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Escursionismo :  Anello corto delle “Laouziere” (Cave delle lose), da Fougirous di Monterosso Grana
Autore: CompagniadellAnello (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/03/25 22:02
Notizia riferita al: 01/01/25
Letture: 435

A completamento dell'escursione fatta dalla Compagnia dell'Anello tre anni fa, siamo tornati per un aggiornamento inserendo un nuovo sentiero che permette di fare questo interessante giro con un percorso più breve, fattibile in una mezza giornata, adatto ai periodi di mezza stagione in quanto esposto interamente a Sud.
Siamo in Valle Grana e qui, grazie alle iniziative dell'Ecomuseo “Terre del Castelmagno” e dell'Associazione “La Cevitou”, abbiamo la possibilità di rivivere un passato, nemmeno troppo lontano, che ha caratterizzato un lembo di questa terra, ove gli abitanti hanno saputo valorizzare con intelligenza, e con tanto sacrificio e fatica, le ricchezze che questa poteva offrire.
Le “lose” più pregiate del territorio arrivavano da qui, dalle cave del versante meridionale del Monte Ruera.
Le “Laouziere” di San Pietro Monterosso è un sito di cave di ardesia che tra il XVII e il XX secolo hanno rappresentato un nucleo fondamentale nella vita lavorativa e sociale della Valle Grana. In oltre tre secoli diedero lavoro a intere famiglie e materiale per la costruzione delle strutture tradizionali dell’architettura alpina sud-occidentale.
La fine della loro attività arrivò nel 1984.
Da allora, silenziose, incidono il costone della montagna e conservano nei dintorni le tracce dell’attività estrattiva passata, come i binari e resti della teleferica che serviva per il trasporto del materiale a valle.
Per visitare il sito sono possibili diversi itinerari: il più completo parte da San Pietro di Monterosso Grana, sale a Combetta e traversa a Fougirous e alle cave; le risale tutte e su sterrata arriva a Frise da dove ridiscende su strada e scorciatoie a San Pietro. Con questo itinerario si ha la possibilità di visitare le cave e tutte le borgate attorno dove vivevano i cavatori e le loro famiglie.
Altre due possibilità possono essere l'una con partenza da Frise, visita in discesa delle cave e ritorno in salita sullo stesso percorso; l'altra con partenza dal bivio per Sonvilla, salita alle cave e ritorno sullo stesso percorso.
L'ultima possibilità, ed è quella che abbiamo provato noi, prevede di salire in auto fino al bivio per la borgata Fougirous, che si trova 500 metri avanti in direzione Frise, dopo il bivio presso la borgata Saretto. Se c'è neve o ghiaccio, conviene lasciare qui l'auto e salire a piedi, diversamente se non si ha un'auto troppo grande o col pianale basso (ci sono tornanti molto stretti e ripidi) si può salire in macchina fino a Fougirous dove c'è qualche possibilità di parcheggio.
E veniamo alla descrizione di questo percorso.
Partiamo da Fougirous (1015m) che insieme a Frise e Combetta fu una delle località più abitate dai cavatori. Il pannello illustrativo predisposto nell'ambito del progetto “Pèire que préiquen – Pietre che parlano” spiega che l'attività estrattiva “d'aquì d'en Fougirous”, da parte di quelli di Fugirosso, è datata: hanno lavorato prima al Laouzet e poi a La Ruero nella prima galleria in basso (Barmo Soutano) е nelle gallerie "soprane". Hanno poi comprato le cave di alcune famiglie di emigranti e sono stati una delle ultime famiglie a cessare l'attività a La Ruero. Alcuni discendenti lavorano tuttora nel commercio delle pietre.
Fougirous è un bell'esempio di architettura alpina, testimonianza di una maestria artigianale in grado di sfruttare al meglio i materiali, principalmente la pietra e il legno, e di creare soluzioni costruttive capaci di rispondere alle esigenze più diverse. Qui tutto è pietra: il davanzale, il pavimento, la fontana, il tetto, il muro, la scala e a tratti perfino il sentiero che lentamente si trasforma in pietra raggiungendo le maestose cave di ardesia che nei secoli sono sorte a pochi minuti da questa località.
È stata inoltre una delle borgate protagonista della locale resistenza nell'ultima guerra mondiale. Nel 1944 un rastrellamento nazi-fascista invase più borgate della valle Grana all'unisono. Donne e bambini furono costretti a separarsi dagli uomini per esporsi ad un rischio minore e si nascosero tra le case della borgata. Gli uomini della Combetta e di Fougirous trovarono invece riparo dentro le vicine cave di ardesia. Il nascondiglio ebbe successo: i nazi-fascisti non li trovarono e in quel frangente furono salvi, ma dalle cave dovettero assistere inermi al rogo provocato dai miliziani nella borgata dei Verra, sul versante opposto la valle Grana.
