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MTB : Uzbekistan e Samarcanda
Autore: skibikevagabondo (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/05/08 07:59
Notizia riferita al: 02/05/08
Letture: 2429

Uzbekistan

A Bukhara, purtroppo, facciamo la conoscenza con il turismo organizzato e, dopo tanti giorni vissuti con gli abitanti dei luoghi attraversati, devo confessare che non è stata una sensazione piacevole.
Bambini che chiedono soldi, donne che si lasciano fotografare a pagamento, venditori di tappeti e cianfrusaglie varie che ti invitano ad acquistare, parlandoti uno pseudoitaliano dialettale per la gioia di turisti fantozziani con al collo enormi obbiettivi e telecamere super sofisticate, a caccia di immagini e visi indigeni, per poter nelle serate invernali, raccontare agli amici un sacco di palle, del loro viaggio estremo e pericolosissimo.
Personaggi che scendono da bus fiammanti accompagnati da guide che parlano solo italiano, tutti in fila, 2 foto ai gioielli architettonici, poi via al bazar a comprare un sacco di paccottaglie, e subito in mega hotel con aria condizionata ad abbuffarsi di cibo, ma niente verdure crude, yoghurt e cibi locali perchè tutti sapienti viaggiatori si consigliano a vicenda i trucchi per evitare malattie super infettive.
Stressatissimi da centinaia di km in pulman perchè ....."in 7 giorni facciamo l'uzbekistan, l'anno scorso ho fatto il guatemala ma si mangiava male e a gennaio mi faccio la namibia perchè il mio commercialistai ha detto che lì, non è ancora arrivato il turismo di massa e si dorme in capanne dove si sentono gli animali".
Ma cosa volete fare, l'unica cosa che vi viene bene sono le seghe mentali!!!
Che tristezza, vedere come questo tipo di turismo distrugga la dignità di persone che mendicando o prostituendosi ottengono molto di più che andando a lavorare.
Saliti sul grande Minareto abbiamo una fantastica visione sulla Moschea Grande e la Madrassa Mir Arab e la visione a 360 gradi della città.
Ma il dovere ciclistico ci chiama e dopo un giorno di riposo turistico, sotto un sole rabbioso e un caldo bestiale partiamo verso Navoi che raggiungiamo dopo 110 km fatti contro vento.
Quì conosciamo un ragazzo di nome Sherzod amante del calcio italiano e tifoso del Milan che ci invita a casa sua dove ci mettono a disposizione una stanza per dormire, un secchio di acqua calda e uno di fredda per lavarci e una grande ospitalità che ci fà superare la mancanza di cibo.
Per evitare il gran caldo partiamo alle 6, salutando questa meravigliosa famiglia che ci ha messo a disposizione il loro poco ma molto apprezzato da noi.
Arrivati a Kattakurgan dopo 90 km ci fermiamo a bere una coca ghiacciata e a cercare un hotel per passare la notte.
Alcuni giovani si avvicinano incuriositi dai nostri carretti attaccati alle bici e si mettono a chiacchierare con noi, uno parlicchia un pò di italiano perchè si paga gli studi in informatica a Samarcanda facendo la guida turistica.
Un ragazzo simpatico Ganisher, di 25 anni, che ci propone di andare a dormire a casa sua in un villaggio a 30 km in campagna e se vogliamo a Samarcanda ci farà da guida.
Accettiamo e ci pedaliamo questi ultimi km sotto un sole caliente che aumenta la nostra abbronzatura da muratori.
La sua abitazione è in mezzo alle vigne con a fianco una piccola stalla che serve anche da bagno e sauna.
Veniamo accolti dai suoi genitori e 5 fra fratelli e sorelle, con simpatia e calore.
Usiamo i 2 secchi di acqua fredda e calda per lavarci e ci concediamo un pò di relax agreste in attesa di gustare una favolosa cena cucinata dalla mamma in nostro onore.
Mangiamo il piatto nazionale uzbeko osch a base di riso, carne, fagioli e carote, molto buono accompagnato da un rosso dolce che il capofamiglia stappa con delicatezza.
L'unica cosa scomoda è l' assenza di tavolo e sedie, tutti per terra, senza scarpe, e dopo un pò si è anchilosati, ma se penso a quei pirla che a Bukhara ci chiedevano se ci fidavamo a mangiare in giro...
Serata magica, la ricorderemo per sempre.
Poi la sala da pranzo diventa la nostra camera da letto e stanchi della giornata dalle forti emozioni ci distendiamo sui tappeti e andiamo diretti nelle braccia di morfeo, anche perchè il mix birra vino agevola il sonno.
Domani si va a Samarcanda.


Samarcanda

SAMARCANDA, la mitica Samarcanda, sognata, desiderata per tanto tempo e adesso........siamo quì senza parole, commossi e frastornati nella piazza Registan al cospetto della Moschea e delle 2 Madrasse più importanti di tutto l'Uzbekistan.
Renè ed io cerchiamo di nascondere le lacrime con un forte abbraccio ma è evidente la forte emozione che proviamo.
Per la prima volta non scherziamo e parliamo ma viviano questo momento in silenzio, assorti nei nostri pensieri, sicuramente simili, ma è talmente forte la nostra gioia, che per pudore reciproco, non ci sveliamo cosa ci passa per la testa.
Sicuramente i giorni a venire ci racconteremo le emzioni provate ma adesso a caldo ci limitiamo a guardarci negli occhi, felici come 2 bambini il giorno di S.Lucia.
Personalmente essere a Samarcanda è aggiungere un pezzetto al puzzle dei miei desideri di viaggiatore vagabondo......gli occhi, lo spirito e la mente sono ampiamente ripagati dalla fatica di questi 7385 km (350 in taxi) fatti fino a quì.
Ormai sono 2 mesi e mezzo che siamo partiti e sento il dovere di ringraziare alcune persone amiche che hanno contribuito alla realizzazione di questo mio sogno.
Gianluca Tiso amico e istruttore alla Vis, che ha curato la mia preparazione sportiva con competenza e professionalità evitandomi, crampi e rogne varie; Sergio Bellamoli, amico e valente medico che con qualche infiltrazione e molta saggezza ha reso i miei tendini e nervi innocui, alla faccia di primari arroganti e colleghi blà blà blà...Massimo Strazzer, ex grande campione che ha creato dei plantari ad hoc per i miei piedi delicati.
I fratelli Schiavon della ditta Selle SMP che, hanno creduto in 2 signori nessuno offrendoci la possibilità di testare le loro selle e la glider si stà rivelando una piacevole compagna di viaggio.
I fratelli Ortolani della Pricycles che ci hanno preparato 2 bici a prova di asfalto turkmeno.
E tutte le Aziende che sponsorizzandoci hanno contribuito alla realizzazione di un Sogno e oggi la nostra felicità è anche grazie a Voi e, questo non lo dimenticheremo mai......GRAZIE RAGAZZI, nei vostri rispettivi campi, dimostrate oltre elevata professionalità, valori che vanno al di sopra del dio denaro e, al nostro ritorno cena per tutti.......pollo, riso e thè, ovviamente offriamo noi.

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