Bellissima ma impegnativa scalata alla vetta principale del Mont Pelvoux attraverso il Couloir Coolidge (via normale). Il tutto ha inizio giovedì sera quando parlando con Andrea72 si pensa un una gita per il fine settimana...tra le tante proposte una ci attira particolarmente: il Pelvoux. In breve altri soci si unisco al progetto: Emilio e Lorenzo. Sabato primissimo pomeriggio si parte. Verso le 16 siamo ad Ailefoide e iniziamo la lunga salita al rifugio Pelvoux. La guida indica 4 ore ma noi timorosi di non arrivare per cena inseriemo il turbo e nel giro di 2 orette siamo al piccolo ma accogliente refuge du Pelvoux. Cena assicurata...e naturalmente 'corretta' con salame, vino nostrano e consueta allegria. Alle 3:00 sveglia, colazione e poco dopo partenza alla luce delle frontali. Subito qualche passaggino di I-II ci svegliano, poi su un delicato traverso di roccia e pietrisco una francese davanti a noi scivola e la prontezza di Lorenzo fa evitare il peggio. Poi è la volta di una lingua di neve (almeno sembrava, in realtà al ritorno abbiamo scoperto essere un ripido e lungo nevaio) che affrontata al buio senza picca e ramponi di neve dura e verglassata... è stata alquanto interessante. Terminato il traverso via lungo un canalone attraverso cengette e passaggini di I-II dal percorso tutto da inventararsi avendo pocchissimi punti di riferimento. Poi finalmente il ghiacciaio...finalmente fino a quando non abbiamo visto il Couloir Coolidge! Emilio ripeteva...ma no, non può essere su di lì... Invece era proprio quello, in questa stagione già molto secco e particolarmente stretto. Comunque si parte...il conoide basale è alquanto largo e la pendenza non supera i 30-35 gradi, poi in concomitanza della brusca strettoia le cose si fanno serie: larghezza 4-5 metri, pendenza su 40-45 e neve durissima o peggio ricoperta da granatina. Però la cosa peggiore e pericolosa sone le soventi scariche di pietre che a tutta velocità ti senti passare a non più di 1 metro di distanza....pietre smosse incoscientemente dalle cordate che ci precedono. Sta di fatto che arriviamo all'uscita e al glacier du pelvoux. Da qui in breve e senza nessuna difficoltà verso le 8:00 arriviamo in vetta alla Pointe Puiseux la cima principale del Pelvoux. Panorama grandioso e molto esteso, inoltre la giornata è alquanto limpida. In breve iniziamo la discesa. Il Couloir Coolidge affrontato in discesa in queste condizioni di neve e senza la possibilità di effettuare assicurazioni è un bell'impegno e non solo fisico. Comunque un passo dopo l'altro arriviamo alla base, senza essere stati quasi centrati dalle solite pietre smosse dai francesi. Da lì al rifigio il percorso è lungo ma più facile e anche i passaggini di roccia, affrontati con la luce, sono divertenti. Putroppo all'improvviso la mia macchia foto digitale ha deciso di bloccarsi e quindi il mio reportage fotografico si ferma qui, confido nelle foto dei soci. Per concludere, dal rifigio alla macchina è una eterna discesa ma su 'comodo' sentiero. Insomma una bellissima gita con dei grandissimi soci: Andrea, Emilio e Lorenzo.
Data: 29-30 Luglio 2006 Quota max: 3943 Partenza da: Ailefroide Quota partenza: 1514 Dislivello: 2450 Zona: Ecrins - Delfinato - Francia Difficoltà: PD+
Partenza: poco sopra Ailefroide
Risalendo il verdeggiante vallone du Sélé
Gli imponenti contrafforti del Pelvoux
Si sale verso il ref. Pelvoux
Emilio nei pressi del rifugio
Quello che resta del gh du Clot de l'Homme
Refuge du Pelvoux
Andrea, Lorenzo ed Emilio i soci di quest'avventura