Un anello per l'alpeggio abbandonato della Fugera ed il monte Ciarmetta da Foresto
Località di partenza: Foresto mt. 500 Dislivello: mt. 1148 Tempo di salita: 3 ore e 15 minuti c.ca Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti c.ca Difficoltà: E/EE Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° Val Susa – Val Cenischia – Rocciamelone – Val Chisone Fraternali Editore
Nell’economia agricola dei tempi passati ogni porzione di territorio dal quale si poteva ottenere qualcosa era sfruttata anche nei posti più marginali, disagevoli e remoti. Non si spiega altrimenti come si sia potuto realizzare un alpeggio alla Fugera, dei ripidi pascoli sui monti di Bussoleno in bassa val di Susa. Grazie alla genialità e all’intuizione di chi ha scovato le vie per accedervi, ben tre tracce lo raggiungono salendo e traversando tra le rocce ed i dirupi che contraddistinguono questi versanti apparentemente a prima vista inaccessibili. Le prime due salgono da Falcemagna e una di queste si utilizzerà poi per tornare, mentre altre due, non lontane tra di loro, partono da Foresto congiungendosi molto in alto alle praterie abbandonate di Cà Teissard dalle quali si raggiungono i ruderi della Fugera percorrendo una ripida, spettacolare traccia che salendo trova una via d’uscita attraversando spettacolari, incantevoli luoghi. Raggiunto poi il modesto rilievo del monte Ciarmetta, di poco a monte dell’alpeggio, volendolo si può scendere a visitare il luogo dove veniva cavato il marmo verde grazie all’aiuto di un tratto attrezzato. Per scendere sviluppando un anello si hanno due possibilità. Una prima traccia, quasi uno stradello un tempo utilizzato per il trasporto a valle dei blocchi di marmo, scende facilmente senza alcun problema nel vallone del rio Moletta, mentre un’altra, data alla partenza come “Difficile”, effettivamente impegnativa soprattutto nella parte alta, raggiunge Falcemagna scovando la via per scendere tra le rocce ed i dirupi che contraddistinguono la prima parte del tratto discendente. Giunti a questo borgo montano di Bussoleno uno stradello riporta alle Case Trucco dalle quali si scende a Foresto per il sentiero percorso in ascesa. Dalle Case Trucco, volendolo, si può ancora proseguire sul “Sentiero degli orridi” sino al Truc S. Martino dal quale egualmente si torna a Foresto allungando un tantino il percorso. All’alpeggio della Fugera, un minuscolo locale, probabilmente a suo tempo la casa dei cavatori, sempre aperto, dotato di stufa, tavolo, sedie ed altro, è stato allestito a bivacco offrendo ospitalità in caso di bisogno. Niente acqua per tutto l’itinerario: da tenere presente.