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Escursionismo : Sentiero del cuculo di Arguello
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 24/06/25 01:48
Notizia riferita al: 23/05/25
Letture: 149

Questa settimana la Compagnia dell'Anello, attirata dal curioso nome di questo sentiero, segnalato da Carla, si addentra in questo percorso dell'Alta Langa nel versante che dal crinale di Langa scende nella Valle Belbo all'altezza del dirimpettaio paese di Cravanzana.
Per trovare il punto di partenza di questo sentiero bisogna raggiungere la strada provinciale n. 32 Alba–Murazzano, in località Tre Cunei di Lequio Berria, dove inizia la strada per Arguello. Percorrendola, dopo 300 m. sulla sinistra si incontra Via Cantabusso, una strada sterrata all'inizio della quale si può parcheggiare l’auto.
Con mia moglie Maria Teresa troviamo qui anche sua sorella Carla che arriva da Alba, e insieme, zaino in spalla, iniziamo il percorso del Sentiero del cuculo.
La prima particolarità che salta all'occhio sono i pannelli esplicativi illustranti il perché e il per come di questo sentiero. Si tratta di spunti raccolti dagli alunni della scuola primaria inerenti le caratteristiche, le leggende e le storielle collegate a questo pennuto migratore nella terra di Langa.
Solo a mo' d'esempio, per non togliere il piacere a chi volesse dilettarsi nella lettura percorrendo questo sentiero, ne riportiamo alcune “perle”. Arguello, questo piccolo paese di 195 abitanti, conosciuto per le produzioni pregiate del fagiolo “Bianco di Spagna” e della nocciola “Tonda gentile delle Langhe”, è comunemente detto il paese del cuculo perché secondo la leggenda, ai tempi in cui il cuculo non aveva ancora il canto, e gli altri uccelli lo prendevano in giro, capitò triste sul campanile della chiesa di Arguello. In piazza alcuni bambini stavano giocando a nascondino e, quando
si trovavano, urlavano “cucù, cucù”. Il cuculo copiò quel suono e gli piacque così tanto che decise di farlo diventare il suo canto. Come ringraziamento tutti gli anni ritorna ad Arguello per annunciare la primavera con la sua allegra melodia “Cucù-cucù...”. Da allora Arguello è chiamato il paese del cuculo.
Ma non solo questo e non per niente la serie di pannelli portano anche il sottotitolo di “Percorso didattico e naturalistico” poiché contengono pure la descrizione, l'habitat e la biologia di questo strano uccello, la cui principale caratteristica, non da tutti conosciuta, è il parassitismo da cova, che consiste nel deporre l'uovo all'interno di altri nidi. Un solo uovo per ogni nido, in 15-20 nidi diversi. L'uovo del cuculo richiede un'incubazione breve (12 giorni). Alla schiusa il piccolo cuculo si sbarazza delle altre uova restando da solo a papparsi l'alimentazione dai genitori adottivi!
Ma veniamo al percorso, che inizia su ottima sterrata in leggeri saliscendi tra una flora molto varia. Qualche squarcio tra i pini permette di spaziare sulle colline di Cerretto Langhe e di Niella Belbo e , vicino a noi nel sottostante rittano, compare la cappella di San Michele, che visiteremo sul tragitto di ritorno. Incontriamo noccioleti e poi campi che, a causa dell’abbandono, si sono trasformati in incolti ospitanti una ricca flora spontanea.
Poco più avanti incontriamo le case della borgata Bricco. Sulla destra si domina il vallone profondo che divide Arguello e Cerretto Langhe. I fianchi presentano un mosaico di colture: campi di cereali, minuscoli vigneti, noccioleti, rettangoli di bosco e numerose cascine sparse.
Superate le case di questa borgata, dopo un centinaio di metri in leggera discesa imbocchiamo una carrareccia sulla sinistra costeggiando campi solitamente coltivati a fagioli. Terminati i campi la strada si biforca e noi prendiamo a destra entrando nel bosco. Al suo interno qualche tratto di muretto a secco ricorda epoche nelle quali anche questi declivi producevano grano e uva per le povere famiglie contadine della zona.
All’uscita dal bosco appaiono Arguello con la chiesa dei santi Angeli Custodi, la vallata del Belbo, Cravanzana con il suo castello e oltre ancora le creste delle Langhe tra le valli Bormida e Uzzone.
Dopo l'immancabile foto sulla Big Bench all'ingresso del paese ci concediamo un giro in piazza dove uno sguardo abbraccia tutto quello che c'è, ivi compresa la rocca spianata, dove nel passato s'innalzava il castello.
Dopo qualche passo tra le case, i cortili, le scale in pietra, portici e androni scendiamo lungo una strada lastricata in pietra incontrando la chiesa di San Frontiniano fondata dai monaci benedettini dell'abbazia di Alba e documentata nel XII secolo.
Di seguito c'immettiamo sulla strada comunale che scende al Belbo e oltrepassiamo la cascina Masseria. Accompagnati da rigogliosi noccioleti prendiamo sulla destra per una stradina in leggera salita lungo la quale incontreremo un vigneto nuovo di zecca, probabilmente adibito a produrre uva per la nuova DOC Alta Langa, e di seguito il pilone votivo di San Giuseppe in stato di triste abbandono sia esteriormente che per le pitture interne.
Più avanti proseguiamo su un magnifico selciato plurisecolare fino ad una strada inghiaiata sulla quale svoltiamo a sinistra giungendo alla borgata Giamesi, disposta attorno a due ampi cortili, e avanziamo verso la testata della valle dal cortile superiore su una carrareccia che ci porta a scoprire una magnifica quercia plurisecolare.
Continuiamo la salita tra noccioleti e zone boschive, ove prevalgono le robinie (o gaggie) in splendida livrea biancofiorita, fino a raggiungere un bivio ove abbandoniamo il sentiero del cuculo per svoltare verso la cappella di San Michele che raggiungiamo dopo un tratto ripido su sterrato e un altro più dolce su asfalto. La struttura molto semplice, rappresentativa della religiosità popolare contadina, è stata recentemente arricchita con una bella area di sosta e pic-nic dedicata a Michele Ferrero quale riconoscimento alla lungimirante impostazione aziendale che ha portato reciproci vantaggi all'industria dolciaria albese e al territorio dell'Alta Langa.
Il posto, molto panoramico c'invita a una sosta rifocillatrice dopodiché riprendiamo il cammino che in breve ci porta alla strada di collegamento con Arguello e, tramite una scorciatoia, sulla sterrata di Via Cantabusso dove ritroviamo l'auto concludendo il nostro piacevole e istruttivo anello odierno.
Escursione effettuata il 23 maggio 2025
Compagnia dell'Anello formata da Adriano, Carla e Maria Teresa
Località di partenza: Tre Cunei di Lequio Berria 700m
Dislivello cumulato in ascesa: 290m
Sviluppo complessivo del percorso: 8 km
Tempo in movimento: 2h 30'
Difficoltà:E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 24/6/2025 23:45  Aggiornato: 24/6/2025 23:45
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 759
 Re: Sentiero del cuculo di Arguello
Descrizione del percorso: Adriano
fotovideocronaca: Adriano e Maria Teresa
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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