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Escursionismo : Anello del sentiero delle Coccinelle Rosse, da Passatore di Cuneo
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 24/03/25 23:37
Notizia riferita al: 27/02/25
Letture: 1353

Una buona camminata nella poesia che ammanta questo percorso, il Sentiero delle Coccinelle Rosse, sulle rive del torrente Grana respirando la natura, è senza dubbio un rilassante massaggio mentale e fisico che fa star meglio.
La Compagnia dell'Anello oggi decide di immergersi in questo itinerario senza comunque farsi mancare l'immancabile anello che inventeremo gironzolando, al ritorno, tra le cascine della sinistra orografica del Grana.
C'è da precisare che, in effetti, di sentieri delle Coccinelle ce ne sono due: il sentiero delle Coccinelle Rosse che collega Passatore a San Benigno (che faremo noi oggi) e il sentiero delle Coccinelle Gialle da Passatore a Caraglio, con diramazioni per Vallera e per Valgrana.
Il tutto grazie al lavoro dei promotori Marcello e Bruno di Roata Rossi e di altri volontari dei dintorni e del Comitato di Quartiere di Passatore ai quali, negli ultimi tempi, hanno dato una mano i volontari del gruppo cuneese dell'associazione Plastic Free Onlus che, in occasione dell'edizione della Giornata Mondiale della Terra, celebrata ogni anno il 22 aprile, organizzano la pulizia lungo le sponde del Grana (lo scorso anno hanno raccolto oltre 20 quintali di rifiuti tra plastica, pneumatici, vetro ferro e altro!).
Per la nostra escursione alla quale oggi partecipano, oltre a mia moglie Maria Teresa, gli amici Caterina, Giuseppe e Osvaldo, posteggiamo l'auto a Passatore, nel parcheggio all'inizio di Via della Battaglia e, zaino in spalla, c'incamminiamo sul bordo di questa strada fino a svoltare a sinistra su Via Borgetto. Raggiunta Via Rocca percorriamo pochi metri in direzione di Roata Rossi per svoltare a sinistra sulla strada del Cimitero di Passatore.
Da qui troviamo le prime indicazioni ufficiali per il Sentiero delle Coccinelle Rosse che ci accompagneranno fino a San Benigno. Il sentiero è ottimamente tracciato alternando passaggi sul bordo del corso d'acqua a tratti sul limitare della riva boscosa.
La splendida giornata ci offre il contrasto tra il candore delle cime delle Alpi che ci circondano e il verde dei primi germogli primaverili mentre la campagna, che ormai comincia a sentire il profumo della vicina primavera, manda in avanscoperta, tra le zolle, i primi ciuffi di tenera erba...
All'inizio parlavo di camminata nella poesia e infatti non tardiamo a trovare i primi pannelli, gradevolmente incastonati in cornici rustiche di legno decorato, che raccolgono temi diversi espressi in rima, tutti a firma di C.B.☺.
Si va dal tema dell'amore, al racconto dell'artista dei gessetti, al significato dell'inverno, della neve e dell'estate, al valore della vita, di un sorriso e della musica, al rispetto per la terra e all'arricchimento personale ricavato da una camminata o da una pedalata nella natura o da un'escursione in montagna... Insomma una serie di riflessioni in rima su temi importanti che meritano di dedicare il tempo necessario per soffermarsi a leggerli tutti. Un complimento vivissimo a Bruno per questo eccelso lavoro!
Ma non basta, troviamo pure una serie di targhette, riportanti i nomi scientifici e comuni nonché le caratteristiche e gli usi delle piante e arbusti che s'incontrano, che fanno assumere al sentiero le caratteristiche di percorso naturalistico.
Tra campi e prati, accompagnati dal gorgoglìo dell'acqua seguiamo il corso del torrente Grana che, diversamente a quanto si potrebbe pensare, non deriva il nome da “grano” bensì da un idronimo di origini preromane col significato di “spaccatura nella roccia” riferito probabilmente al luogo della sorgente, cioè la Comba di Castelmagno. Un'altra curiosità del Grana: è uno dei pochi corsi d'acqua che cambia denominazione durante il suo corso. Difatti poco oltre Centallo cambia nome in Mellea (dall'omonima frazione di Fossano) e attraversando il territorio saviglianese giunge nel comune di Cavallermaggiore, dove sfocia nel torrente Maira.
Continuando la nostra camminata, scorgiamo sulla destra l'abitato di Roata Rossi e poco oltre il sentiero sottopassa la provinciale 589 per Busca e, di seguito, la ferrovia Cuneo-Saluzzo, da poco riattivata.
Costeggiamo la ferrovia per poche decine di metri e qui ufficialmente c'è il termine del sentiero poiché pare non ci sia stato un assenso formale da parte dei proprietari del fondo per continuare la palinatura fino a San Benigno.
