Questo è un stralcio di un racconto di Giovanni, un vecchietto che è stato ospite della casa di riposo del mio paese…
…poi abbiamo sentito che in California c’erano dei piemontesi,gente dei nostri. Ci siamo spostati a San Francisco,abbiamo trovato lavoro con i muratori che costruivano fabbricati per una grossa ditta americana,palazzi di sessanta piani di altezza.
Un mattino del 1905,sono lì che mi sto alzando,sento un rumore,vu,vu,vu,mi dico:”scommetto che è il terremoto”.L’è butasse tut a supatè”,tutti i palazzi erano di legno,in un momento tutta la città prende fuoco,la terra si era abbassata,le rotaie erano per aria. Tanti i morti. Siamo scappati un po’ fuori in montagna a vivere sotto le tende. Poi siamo andati a Washington,a lavorare in una galleria per treni,con la compagnia Gret Nord. C’erano mille operai.A picco e pala guadagnavamo sette dollari al giorno,la compagnia si tratteneva un dollaro per la mensa. Sandro di giorno lavorava in una galleria con noi,di notte andava a suonare l’armonica negli alberghi:dava lezioni di armonica,incominciava a commerciare,a far arrivare armoniche dall’Italia.
Dopo un’anno il lavoro alla galleria fu finito,troviamo una buona paga nelle grandi “boschine” attorno a Pod Costa,a disboscare.Buttavamo giù grosse piante di legno rosso “radut”,un legno che con gli anni e l’umidità diventava più duro del cemento,serviva a costruire palazzi. Eravamo mille operai.
Due anni e passa,poi decido di girare un po’ l’America a piedi seguendo il destino,da solo soletto con un fagotto sulle spalle. Dove trovo lavoro mi fermo,alla buona ventura….