Se c'è una cosa che abbiamo imparato dai 'locali' nel corso delle nostre vacanze altoatesine, a parte l'ovvia perfetta organizzazione di ogni cosa, è l'importanza turistica dei nomi che si danno alle cose: possiamo vederla come una nostra mancanza o un loro pregio, ma è come veder un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, è lo stesso. Prendiamo questa escursione: il massiccio del Latemar (come molte montagne dolomitiche) è soggetto a crolli e in epoche passate uno di questi crolli (particolarmente imponente d'accordo) ha formato una gigantesca pietraia di grandi massi che si estende su un ripido pendio dalle pendici del massiccio fin poco sopra il famoso lago di Carezza: appunto una pietraia, noi l'avremmo chiamata pietraia, ma se invece la chiami 'labirinto', non suona meglio, e se il sentiero che conduce ai suoi piedi lo chiami sentiero 'Agatha Christie' e metti così la regina del giallo in un labirinto, non suona tutto più interessante? E così anche noi riusciamo a convincere Pietro all'ennesima escursione: questa volta partiamo a piedi direttamente dall'albergo scarponi ai piedi (meraviglia!) e da Obereggen imbocchiamo il sentiero 21A e poi 21 direzione Mitterleger: il sentiero segue un lungo percorso nel bosco prima in salita poi in piano per approdare dopo quasi due ore cammino sl bel ripiano prativo del Mitterleger, dove si trova un piccolo rifugio forestale (chiuso). E di qui inizia il bello: si segue a destra il sentiero con l'indicazione per il labirinto a cui si giunge dopo una decina di minuti; si segue quindi il sentierino che si destreggia tra i giganteschi massi (a volte tra, a volte sopra, a volte sotto) con passaggi veramente divertenti, in un panorama reso meraviglioso dalla visuale sul Latemar (alle spalle) e sul Catinaccio (davanti); si scende così alla base della pietraia-labirinto; da qui, seguendo le indicazioni, si procede per Carezza (lago - ancora 50 minuti). Si raggiunge prima Carezza (paese), quindi si scende ancora per raggiungere Carezza (lago). Per fortuna non ci eravamo fatti troppe illusioni sull'aspetto del celeberrimo lago, che ci è apparso notevolmente ridotto (oltre che naturalmente iper-popolato dei montanari con le infradito!). Apprezzabile il tentativo fatto per separare, almeno visivamente, il lago e le sue sponde dal mercatino parcheggio, bibite e souvenir tramite un sorta di tunnel. Per noi questo punto di arrivo è utile in quanto dotato di fermata del pullmann (il bus 'degli escursionisti', una comodissima meraviglia che collega molte volte al giorno tutte le frazioni di Nova Ponente e Nova Levante) che ci riporta senza fatica ad Obereggen!
Data: 02-08-2012 Quota max: 1920 Partenza da: Obereggen (Nova Ponente) Quota partenza: 1540 Dislivello: 400 Zona: Val d'Ega Difficoltà: E