Comunque è pur vero che c'è un cartello con l'indicazione di proprietà privata, ma il passaggio è indicato su tutte le mappe, anche di vecchia data, e quindi trattasi della classica strada privata soggetta a uso pubblico.
Pertanto svoltiamo a sinistra in direzione di San Benigno, che già intravediamo tra gli alberi, attraversando un esteso e moderno impianto di noci da frutto, fermandoci anche a parlare con chi in quel momento stava lavorando nel fondo senza ricevere alcun avvertimento circa l'eventuale divieto di passaggio.
Arriviamo così a San Benigno ove è d'obbligo una sosta in piazza dei Tredici Martiri per rendere omaggio alle vittime della furia nazifascista che il 2 febbraio 1945 li trascinò fuori dalla chiesa e li trucidò.
Ora proseguiamo e fedeli al rituale del giro ad anello non ritorniamo sui nostri passi, ma attraversiamo il ponte sul Grana imboccando Via delle Monache affiancata da cascina Provvidenza per svoltare a sinistra, all'altezza di cascina Belvedere, su Via del Sale transitando tra frutteti modernamente attrezzati per difendere la produzione dalle avversità atmosferiche mediante reti antigrandine e sistemi contro le gelate tardive, principalmente tramite l'irrigazione e i ventilatori antibrina.
Mentre lo sguardo spazia sulla corona di cime candide che ci attorniano, passiamo tra cascina Vignolo e cascina Maddalena, dopo le quali attraversiamo la trafficata provinciale 589 imboccando la sterrata Via Antica di Saluzzo tra coltivazioni orticole; difatti ci troviamo in località Orto del Gallo. Poco più avanti svoltiamo in Via Brissa costeggiando Tetto Brizio e all'altezza di cascina Salvatore svoltiamo a sinistra in Via Salvatora che ci riporta sul ciglio sinistro del Torrente Grana. Da qui si può completare comodamente il giro continuando sull'asfalto di Via Salvatora fino al ponte per svoltare poi a sinistra verso Passatore.
Ma noi, arrivati all'altezza del cimitero, dove in partenza avevamo intrapreso il Sentiero delle Coccinelle, ci viene la tentazione di completare il giro sul tratto di sentiero mancante fino al ponte.
Ma c'è il Grana da attraversare...
Valutando la quantità abbastanza limitata di acqua nel torrente riteniamo si possa tentare l'avventura del guado, tenendo anche conto che nello zaino tengo sempre per le emergenze due paia di stivali in plastica usa e getta (di quelli per intenderci che usano i veterinari quando devono entrare in un allevamento).
Come novello Caronte provo l'attraversamento che risulta facile e senza problemi, quindi terminato il guado impacchetto gli stivali, li zavorro con un sasso e li getto sull'altra sponda per dare la possibilità a tutti i componenti di passare senza bagnarsi!
Possiamo quindi completare le poche centinaia di metri del Sentiero delle Coccinelle Rosse superando un ponticello nel punto in cui il Grana viene sottopassato da un sifone che raccoglie parte delle acque del canale Miglia (ricordo che il Miglia deriva dallo Stura poco sopra il ponte del Sale): opera di ingegneria idraulica che permette di soccorrere la carenza di acqua del Grana per garantire acqua irrigua ai terreni di San Pietro del Gallo e dintorni.
Dopo la foto di rito alle nostre “quote rosa” presso la deliziosa postazione allestita ad hoc, giungiamo presso il ponte della provinciale rientrando a Passatore e chiudendo così l'odierno anello, soddisfatti per la bella e interessante camminata nonché per l'ottima compagnia e...arrivederci al Sentiero delle Coccinelle Gialle!
Un grazie particolare a Marcello che mi ha fornito alcuni importanti dettagli di questo bel percorso e che mi raccomanda di ringraziare, oltre ai volontari, i frontisti dei terreni per la disponibilità e in molti casi anche per l'aiuto nei lavori. Da parte di noi escursionisti l'impegno a rispettare il lavoro e la proprietà dei luoghi che allietano le nostre camminate!
Escursione effettuata il 27 febbraio 2025
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Caterina, Giuseppe, Maria Teresa e Osvaldo
Località di partenza: frazione Passatore di Cuneo
Dislivello cumulato in ascesa: 63m
Sviluppo complessivo del percorso: km 12
Tempo in movimento: 3h 30'
Difficoltà: T (vedi scala difficoltà)
fotovideocronanaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 25/3/2025 1:58  Aggiornato: 25/3/2025 1:58
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 759
 Re: Anello del sentiero delle Coccinelle Rosse, da Passat...
Descrizione del percorso: Adriano
Fotovideocronaca: Adriano e Maria Teresa
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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