La salita dal rifugio Mariannina Levi verso l'altipiano del Galambra è molto lunga e non particolarmente interessante. I luoghi diventano molto belli al di sopra dei 3000 metri e si rischia di arrivare stanchi e non avere tempo e forze per godersi la zona (a meno, naturalmente, di essere molto più allenati di me). Finalmente questa volta riesco ad organizzare il pernottamento al bivacco Sigot, all'incirca a quota 3000, anche per fare qualche fotografia. Partiamo dal rifugio Levi seguendo il sentiero che sale quasi sempre con pendenza sostenuta e un fondo abbastanza disastrato. Arriviamo al lago delle Monache (più o meno una pozzanghera) dove ci sono i resti della stazione della teleferica che riforniva le caserme al Galambra: qui c'è un breve tratto pianeggiante, poi si ricomincia a salire. Alla fine attraversiamo il torrente e affrontiamo l'ultima salita, molto ripida, prima di arrivare al bivacco che si trova in posizione panoramica, proprio sul bordo dell'altipiano. Il bivacco è molto bello ed accogliente, l'unico problema è la capienza: ci sono 7 posti letto più un materasso verticale sul bordo dei letti che in caso si necessità si può mettere a terra al posto delle panchette e del tavolino. Chiaramente nel fine settimana è improponibile andarci in tanti. Noi abbiamo dormito in 6, divisi in tre gruppi. Di sera si alza un vento freddo e al mattino c'è brina ovunque e un bel vento teso. Appena si alza il sole arrivano nebbie da ovest, portate dal vento. Più tardi il sole si alza e le nebbie spariscono. Partiamo in direzione della Punta d'Ambin: dalle casermette saliamo tenendoci verso destra, sulla cresta verso la valle di Susa. Non c'è sentiero ma non ci sono problemi a camminare su un fondo spianato da antichi ghiacciai. Con una ultima traversata a mezza costa raggiungiamo la cresta che scende dal Sommeiller poco prima della punta d'Ambin: la seguiamo scendendo un po' e poi salendo sulla punta. La cima cade a precipizio verso il vallone d'Ambin ed ha un bella visuale sul lato francese. Dalla Punta d'Ambin risaliamo la cresta fino al Monte Sommeiller, poi proseguiamo scendendo verso il ricovero Galambra, una casermetta sulla cresta con la valle di Rochemolles. Da qui scendiamo al lago ai piedi del ghiacciaio ormai quasi scomparso e torniamo al bivacco. Dopo un ultimo sguardo al panorama ci carichiamo di nuovo come asini e ci tuffiamo nella nebbia per l'interminabile discesa.
Data: 13/09/2014 Quota max: 3333 Partenza da: Grange della Valle Quota partenza: 1840 Dislivello: 1493 Zona: Vale di Susa Difficoltà: EE