Zaino in spalla, da Fougirous imbocchiamo il sentiero che s'inoltra tra le case, alcune diroccate, altre mantenute in buon stato, proseguendo poi nel bosco di castagni e, ignorando il sentiero sulla destra con l'indicazione “Cave soprane/Frise/Monte Ribé/Pradleves” (sarà il sentiero che utilizzeremo al ritorno), seguiamo il panoramico sentiero che traversa in saliscendi il versante sud-orientale del Monte Ruera, con begli scorci sul vallone sottostante e sulle borgate di Saretto e Sonvilla, portandoci nel valloncello ove si trovano le vene più importanti di ottima ardesia.
Qui si trovano le dieci cave che nei tre secoli passati hanno rappresentato la fonte di sopravvivenza per questa zona, in grado di fornire le migliori lose del territorio cuneese.
Salendo in verticale il sentiero s'incontrano in successione le diramazioni che portano agli ingressi delle cave. La Barma Soutano, la più spettacolare, con la Laouziero de Canoun e Jan d'Courdeto; interessante il pannello all'ingresso che illustra alcuni momenti della vita dei “laouziatìe”, i cavatori o scalpellini, nei momenti di riposo e della festa dedicata a Sant'Agata (Santo Gueto), la loro protettrice.
Più sopra un'altra serie di cave: de Rouèro Nadin d'Tcìo e Nardèt, d'Courdèto e d'i Grant, de Met e Giusep, de Felix, interessanti per l'organizzazione di spostamento dei pesanti blocchi di ardesia mediante carrelli su rotaie per trasferirli alla teleferica di discesa a valle. Qui, nel punto più elevato delle cave, sono ancora visibili i resti della stazione di comando del cavo di tale ingegnoso sistema di trasporto.
Alcune cave soprane potevano usufruire di una sterrata di collegamento con l'abitato di Frise; lo dimostra pure la presenza, a poca distanza, della carcassa di una “Fiat 600 prima serie”!
Arrivati così nel punto più elevato troviamo il bivio per Frise e l'indicazione del nuovo sentiero “diretto” per Fougirous. E' la soluzione ideale che evita il ritorno sul ripido sentiero di salita (pendenza media del 40%), assai problematico sopratutto in caso di terreno bagnato.
Imbocchiamo quindi questo cammino che scende comodo e gradualmente, dapprima nel bosco misto e poi nel castagneto, fino a Fougirous.
Se si vuole, ridiscesi al bivio di fondovalle dove si stacca la stradina per Fougirous, salendo per 200 metri la strada verso Frise fiancheggiata dal torrente Ceresetto, si può vedere sulla destra il punto di arrivo della teleferica che portava sulla strada il materiale estratto nelle soprastanti cave e qui troviamo l’opera di land art “Sulla via del Ritorno” dell'artista tedesco Johannes Pfeiffer. Tale opera vuole simboleggiare la memoria storica delle antiche laouziere nell'ambito del progetto “Pèire que préiquen – Pietre che parlano”.
Qualche volta vale la pena di non salire a tutti i costi sempre più in alto, ma di soffermarsi per comprendere e approfondire i fatti storici e culturali delle nostre vallate alpine.
Il giro di oggi è servito principalmente a soffermarci su questi aspetti...
Escursione effettuata il 1° gennaio 2025
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da Adriano e Maria Teresa
Località di partenza: borgata Fougirous di San Pietro di Monterosso Grana 1015m
Punto più elevato del percorso: Cave soprane – bivio Frise 1185m
Dislivello cumulato in ascesa: 280m
Sviluppo complessivo del percorso: 3,2 km
Tempo in movimento: 1h 15'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
fotovideocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
percorso interattivo Relive


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Autore Commento
CompagniadellAnello
Inviato: 4/3/2025 1:19  Aggiornato: 4/3/2025 1:19
Guru
Iscritto: 27/12/2015
Da: Cuneo
Inviati: 759
 Re: Anello corto delle “Laouziere” (Cave delle lose), da...
Descrizione del percorso: Adriano
Fotovideocronaca: Adriano e Maria Teresa
Tracciato GPS, elaborazioni grafiche e coordinamento redazionale: Adriano
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