Oggi bisognava fidarsi delle previsioni e cercare una meta in quota per rimanere sopra le nebbie, ed arrivati a Chianale capiamo che anche questa volta l'intuito ci ha guidati bene.
Siamo tra i primi alle 8.30 al parcheggio, c'è un po' di foschia ma poco più in alto si vede il sole, quindi ci incamminiamo lungo la strada del colle dell'Agnello, tanto battuta che si sale bene a piedi come Ale e Clot, io preferisco mettere le racchette per risparmiare la schiena.
Ben presto usciamo dalla nebbia anche se il pegno da pagare per il cielo blu è un po' di vento, per nulla caldo.
Entrati nel vallone del colle dell'Agnello, lo percorriamo sul fondo per restare al sole, e poi deviamo a destra verso il Pic d'Asti, che da lassù ci osserva.
La prima parte del percorso la conosciamo già bene perchè è in comune con la Cima delle Rossette, salita il mese scorso. I segni dell'ultima nevicata sono spariti, anzi c'è meno neve dell'altra volta, la strada asfaltata a tratti sarebbe percorribile in bici!
Si sale bene sui pendii con neve trasformata, all'ombra invece c'è ancora crosta e tratti farinosi. Percorriamo una serie di dossi e canalini, al riparo dall'aria, che ci portano alla base del lenzuolo finale che scende dal Pic d'Asti, che man mano salendo diventa sempre più imponente.
Nessun tratto pianeggiante, e finalmente affrontiamo l'ultimo pendio, come al solito ognuno sceglie il suo percorso, oggi è una gita con quasi 1000 m di dislivello con pendenze molto sostenute, ci vanno buone gambe.
Nonostante i tre percorsi diversi, arriviamo alla sella nevosa contemporaneamente, proprio sotto la cresta del Pic d'Asti, la croce sembra davvero a portata di mano! Peccato non potervi salire.
Breve dorsale nevosa e siamo al grosso ometto di vetta, dal quale si gode di un panorama eccezionale, oggi reso caratteristico dal mare di nubi della perturbazione sulla pianura. Non potevamo scegliere posto migliore, non si sente nemmeno l'aria!
Dopo la sosta foto decidiamo, nonostante si stia bene in punta, di scendere almeno il primo pendio, piuttosto ripido, prima che la neve cuocia e ci dia dei problemi di tenuta; nonostante la preoccupazione si scende benissimo, la crosta cede il giusto per permetterci una discesa veloce e divertente; anche Wonder, che nella discesa AVEVA il suo tallone d'Achille, oggi è velocissima... con la nuova tecnica del telemark per racchette non ci sono più speranze di precederla nè in salita nè in discesa! (brava!).
Trovato un bel posto al riparo per pranzare ci godiamo la giornata, finchè le velature e il solito venticello gelido delle 14 ci spinge a scendere. Discesa? nemmeno a parlarne, si va in esplorazione salendo ogni cucuzzolo visibile, finchè l'ombra non avvolge il vallone, e non resta che scendere verso l'auto.
Il vento intanto sembra calato (almeno in basso) e le nebbie si sono ritirate; incredibile ma vero per una volta tanto non siamo gli ultimi ad arrivare al parcheggio!
Altra bellissima gita, altro bel tremila di questa stagione di poca neve, che permette a noi con le racchette di fare gite primaverili in pieno inverno! Anche oggi con Clot e Wonder Ale entrambi in gran forma, 3 ore dal parcheggio alla cima!

Data: 13 febbraio 2011
Quota max: 3123
Partenza da: Chianale
Quota partenza: 1848
Dislivello: 1275
Zona: Val Varaita
Difficoltà: BR

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