Bella escursione, con partenza dal fondovalle, nei boschi fino in corrispondenza della cresta spartiacque tra le valli Susa e Sangone. Partenza da Chiusa San Michele presso il parcheggio di via Felice Maritano in adiacenza al torrente Pracchio. In breve raggiunta la chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, sul retro della medesima, imbocco la mulattiera che sale in direzione della Sacra di San Michele. Il percorso, molto bello, sale nel bosco, raggiunge la località pra Paschetto ove è presente un pilone votivo restaurato e prosegue fino alla località Croce Rosse ove nei pressi di una grande croce in legno è presente un bivio. Svolto a sinistra in direzione del colle dell Croce Nera e poco prima di raggiungerlo, in corrispondenza di un paletto in legno, seguo il sentiero che sale nel bosco fino a raggiungere una stradina che porta alla località denominata Cava D'Andrade. In tale località sono stati prelevati i blocchi di pietra di colore verdastro utilizzati per la costruzione degli archi rampanti posti a sostegno del lato occidentale della sacra di S.Michele. I lavori di restauro dell'edificio eseguiti nel primo novecento furono diretti da Alfredo D'Andrade da quì il nome della cava. Il luogo è ormai immerso nel bosco e oltre al fronte di cava è visibile la baracca degli scalpellini e il punto di partenza di un impianto a fune che serviva a trasportare i pesanti blocchi di pietra ( la Prasinite) fino alla Sacra. E' curioso notare che quanto le possibilità di scavo erano solo manuali l'ingegno umano concepiva opere ardite quali le teleferiche mentre oggi avrebbero costruito una pista a colpi di escavatore che avrebbe deturpato per sempre il vesante della montagna. E' proprio vero che il bisogno aguzza l'ingegno. Sul posto vi sono bachece illustrative sulla stori della cava. Terminata la visita alla cava ritorno sul percorso principale e in breve raggiungo il colle della Croce Nera. Da qui proseguo sul sentiero dei principi in direzione della punta Dell'Ancoccia per cercare il sentiero che sale alle prese Rossi e che era stato ben descritto proprio su 'La fioca ' alcuni mesi fa. Infatti giunto alla curva a sinistra poco prima dell'Ancoccia noto che e' presente un cartello del comparto di caccia e noto anche tracce di vernice rossa che indicano un sentiero che sale, a destra, nel bosco. Le tracce di vernice sono recenti e vi sono anche le lettere VS ( via Sacra) . Salgo lungo il sentiero fino al punto panoramico in cuisi giunge sulla cresta che dall'Ancoccia sale alla cima Castiglione. Da qui il sentiero inizia a piegare a sinistra e a perdere quota. A questo punto l'istinto prevale sulla ragione e abbandonato il sentiero decido di salire nel bosco fino alla sommità della cima Castiglione. La salita è ripida ma rimanendo sul lato destro della cresta non ci sono problemi. Dalla sommità boscosa della cima Castiglione scendo al colletto nei pressi delle prese Rossi ove vi sono i tavoli in legno. Proseguo e in breve, con percorso di salita nel bosco, arrivo alla sommità del monte Ciabergia.( m 1178) A questo punto discesa lungo il sentiero che porta al colle Braida e poi risalita alla vecchia cava di quarzite posta lungo la sterrata che sale in direzione del colle Remondetto. Siccome la sterrata è un pò monotona e compie un pò di tornanti taglio il percorso salendo nel bosco lungo tracce di sentiero fino ad arrivare in corrispondenza della cava ove vi è un tavolino in legno. A questo punto inizio a scendere seguento la stradina alla sinistra del tavolo in legno proseguendo verso valle in direzione della borgata Bennale. La discesa è un pò a tema libero infatti al primo bivio prendo la pista a destra e poi al secondo bivio imbocco una ripida pista a sinistra che termina nel bosco. Da questo punto inizio a scendere direttamente nel bosco e dopo aver oltrepassato due piste sterrate giungo sulla strada che collega il colle Braida con la Borgata Folatone, per l'esattezza nel punto in cui la medesima scende, asfaltata, per oltrepassare un torrente, poco prima del bivio per la Borgata Bennale. Raggiunta la borgata Bennale svolto a destra e oltrepassato un gioco da bocce raggiungo il pilone Bennale. Sul pilone, posto ad una biforcazione del percorso, sono riportate le indicazioni. Pproseguo lungo il ramo di sinistra, una marcata mulattiera lastricata che scende alla Chiusa di San Michele. La mulattiera è un capolavoro nel suo genere e scende a valle, completamente lastricata, compiendo un lungo percorso fino ad arrivare in paese proprio nel punto in cui inizia la via F. Maritano ove avevo parcheggiato l'auto. Divertente percorso alla scoperta delle antiche mulattiere che, occorre ricordare, sono state selciate con faticoso lavoro manuale e sarebbero opere da salvaguardare.
Data: 17/05/2012 Partenza da: Chiusa San Michele Dislivello: 1050 m complessivi Zona: Bassa Val Susa ( To) Difficoltà: E