Oggi sono con la mia amica Noemi,lei vuole aprire la stagione sci-alpinistica e nello stesso tempo festeggiare questa abbondante nevicata, ella si affida al mio istinto per una gita che sia adatta ad una bella baldoria in vetta.
Lei sa che sono un’edonista,che piace divertirmi,trastullarmi,ruzzarmi nella neve e baloccare con tutto ciò che la natura mi offre,sa che in montagna non ho limiti etici,posso fare della virtù un vizio e del vizio una virtù! Insomma mi piace fare festa!
Dopo qualche “mumble mumble” mi viene in mente la gita più appropriata,le propongo di andare a far festa sul monte Festa!.Lei tutta festosa mi salta in addosso abbracciandomi entusiasta per l’idea,poi candidamente mi dice: ho appena fatto la “suina” Gasp!l’influenza s’intende,non fraitendetemi!
Lei sa anche che non sono ipocondriaco, che non temo di essere contagiato,poi penso che ci siano più malati che malattie. Quando mettiamo gli sci ai piedi prima di partire lei tira fuori dallo zaino tutte le cose buone che ha portato,sono cibi ricchi di anticorpi, come: lardo pepato, bresaola,acciughe al verde,un chilo di nebbiolo e caffè. Io per risposta le sventolo: numero tre di salami d’asino,no! non sono cannibale!tre etti di gorgonzola di quella che cammina peperoncini piccanti,fornellino per il brulè,con cannella e chiodi di garofano,centerbe e una bottiglia di Bonarda vivace per la salita.
Con tutto quell’arsenale cominciamo a pestare la prima neve della stagione,passo per passo diventa sempre più alta,facciamo un bel solco in mezzo al bosco indorato di larici. Solo a novembre ci sono questi fantastici colori! Non c’è nessuno,per fortuna,a me piace inventarmi la traccia di salita. Appena fuori dal bosco e non più lontani dalla cima,facciamo una sosta per goderci il panorama,naturalmente innaffiata da due bicchieri di bonarda ciascuno,dobbiamo farci gli anticorpi! Poi la mia amica vuole tracciare anche un po’ lei,siamo già ad oltre mezzo metro di farina!. Io le insegno la malizie per fare meno fatica,certo non si sono più gli sci di un tempo concepiti anche per la salita, con delle belle punte girate all’insù,in modo che non si piantassero nella neve. Oggi il mercato li progetta solo più per la “performance” della discesa! Ma in primo luogo,nello sci-alpinismo,prima bisogna salire….
Poco prima della cima ci raggiunge Rex,un cane simile a Jolie salito dalle baita la sotto,così formiamo due coppie, Un cane che ha inseguito speranzoso una cagnetta, e un pazzo che piace pestare neve con una giovane pulzella che sprizza gioia da tutti i pori, cui la meta primaria della gita è arrivare in un bel posto,non importa che sia una vetta ambita o un dosso sconosciuto,fare un buco nella neve,poi edonisticamente ben mangiare e meglio bevere,quindi parlare,parlare, scaricarre nel vento tutti problemi e le tensione che la società ti carica e ti imbriglia,che la sotto nel mondo “civile” non ci possiamo scrollarci di dosso. Ma quassù si! diventano “verbum volant”(parole a vento) i nostri discorsi sono molto vari,possono passare dal “gossip” della bassa politica dei giorni nostri alla reppubblica di Platone….il vento tra un bicchiere e l’altro porta via tutto…e per fortuna nessuno ci sente…
Poi dopo oltre due ore di pazze elucubrazioni ,sentiamo suonare le due dal campanile della Marmora,è ora di scendere,nel frattempo la neve è divenuta pesante,per fortuna c’è la profonda traccia di salita che ogni tanti ci da una mano. Arrivati alle baite vicino alla strada, consegnamo Rex alla sua padrona,era già molto in ansia per la sua assenza ,non finiva più di ringraziarci. Poi arrivati all’auto la mia amica fa amicizia con un cavallo che le corre incontro e le fa delle calorose efusioni. Lei eslcama:”penso di essere anch’io un’animale per andare così d’accordo così con le bestie!”… Io le rispondo:Certo! ma…”un’animal grazioso e benigno….”come Dante contemplò in alcuni suoi versi più memorabili…

data 10-novembre-2009
località:borgh. Arata (Marmora)
quota di partenza:1389 mt.
quota vetta:2130 mt
difficoltà: MS

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