Partenza: Monginevro m.1854 Arrivo: Col de La Lauze m.2529 - Punta Dormillouse m.2587 - Gran Chalvet m.2632 - Tete des Fourneus m.2682 Dislivello: m.828 Tipologia: Escursionismo Difficoltà: E (EE con neve) Esposizione: SE Tempo Impiegato: 2 h 30' salita + 1h 30' discesa
Descrizione:
in compagnia della new entry Daniele, che organizza la gita di affiatamento. Si parte da Monginevro nello spiazzo nei pressi del Village su Soleil (bivio a destra appena dopo la dogana francese). Ci si addentra nel vallone des Baisses lungo una comoda strada sterrata percorribile in fuoristrada. La prima parte del tracciato è in comune con quella dello Chaberton. Si supera un piccolo alpeggio e dopo un tratto più ripido si giunge allo sbocco del vallone des Baisses. Dopo pochi metri ci si trova ad un bivio con tanto di cartello, si segue e sinistra l'indicazione Col de la Lauze. Si superano dei dossi erbosi, attualmente ricoperti da un sottile manto nevoso, fino a portarsi in corrispondenza del colle, raggiungibile con un ultimo traverso a mezza costa (prestare attenzione in caso di neve). Dal colle inizia la parte più divertente dell'escursione, infatti si segue fedelmente la linea di cresta. La neve è davvero poca per la stagione, per lo più ventata, con accumuli sul versante del vallone des Baisses, mentre dal versante dell'Opon non c'è alcun problema; in pochi minuti si giunge alla prima cima, la Punta Dormillouse, contraddistinta da un ometto. Si prosegue lungo la cresta, qui la neve aumenta ma è ben assestata ed è divertente la progressione; senza perdere troppa quota si giunge ad una depressione ben marcata, dalla quale si riprende a salire contornando alcune roccette e si arriva al Gran Chalvet, per il vero cima non molto evidente. Da qui ancora un ultimo tratto di cresta e si arriva al punto più alto della gita odierna, la Tete des Fourneus, punto molto panoramico su Monginevro, sul Vallone dell'Opon, sull'imponente Chaberton, sui monti di Bardonecchia, sul Delfinato e sui lontani Pic de Rochebrune e Monviso. Per la discesa, non volendo ritornare sui propri passi, si può procedere ancora per ampia cresta fino agli impianti che si vedono di fronte a noi. Da qui noi abbiamo deciso di scendere lungo la seggiovia, rendendoci poi conto che è stata una scelta errata in quanto siamo giunti di fornte ad un dirupo e a pareti molto ripide, non percorribili in sicurezza. Allora ritornati alla casupola della seggiovia siamo discesi nel vallone du Chalvet seguendo la strada di servizio delle piste. Tratto molto faticoso perché tutta la neve spazzata dalla cresta è stata riportata qui, si sprofondava fino alle ginocchia. Raggiunto il fondo valle abbiamo incrociato un'ampia strada che viene percorsa dai gatti delle nevi che corre parallela ad uno ski-lift (provvidenziale perché la nebbia ci aveva avvolti). Si segue fedelmente questa ampia strada fino ad un bivio dopo alcuni km, seguendo la strada sulla sinistra si recupera la via del mattino, pochi metri dopo il Village du Soleil. Consiglio vivamente l'anello che abbiamo percorso in modo da rendere più varia l'escursione, che va effettuata fuori dalla stagione di apertura degli impianti sciistici.
L'ingresso nel Vallone des Baisses
Il bivio per il colle della Lauze (sx)
Sguardo all'indietro, appare il Pic de Rochebrune
Chaberton, poca neve per il momento
Il traverso finale verso il Col de la Lauze
Veduta dal Col de la Lauze sul Vallone du Chalvet
La punta Rochers Charniers
I ghiacciai del Delfinato, sempre suggestivi
Il tempo migliora, correnti meridionali in basso, settentrionali in alto
Dal Col de la Lauze verso la prima cima, la Dormillouse
Al Col de la Lauze
Le cresta tra la Dormillouse, e il Gran Chalvet lavorata dal vento
In fondo la Tete des Forneous
Pic de Rochebrune sopra il mare di nebbie
La cresta risalita dal Col de la Lauze, visibile in basso
L'antistante Pic Lauzin, dalla Punta Dormillouse
Le Sommet du Pierron
Grosso cratere, presumibilmente creato da una bomba
La cima del Gran Chalvet
Ultimo sforzo, ancora in cresta prima della Tete des Fourneus