Un anello da S. Didero a Maffiotto – La Roca Fourà
Località di partenza: S. Didero mt. 420 Dislivello: mt. 900 Tempo di salita: 3 ore e 30 minuti c.ca Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti c.ca Difficolta: E Un tratto: EE Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 4 Bassa valle Susa – Musinè – Val Sangone - Collina di Rivoli Fraternali Editore
In val di Susa, sui soleggiati versanti esposti all’Indiritto, dove la neve poco si ferma, prosperavano un tempo numerosissime borgate, piccoli insediamenti e alpeggi: oggi tutti pressoché abbandonati e privi praticamente di residenti. Una fitta rete di sentieri li collegava tra di loro o conducevano a fondovalle dando al montanaro la possibilità di comunicare, intrecciare rapporti, vendere i propri prodotti e rifornirsi di quanto gli era indispensabile per la propria sopravvivenza. Partendo da S. Didero, piccolo comune della bassa val di Susa, sia per salire che per scendere questo itinerario utilizza appunto alcuni sentieri oggi non più frequentati. La strada, oramai arrivando dappertutto, li ha resi inutili ed inservibili: le lucide pietre del selciato testimoniano che un tempo dovevano essere assai percorsi, da uomini e da animali. Salendo a Maffiotto, un tempo grossa borgata dove oggi l’abbandono è tanto, lungo la via si oltrepassano piccoli insediamenti da tempo in rovina, molti fatiscenti, dove un tempo esistevano coltivi e prati falciati, prosperava la vite, dove gli estesi terrazzamenti testimoniano l’immane fatica del montanaro per strappare ai ripidi pendii minuscoli fazzoletti di terra da coltivare. Sia per ascendere che per tornare a valle, come detto, si percorrono sentieri oggi percorsi per lo più solo dai cacciatori nella stagione venatoria o da qualche occasionale escursionista Particolarmente impegnativo, da affrontare con cautela, il tratto che da Campo Valente riporta al pilone votivo a monte di Miloro. Un itinerario, questo, per coloro che amano percorrere mulattiere e sentieri che partendo da fondovalle raggiungono le borgate montane dove la vista s’apre ampissima sulla valle e sui monti alla ricerca di testimonianze di tempi perduti che mai più torneranno.
Rocciavrè, Villano e Orsiere. In primo piano il monte Cormetto