Per mantenere le promesse che ci eravamo scambiati tempo fa, Andrea ed io individuiamo questa domenica per proseguire nell'esplorazione dei canali della parete nord-est dell'Aiona, iniziata l'anno scorso con la discesa del canale centrale, dal percorso più logico, che conduce alla parte più alta della costa Nord-Est.
Il meteo è perfetto, mi preoccupa un pò ciò che può essere successo durante l'ultima nevicata di martedì/mercoledì scorso.. I giorni di sole sono stati troppo pochi per una nord.. Oppure troppi!!
Sicuramente il luogo come sempre, affascina entrambi.. Altrimenti non faremmo più di 2h di strada soprattutto statale a curve per infilarci in questo spazio di Appennino!
Ci unisce quel senso di complicità di avere un angolino quasi tutto nostro, un pò da bimbi egoisti con il loro parco giochi privato. Ovviamente privato un cavolo, sicuramente non siamo i primi a giocare con le pareti ed i canali di questi monti: Liguri, Emiliani, Lombardi possono raggiungere la Val d'Aveto più agevolmente di noi.
Ad ogni modo dopo il lungo avvicinamento di 4,5 km in piano, siamo sotto la parete. Siamo d'accordo di salire il canale classico di sx, quello già sceso l'anno scorso. Approccio per saggiare la neve su un terreno già conosciuto. Inoltre ad Andrea manca l'uscita sul plateau sommitale!
Sui pendii di accesso, il sole ed il vento hanno lavorato.. E' una lastra ghiacciata, con zone coperte da neve ventata.
Calziamo subito i ramponi e via veloci nel canale, dove con la pendenza, la neve migliora nettamente, fino a trovare un bel firn primaverile.
L'uscita sul pianoro sommitale è sempre appagante.. Tanto spazio per rilassarsi e pochissimo vento!
Qualche foto, e poi cedo ad Andrea l'onore di aprire in discesa!
A parte l'ingresso e una strettoia a metà canale, le pendenze non superano mai i 40°.
In cinque minuti siamo alla base e tagliamo alti a sx (scendendo) per portarci sotto un'altra linea addocchiata una anno fa.
Qua la faccenda si complica! Il canale è più articolato, stretto ed incassato: ha preso molto meno sole! La neve è una crosta dura da vento. I ramponi mordono bene.
A metà una strettoia con uscita a 45° poi deviamo a dx dove mi sembra più tranquillo. In realtà ci si avvicina parecchio allo spigolo della parete, che diventa la Nord-Ovest! In bella esposizione, sempre sui 45°, la neve rimane bella dura. Andrea ha i ramponi con qualche problema e non si fida a continuare.
Mancano solo una ventina di metri, ma preferisco uscire sul plateau che cambiare gli sci in questo punto!
Per fortuna la neve negli ultimi metri diventa una bellissima farina compressa: ciò mi rincuora e 'corro' fino in cima!
Andrea scende fino ad un punto più comodo dove calzare gli sci, io cambio velocemente e scendo cautamente il primo metro di ripido..
La neve mi rassicura e pianto 3-4 curve. Ora la neve cambia forma, i passaggi sono obbligati e le curve da calcolare bene.. Qualche derapata dove ci sono troppe gibbosità gelate e qualche curva saltata, preferisco sulla crosta da vento.. mi frena di più.
Supero Andrea in discesa fin dove il canale si allarga un pò e attendo che calzi gli sci, poi insieme sciamo fino al conoide su neve irregolare, un pò insidiosa.
Finalmente rilassati, ci concediamo curvoni veloci nel conoide, dove uno spesso strato di farina poggia con scarsa coesione su uno strato quasi di ghiaccio! Dopo curve, scivolate e ruzzoloni, arriviamo fino al bosco, che sotto questo canale, è meno spesso da attraversare (vedi foto).
Ne abbiamo a sufficienza.. Ancora il lungo trasferimento in orizzontale, poi finalmente svacco al sole caldo primaverile, poi ancora birra e paste in pasticceria a Santo Stefano d'Aveto, tra la folla di gitanti domenicali ..e pochi parcheggi! AAARGH! Il ritorno alla civiltà...

Data: Domenica 14 Marzo 2010
Quota max: 1692
Partenza da: Casa Forestale del monte Penna - Santo Stefano d'Aveto(Genova)
Quota partenza: 1392
Dislivello: 600
Zona: Appennino Ligure-Piacentino
Difficoltà: canale sx: 3.3/E2 - Canale 'Lungo' di dx: 4.2/E3

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