancora un bicchiere della staffa e riparte con la sua moto.

Oggi sul colle c’è proprio di tutto,arrivano molti ciclisti,qualche automobile anche dei podisti,infine io l’unico, scenderò con gli sci fino quasi al rifugio Agnel,dove adiacente c’è l’invernale dove intendo passare la notte e domani un altro gitone. ma il pomeriggio è lungo,ed è tornato il sereno,dopo una pennichella rimetto le pelli e tento di salire verso l’Alp, mi studio il bellissimo pendio,ma non ho fatto i conti con il tipo di neve, un sapone! neanche a tenere i coltelli riuscivo andare in diagonale sui quei terreni ripidi,anzi rischiavo di far partire delle slavine,pazienza d’inverno ma...a giugno no!

Ritorno sui miei passi rimandando quella salita all’indomani,e mi metto a preparare la mia cena,quando,sento fare;toc! toc! mamma mia arriva gente!Bhè il rifugio è di tutti,ma davanti a me si presenta una giovane coppia di randonneurs,mi chiedono se mi femo per la notte,cosa che rispondo affermativamente. Poi mi dicono che stanno facendo” la grande traversèe des alp”e sono in viaggio di nozze! No!!! Faccio un breve calcolo,su nel “dortoir ci stanno si e no tre persone, però che dormano...Mi invento subito una scusa,che devo ritornare a casa, vedo i loro occhi brillare di gioia a questa mia decisione improvvisa,mai una dipartita è stata così gradita,per entrambi,. Lascio loro un pò di cibo che tenevo per l’indomani tra cui due uova e una “burnija” di zabaglione che Carla mi aveva preparato... e su salgo verso il colle mentre scende il sole. Ormai la strada è libera, con le scarpe da ginnastica si marcia veloci,ho l’occasione di vedere in tramonto sul Pic d’Asti,una rossa piramide che sorge dalla neve. Scendendo mi chiedo il perché dalla parte italiana non hanno ancora aperto il colle pure c’è meno neve che da in Francia,ma poi...sorpresa! un’enorme masso grande come una casa che questa mattina non c’era si è fermato sulla carreggiata ostruendola tutta,non sarà facile rimuoverlo,meno male che non hanno ancora aperto il colle...

data:9-giugno,2011
località partenza:la sbarra dalle grange
quota partenza:2300 mt.
quota raggiunta 3140 mt.
dislivello totale:1500 mt.
difficoltà:BS

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