Approfittando dell'unica giornata di tempo decente prevista in questi giorni ho tentato un percorso ad anello intorno al Colle del Vento. In pratica si tratta di salire fino ai pressi del Casotto Fumavecchia, raggiungibile con una strada da Villar Focchiardo, spostarsi verso l'Alpe Mustione nel vallone del Gravio con una serie di saliscendi, salire fino al Colle del Vento e tornare all'auto passando per il Piano dell'Orso. In questo modo si uniscono in una sola gita i due percorsi classici di salita al colle, molto diversi paesaggisticamente ma entrambi molto panoramici. La parte difficile è raggiungere Mustione: non ci sono percorsi segnati anche se, in passato, le nostre montagne erano solcate da sentieri che portavano praticamente ovunque. La carta Fraternali al 25000 mostra una parte del percorso, fino al Casotto Ciampi, e poco tempo fa ho verificato, in un'altra gita, che il sentiero c'era proprio, anche se a volte non molto evidente. L'altro giorno ho riaperto una cartina al 25000 prodotta, una decina di anni fa, dal Parco Orsiera-Rocciavré: in questa carta, di cui riporto una foto, il sentiero prosegue oltre il Casotto Ciampi fino ad arrivare all'Alpe Mustione. La tentazione era forte così sono andato a vedere se il percorso era fattibile. In breve il sentiero c'è ma spesso scompare per ricomparire poco dopo. E' necessaria una certa esperienza per seguirlo e trovarlo quando serve. Bisogna ricordarsi che se non lo si trova dopo poco è necessario tornare indietro e cercare meglio. In ogni caso è decisamente raccomandabile evitare le giornate in cui di giorno sale la nebbia, purtroppo molto frequenti in estate, per avere riferimenti in distanza in caso di necessità. Inoltre i panorami in alto sono splendidi ed è un peccato perderli.
Di seguito riporto una relazione particolareggiata prima di dimenticarmi tutto. Servirà anche a me in futuro, se mai deciderò di ripetere la gita.
Il sentiero inizia poco dopo l'ultimo tornante prima del Casotto Fumavecchia. Partendo dal tornante dopo poco si vede un basso muretto sia al di sopra che al di sotto della strada. Subito prima del muretto bisogna salire per tracce di sentiero, spostandosi di poco verso ovest (destra) mentre si sale. In breve si raggiunge un pianoro dove, a giudicare dalle tracce, le mucche passano parecchio tempo durante l'estate. Il sentiero vero e proprio inizia all'estremità ovest del pianoro: per trovarlo bisogna puntare in alto, il sentiero sale a tagliare il pendio. Se finite in una zona con affioramenti di acqua vuol dire che siete troppo bassi. Il sentiero è ben visibile e facile da seguire mentre si sale; si prosegue in mezzo ad un bel bosco di larici e rododendri fino a raggiungere una zona dove il bosco diventa più rado, ci sono rocce piatte ed il sentiero si divide. Bisogna prendere il sentiero di destra, pianeggiante, abbandonando quello che sale: dopo pochi metri un ometto, vicino ad un grosso ceppo secco, ci dice che siamo sulla strada giusta. Se si manca questo bivio non c'è problema: dopo pochi metri un ometto lungo il sentiero che sale ci dice che siamo troppo oltre. Qui il bosco finisce e si deve attraversare un canalone rovinato delle slavine dove il sentiero non è molto visibile. Molti ometti aiutano a trovare la strada ed il sentiero scompare al massimo per pochi metri, poi riappare segnalato da ometti. Se non si ritrova il sentiero è meglio tornare indietro e cercare meglio. Il sentiero attraversa questo canalone e scende nella boscaglia fino ad un pianoro abbastanza esteso, un po' più in basso. Dall'altra estremità di questo pianoro inizia il sentiero, ben visibile, che ci porta fino al Casotto Ciampi. Per la prima parte il sentiero scende (evitare un bivio in salita nei pressi di un attraversamento di acqua), poi procede in piano. Poco prima del Casotto c'è un bivio con un sentiero che scende: evitatelo e proseguite in piano fino agli edifici diroccati, posti in una posizione molto panoramica su una piccola cresta. Il sentiero prosegue appena al di sopra delle case, attraversando ben visibile il pendio che porta a prati in un valloncello poco lontano. Qui il sentiero tende a sparire e non è facile ritrovarlo: questo è probabilmente il punto più difficile dell'intero percorso ed è necessario leggere bene la cartina per venirne fuori. Bisogna risalire il valloncello contenente prati e boschi radi, spostandosi sul lato ovest (destra) cercando di intercettare il punto in cui il sentiero ricomincia nel bosco adiacente. E' necessario risalire di un centinaio di metri di quota: tenendo d'occhio il Casotto è possibile capire approssimativamente quando si è saliti abbastanza. Conviene salire lungo il fianco di un canalone dai bordi ripidi e difficili da attraversare: dall'altra parte il bosco è chiaramente inaccessibile. Ad un certo punto il canalone sparisce e si trovano alcuni pianori erbosi. Sul lato opposto, circondata dal bosco, c'è una piccola pietraia: il sentiero inizia, segnalato da un ometto, appena sopra la pietraia ed è subito ben visibile. L'ometto purtroppo è visibile solo dopo aver trovato il sentiero. Non rimane che seguire il sentiero, senza difficoltà, fino ad arrivare ad un affioramento d'acqua dove scompare: qui è necessario tenersi sulla parte alta per ritrovare il sentiero che procede in salita. Più in basso inizia un altro sentiero, in discesa, che non va seguito. A questo punto si procede fino alla Punta delle Novelle, una cresta boscosa che sporge dalla montagna. Da qui bisogna risalire un po' perché il sentiero passa al di sopra di una zona abbastanza ripida: più in alto la pendenza è minore ed il sentiero prosegue pianeggiante fino ad una zona dove più in basso si vedono dei pianori, in uno dei quali si raccoglie anche l'acqua piovana a formare una piccola pozza. Qui il sentiero sparisce ed è stato difficile ritrovarlo. Bisogna scendere verso i pianori, continuando a spostarsi verso ovest. Il sentiero, non molto visibile, inizia in basso e, per il momento, continua a spostarsi scendendo molto poco. Anche qui, una volta trovato, è necessario seguirlo con attenzione perché all'inizio è poco visibile. Un'altra possibilità, se non lo si trova, è partire da più in altro e scendere più avanti fino ad incontrarlo. Il sentiero si sposta ancora un poco verso ovest, poi inizia la discesa verso l'Alpe Mustione fino ad incontrare il sentiero che sale dal Rifugio Valgravio. A questo punto il percorso non presenta più problemi: sono salito fino al Lago Rosso e ho proseguito fino al Colle delle Vallette. Da qui in sentiero porta rapidamente al Colle del Vento: ho proseguito fino al vicino Monte Muretto e ho seguito la cresta, molto panoramica, fino alla Rocca del Montone. Dall'alto si vede il Casotto Ciampi e la zona attraversata all'andata. Il sentiero mi ha portato fino al Piano dell'Orso e da qui sono sceso fino al Casotto Fumavecchia, chiudendo il percorso ad anello.
Data: 30/06/2014 Quota max: 2302 Partenza da: Casotto Fumavecchia Quota partenza: 1620 Dislivello: 930 Zona: Valle di Susa Difficoltà: EE