Un anello alla scoperta della valle del rio Claretto con salita sul monte Gardetta
Località di partenza: Borgata Trussan mt. 1031 Dislivello: mt. 950 Tempo di salita: 3 ore e 15 minuti c.ca Tempo di discesa: 2 ore e 15 minuti c.ca Difficoltà: E Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone Fraternali Editore
L’estesa dorsale montuosa che da fondovalle Germanasca sale al Gran Truc, separando la valle del rio Claretto da quella del rio della Conca Cialancia, presenta un primo modesto rilievo detto monte Gardetta. Più che una cima vera e propria questo monte è un poggio, uno sperone boscoso assai panoramico sulle valli del Germanasca. Questa zona della valle è definita comunemente di “Riclaretto” dal nome del rio che la bagna. Mentre la sinistra orografica presenta versanti aspri e dirupati, quella opposta s’apre a pendii dolci e ameni costellati da numerosi insediamenti in basso, alpeggi più in alto e poi fitte foreste anche se la presenza umana nelle borgate non ha più i numeri di un tempo. Una strada partendo da fondovalle tutte le raggiunge con numerose diramazioni che salgono gli alpeggi. Guadagnato il crinale allo storico colle Laz Arà scende poi nel vallone di Pramollo in val Chisone. Di più diverse piste forestali finalizzate all’esbosco solcano i pendii della valle così come numerosi sono i sentieri che li attraversano. Partendo dalla borgata Trussan poco prima di Combagarino, la più importante della valle, traversando lungamente per sentieri che più nessuno percorre perché le strade oggi arrivano dappertutto, toccati per via insediamenti abbandonati e alpeggi tutt’ora in uso, questo itinerario raggiunge alla sommità il crinale che dal colle Laz Arà sale al Gran Truc dove ci si immette sulla traccia che conduce sul monte Gardetta. Scendendo si può passare per la borgata di Combagarino sviluppando così un anello. Dalla cima di questo modesto ma panoramico rilievo la vista s’apre ampissima sulla valle Germanasca, sui colli e sulle cime che le fanno da corona.
Sullo sfondo dal Bric Rosso al Becco dell'Aquila. In primo piano la punta Midi o Muret. Sotto S. Martino
In vista delle borgate di Riclaretto. Sullo sfondo i monti dell'Orsiera con la Rocca del Pelvo
All'alpeggio di Triera
Un fitto sottobosco ammanta il corso del rio Claretto
Alla Sella
Lo stradello che porta all'alpeggio di Troncea
In questo punto parte il sentiero che sale al crinale
Traversando nel bosco
Il Gran Truc con la traccia che taglia il pendio. Sulla dx il monte Gardetta
Laggiù La Sella ed i ruderi di Saret
Il boscoso poggio che forma la cima del monte Gardetta
Il monte Gardetta
Il Gran Truc è il monte della valle
Uno sguardo alla Rocca Bianca
L'esteso crinale che dal Poggio Pini sale al Gran Truc. Al centro il colle e poi la Costa Laz Arà
Dal colle del Pis al col Clapier con la Fea Nera, il Bric Rosso sino al Becco dell'Aquila
L'esteso crinale che dalla Punta Tre Valli sale alla Punta Midi o Muret.