Ogni tanto si ritorna in montagna...oggi in famiglia, all'esplorazione della via ferrata di Rocca di Clarì e delle gole di San Gervasio. Penso che sia la più impegnativa ferrata della Val Susa, immersa nelle bellissime gorge, a mio avviso, un pò troppo disturbate dal famoso ponte tibetano. Ferrata bella lunga, più di 500 metri di dislivello e 700 di sviluppo, e con alcuni tratti assai verticali ed expo notevole. Ogni sezione della via è contraddistinta da una targhetta che ne identifica il nome...fungo magico, scala bionica, etc... Solo la parte intermedia è quella più appoggiata e con alcuni spostamenti su sentiero...tutto il resto è sempre molto sul verticale. Ferro in abbondanza, anche se in molti tratti (quelli più facili) è necessario arrampicare utilizzando gli appigli naturali. Previsioni meteo non proprio azzeccate...infatti sulla scala bionica ci siamo presi un po' di acqua ma nulla di preoccupante. Bella anche la comoda discesa sul versante opposto in ambiente diametralmente opposto con pinete e verdi prati. Rientro alla macchina lungo il sentiero delle gorge...spettacolari e ottimamente percorribili con passerelle per superare i punti più difficili o per i numerosi attraversamenti della Piccola Dora. Brava Elisa!
Data: 30/07/2016 Quota max: 2051 m Partenza da: Statale tra Cesana e Claviere Quota partenza: 1510 m Dislivello: 600 m Zona: Valle di Susa Difficoltà: D+