La Punta Cristalliera, Punta Malanotte e Punta Pian Paris, insieme alla vicina Punta Il Villano, formano i denti ben visibili dall'imbocco della Valle di Susa e dalla pianura circostante. La zona è famosa per le quasi perenni nebbie estive ma, date le previsioni, decido di fare un tentativo insieme al socio Micerino. L'unico modo di raggiungere la zona senza ammazzarsi di fatica è andare in auto fino al Rifugio Selleries, ma dalla bassa valle di Susa il percorso è interminabile (2 ore passando dal Colle delle Finestre) e la strada verso il rifugio è in condizioni infami. Comunque appena superiamo il Colle delle Finestre vediamo delle nuvole in formazione che preannunciano che questi posti stanno per tirarci la fregatura, anche se c'è stato vento per tutta la notte. Comunque lasciamo l'auto e seguiamo il sentiero che dopo un prima salita passa sopra al Lago Laus e raggiunge il Lago La Manica, per poi salire fino al Colle Superiore di Malanotte, tra la Malanotte e la Cristalliera. Da qui si sale alla Cristalliera seguendo prima alcuni ometti e poi tracce di sentiero. Mentre saliamo salgono anche le nebbie così quando arriviamo in cima la visuale inizia a chiudersi. Dopo le maledizioni di rito meditiamo su cosa fare, mentre un giovane stambecco ci fa compagnia. L'idea è quella di tornare rapidamente all'auto, ma nel frattempo le nuvole cominciano a diradarsi e per quando scendiamo al colle il cielo è abbastanza pulito. A questo punto decidiamo di salire alla vicina Malanotte, visto il modesto dislivello. Si sale prima per pietraie e poi sul ripido pendio erboso seguendo leggere tracce di sentiero e disturbando un branco di stambecchi. Questo percorso andrebbe evitato in caso di nebbia, perché sarebbe difficile capire dove si va a finire. In cima alla Malanotte il cielo continua ad aprirsi e diventa quasi completamente sereno, così decidiamo di scendere dall'altro lato verso il Colle di Malanotte, per poi seguire il sentiero fino al Colle del Sabbione e scendere da quella parte. La discesa tra roccette lungo il ripido pendio non è elementare (in alcuni punti bisogna disarrampicare per brevissimi tratti) ma non è niente di difficile anche se forse non andrebbe più classificata come escursionistica. Non si scende direttamente verso il colle ma ci si sposta leggermente verso ovest, cercando ad occhio i passaggi migliori. A circa metà discesa si vede una grossa fessura che taglia il salto di rocce che altrimenti andrebbe aggirato allungando di molto il percorso. Siamo scesi nella fessura, dove il fondo di detriti mobili facilitava la discesa, dopo un primo salto roccioso. Raggiunto il colle ci siamo guardati in faccia: la giornate era diventata bellissima, era ancora presto ed il dislivello era poco, così siamo saliti per i pendii, molto meno ripidi, che portano alla Pian Paris. Da qui, dopo le foto di rito, siamo scesi fino al Colle del Sabbione da cui un sentiero ci ha riportati all'auto. In definitiva è stata una gran bella giornata con il meteo che ci ha fatto la grazia migliorando dopo le nuvole del primo mattino. Data la zona e la stagione direi che siamo stati fortunati. Al ritorno abbiamo fatto un esperimento scientifico scendendo a Fenestrelle e tornando a casa da Pinerolo, invece di rifare il Colle delle Finestre. L'esperimento è ampiamente fallito, dato che abbiamo impiegato esattamente lo stesso tempo, minuto più, minuto meno.
Data: 20/08/2013 Quota max: 2802 Partenza da: Rifugio Selleries Quota partenza: 2035 Dislivello: 1050 Zona: Val Chisone Difficoltà: EE
Compare il Colle Superiore di Malanotte
Lago Laus
Lago La Manica
Lago La Manica
Dal colle verso la Cristalliera
Il lago del Moncenisio
Compare il Monviso
La cima della Cristalliera
Cane e stambecco
Il Monviso
In primo piano Malanotte e Pian Paris
Verso il Colle del Vento
Salendo alla Malanotte
Dalla cima verso i laghi
Verso il Colle del Vento
Orsiera e Rocca Nera
La cima della Malanotte
La Cristalliera vista dalla Malanotte
Il Colle di Malanotte
Percorso approssimativo di discesa dalla Malanotte