Il Tabor è una delle cime più note e frequentate della valle di Susa: la gita è lunga ma più o meno ci siamo stati tutti. Dalla cima il panorama è notevole ed è presente una cappella in cui è possibile trovare riparo, così da un po' di tempo mi frullava in testa l'idea di andarci a dormire per fare un po' di foto. Finalmente, grazie alla complicità del quasi compaesano Micerino, siamo riusciti a lanciarci nell'impresa. La salita di pomeriggio è stata più faticosa, sia per la temperatura che per il peso degli zaini, però mi aspettavo di peggio quindi è andata bene così. Siamo saliti per il sentiero normale e, già durante la salita, abbiamo potuto ammirare queste montagne nella luce insolita del tardo pomeriggio. Per come è orientato il percorso di salita al mattino è tutto in ombra, ora invece era tutto illuminato da un bel sole radente. In cima ci aspetta la sorpresa: ci sono altre cinque persone, tra cui un ragazzo tedesco che ha montato una tendina e che sta andando a piedi da Chamonix a Nizza. Si vede che non siamo stati gli unici a fare questa pensata... La sera siamo in tre a girare per la cima con la macchina fotografica montata sul cavalletto, e la scena è piuttosto surreale. La notte nella cappella è stata più impegnativa che in un bivacco: chi è arrivato per primo si è coricato sulle assi di legno nella parte interna, per noi è rimasto il pavimento in pietra. Inoltre per tutta la notte ha tirato vento e la cappella, non so come, è piena di spifferi quindi faceva abbastanza freddo. In un modo o nell'altro è arrivata l'alba con il suo carico di fotografie, poi siamo scesi verso il Lago Bianco, che tanto bianco non era. Pochi giorni fa ci devono essere stati dei temporali monsonici e la cima è coperta di tracce di erosione causate dall'acqua piovana. Più in basso ci sono i segni di enormi torrenti di fango che hanno tagliato nevai e lasciato tracce imponenti. Il lago, come pure i torrenti più in basso, è ancora sporcato dalla fanghiglia ricevuta ed ha un colore lattiginoso. Dal Lago Bianco abbiamo seguito un tratto di un sentiero segnato di recente che, con qualche saliscendi, ci ha riportati al sentiero principale poco sotto il Col des Meandes. Da qui siamo ritornati a valle incrociando la lunghissima processione di chi stava ancora salendo. In definitiva una bella gita, che richiede abbondanza di materiale imbottito per riuscire a passare la notte senza troppi danni...
Data: 11-12/08/2015 Quota max: 3178 Partenza da: Grange della Valle Quota partenza: 1765 Dislivello: 1413 Zona: Valle Stretta Difficoltà: EE