A me piacciono le sfide,voglio mettere a prova le mia esperienza e capacità alpinistica facendo una gita in uno di quei nuovi paradisi dove tutto si può comperare,o quasi tutto...Quindi io e Carla andiamo in un mega centro commerciale ,un paese dei balocchi per bambini troppo cresciuti,il giorno che hanno dato le tredicesime...roba da pazzi! Mi trovo in mezzo ad una marea di gente anonima e indifferente che come ipnotizzata dalle luci,dalla musica e dalle voci suadenti che reclamizzano il loro prodotto, corrono incontro a quei “beni di consumo chiamati idee regalo” destinate per gli acquisti natalizi che fanno tacere le coscienze .Tutti prodotti concepiti per durare poco ma a far spendere molto e sopratutto con i loro scarti e i loro involucri sono destinati a far divenire questo povero pianeta che già soffre un’enorme pattumiera. Questa folle folla incurante e indifferente a un mondo parallelo che non ha il necessario cui vivere dove ci sono i nuovi poveri i senza lavoro,un mondo che invoca giustizia e solidarietà...Ma che stanno diventando anche loro scarti di questa società opulenta ed edonista senza un briciolo di umanità. Non riesco,ad arrampicare su questa montagna tutti gli appigli sono viscidi,cerco di divincolarmi in questa marea di gambe, braccia, carrelli, luci, musiche assordanti, sono disorientato,m’inciampo,scivolo barcollo non mi reggo in piedi,Carla si accorge che sono a disagio,allora mi parcheggia in un bar come un’ oggetto ingombrante,e la vedo sparire inghiottita da quel fiume di gente che corre verso l’alienazione. Seduto al mio tavolino osservo questo mondo,sarà la musica assordante,o il rumore dei carrelli che incessantemente passano con il loro ronzio,come anestetizzato mi cala la palpebra,mi addormento e sogno...


...Sogno di arrivare in Paradiso,san Pietro mi aspetta sulla porta,ma io sono esitante ad entrare,prima vorrei conoscere l’ Inferno. Li chiedo il permesso di andare laggiù tra i dannati,voglio rendermi conto della differenza di trattamento. Lui sapendo che sono un tipo curioso,mi accontenta e eccomi sulla porta di questo luogo di castigo eterno. Ad aprirmi è Lucifero,uno splendido angelo vestito di luce,a vederlo,comincio a dubitare di tutte le cose che ci hanno raccontato di questo luogo di dannazione. Mi porta in una grande sala dove ci sono tutti i dannati elegantemente vestiti che banchettano,una musica soave allieta il convivio,sulla tavola c’è ogni ben di dio(pardon!) di diavolo;cosciotti, cinghiale frutta esotica e vini prelibati,però ho notato una stranezza; le posate sono estremamente lunghe. Lì per lì non ci dato peso e soddisfatto della mia visita agl’inferi me ne ritorno in Parariso. San Pietro mi apre e l’arcangelo Gabriele,anche lui vestito di luce,mi accompagna,in una grande sala uguale come quella vista all’Inferno,e come un film già visto,cioè, commensali,questa volta beati, elegantemente vestiti e allietati dalla medesima musica, si nutrono con ogni ben di dio,il tutto innaffiano da grandi vini come laggiù. Anche lì però notai la particolarità delle posate lunghissime, al che esclamo all’arcangelo: Quante storie ci avete raccontato! e quanti sacrifici ci avete fatto fare per guadagnarci il Paradiso! E’ tutto uguale!Si! è tutto uguale! replica il mio accompagnatore,ma lo spirito è diverso!Poi mi fa un bel sorriso e mi dice: Guarda la particolarità delle posate,essendo lunghissime laggiù i dannati, gente malvagia e egoista, non riuscendo a portare il cibo alla propria bocca con quelle lunghe posate ,si arrabbiano, e si danno gomitate incredibili con il vicino di sedia e il cibo cade a terra andando sprecato, nessuno riesce a mangiare. Vedi...quello è il loro castigo perenne,mentre quassù in Paradiso, le stesse lunghissime posate,i beati, che sono caritatevoli e altruisti, le usano per porgere il cibo alla bocca del loro vicino!e...tutti si saziano felicemente!

I sogni non si comandano,e tutto ad un tratto mi ritrovo nella savana vedo un branco di iene affamate che digrignando tra i denti stanno sbranando una carogna,Il loro riso fa un rumore sinistro, terribilmente isoportabile,questo frastuono mi desta,apro gli occhi,vedo di fronte a me una bancarella che per reclamizzare il suo prodotto offre gratuitamente le sue degustazioni. E’ assalita da un’orda di gente vorace, sgomitano,si accavallano,si fanno largo a spintonate pur di arraffare il più possibile,ingozzarsi per poi subito ritornare per un altro assalto. Sono disgustato,per fortuna Carla ritorna a recuperarmi,ha il carrello miracolosamente vuoto,le chiedo se per caso è indisposta, se non sta bene! Affatto! mi dice,ma...”a y è mach d’rumente! “

Usciamo trascinati da una folla con i carrelli stracolmi di cose superflue,nel piazzale un gruppo di bambini si sta azzuffando per un il possesso di un giocattolo,che ahimè, giace rotto in angolo calpestato dai passanti. Le loro madri impellicciate strillando istericamente, tentano di separarli. Un babbo natale si fa fotografare a pagamento con dei bambini in braccio. Più in la, sotto un gazebo,un gruppo di operai senza lavoro chiede che il loro “padrone” non chiuda la loro fabbrica cui hanno investito tante speranze, per portarla altrove,dove ci sono altre braccia più affamate e disperate da sfruttare a minor prezzo,chiedono che si ponga fine a questa selvaggia ricerca del profitto. I loro occhi sono lo specchio della disperazione,ormai impotenti invocano aiuto e solidarietà. Qualcuno mette una firma e offre qualcosa,ma i più tirano diritto e abbassano lo sguardo,non vogliono vedere il volto della dell’angoscia di che ha perso tutto... Mentre il suono di una cornamusa suona una lieta melodia natalizia,il suo suono si espande nell’aria,copre tutto il frastuono prenatalizio,copre anche l’urlo d’aiuto di questa povera gente... Il Natale è vicino,ma il Paradiso è ancora molto lontano!


BUONE FESTE A TUTTI! e un abbraccio alla grande famiglia di... LaFiocaVenMola!



PS. per almeno un mesetto non “vi annoierò” con i racconti delle mie scorribande lassù sui monti,nella gita di ieri sull'ultima curva,sono scivolato, ho battuto male una spalla,la neve era dura, e me la sono rotta...sigh! bhè non è un cancro o neanche qualche altra porcheria inguaribile. Io sono un lottatore ritornerò alla grande con più voglia di fare di prima...Ora passo a salutare Jolie,questa notte l’sentita a piangere,poi Carla mi porterà al pronto soccorso dove mi impachetteranno per bene... I giorni cominciano ad allungarsi...l’inverno è appena cominciato, dovrebbe arrivare nuova neve,fate qualche curva anche per me!