Un anello per il Gran Truc dal vallone di Pramollo
Località di partenza: Bivio per l’alpeggio dell’Eiretta sulla strada che da Ruata sale al colle Laz Arà mt. 1416 Dislivello: mt. 950 Tempo di salita: 4 ore e 15 minuti c.ca Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti c.ca Difficoltà: E Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone Fraternali Editore
All’inizio della valle del Chisone, a S. Germano, prende corpo il vallone laterale di Pramollo bagnato dal rio Risagliardo. Incassato nella parte bassa, con le soleggiate borgate che s’adagiano su ripidi pendii, nella parte alta s’apre a ventaglio ai numerosi insediamenti, oggi quasi privi di residenti fissi, molti in rovina, chiuso da una parte dai dolci declivi degradanti dal colle e dall’estesa Costa Laz Arà, dall’altra dal lungo crinale che lo separa dalla valle d’Angrogna. Centralmente il vallone è dominato dal monte Gran Truc che si raggiunge in questo itinerario. Partendo già in quota, dal bivio per l’alpeggio dell’Eiretta sulla strada che da Ruata sale al colle Laz Arà, con un lungo traverso ascendente si perviene sul crinale che dà sulla valle d’Angrogna raggiungendolo all’alpe del Colletto. Percorrendo appresso l’assolata, ripida e rocciosa dorsale sudest del monte, faticosamente si guadagna la vetta del Gran Truc assai panoramica sui monti e sulle valli. Scesa poi la dorsale di nordest separante questo vallone da quelli delle valli del Germanasca, percorso un lunghissimo tratto discendente per gli aperti spazi sul crinale in direzione dello storico colle Laz Arà, non lo si raggiunge perché, poco prima, si prende la traccia che passando per il Pilone Bianco Gardetta porta all’alpeggio dell’Eiretta e da questo al bivio sulla strada che da Ruata sale al colle Laz Arà. Per gli aperti e soleggiati spazi che si percorrono, sia salendo che nel tratto discendente, questo assai panoramico itinerario sui monti, sulle valli, sino alla pianura, si presta ad essere effettuato ad inizio stagione, oppure in autunno per il contrasto cromatico dei colori proprio della stagione che accentua la piacevole sensazione di camminare liberamente in ampi spazi aperti, quelli che dai piedi del Gran Truc portano al colle Laz Arà e ancora oltre passando per il Piano di Friera.
All'alpeggio dell'Eiretta
La costa ed il colle Laz Arà con la traccia percorsa oltre l'alpeggio
Le alte borgate del vallone di Pramollo
La valle costipata dal fumo degli incendi boschivi
Il Gran Truc con la traccia che ne attraversa le pendici in direzione dell'alpe del Colletto
Le placche rocciose del tratto intermedio dell'attraversamento
In vista dell'alpe del Colletto
Il colle che dà sull'alta valle di Angrogna
Laggiù Pra del Torno nell'alta valle di Angrogna
Il crinale di sudest che porta in vetta al Gran Truc
Gli impervi pendii del vallone dell'Infernet
Uno sguardo al crinale percorso
In vetta al monte Gran Truc
In lontananza l'ampia sella del colle del Pis
Le soleggiate borgate di Perrero sotto la Punta Midi o Muret
In primo piano la Rocca Bianca. Sullo sfondo i monti che vanno dal Barifreddo al Ghinivert
Guardando al crinale che prosegue oltre il monte Vandalino. Sullo sfondo il Monviso
La dorsale di nordest del monte scende in direzione del colle Laz Arà
Guardando all'alpe del Colletto con la dorsale che prosegue verso il colle della Vaccera
Uno sguardo alla traccia percorsa scendendo dal Gran Truc