A volte non serve andare chissà dove... Metti una recente nevicata Metti una serena e fresca giornata Metti la compagnia di un amico Metti che ti sei svegliato di buon'ora e nessuno ti ha preceduto... ...e avrai la gita perfetta!
Il più delle volte le cose migliori giungono inaspettate...proprio come questa bellissima gita. La 'modesta' cima di Madonna d'Ardua mi aveva respinto in passato... In realtà eravamo partiti molto tardi e senza molte velleità, con presupposti del genere il successo è improbabile. Dopo la notturna di giovedì sera alla Cima Durand - per la cronaca senza luna... - Fabrizio è caldissimo per una gita sabato mattina, e di fronte a questi propositi non mi tiro mai indietro, ma vorrei rientrare presto, quindi restere in zona, e la Valle Pesio proposta da Fabrizio sembra l'ideale. Resta solo da scegliere quale angolo esplorare...niente di meglio del vallone di serpentera, che in passato ha respinto anche lui... Alla partenza da Villaggio d'Ardua l'ambiente che non ti aspetti: una candida neve fresca copre ancora tutti gli alberi e la temperatura è piacevolmente bassa Ci inoltriamo inizialmente per la pista battuta che sale (e ogni tanto scende) dolcemente verso Pian delle Gorre, il terreno è ideale per riscaldarci a dovere. Raggiunto il rifugio troviamo poco dopo il bivio per il vallone di Serpentera e risaliamo il sentiero estivo che attraversa il bosco di pini. La spanna di neve fresca ci permette di salire agevolmente sci ai piedi, anche se sappiamo già che in discesa non sarà così... Salendo però la situazione migliora decisamente: neve di fondo sempre più abbondante e sempre una spanna o più di farina sopra. Non è salito nessuno prima di noi, il cattivo tempo di ieri ha giocato a nostro favore! Sbucando al Pian del Cros l'ambiente invernale esplede in tutto il suo splendore, una candida spolverata bianca ricopre pini e rocce, eppure è così effimera...tra poche ore non sarà più così e chi ha 'poltrito' nel letto non potrà godere di questo spettacolo... Ci alterniamo a tracciare, non per fatica ma per condividerne il piacere, e risaliamo il lungo e rado boschetto che ci porta al Gias Madonna, dove ci accolgono vergini pendii, oggi risparmiati persino dal vento...tutto è perfetto! Saliamo in libertà si questi ampi spazi, la nostra traccia sembra una lunga cerniera che richiude due lembi di questo splendido manto bianco. Solo la risalita di un breve ripido pendio esposto al sole ci crea qualche problema di tenuta...lo strato farinoso scivola sul fondo piu' duro costringendoci ad arrancare un po'...ma ne vale la pena perché guadagnamo il lungo costone che decidiamo gia' sara' la nostra via di discesa...bellissimo: piatto, nessuna pianta, nessuna pietra, una buona pendenza, e quel palmo di farina su fondo duro... Lo sviluppo del percorso e il dislivello cominciano a farsi sentire, il lungo dosso sembra non finire mai, ma la fatica è ben poca cosa pensando a cosa ci aspetta Arriviamo finalmente alla dorsale spartiacque Ellero/Pesio, lasciamo sulla sinistra la cima Cars e proseguiamo per un buon tratto in piano sul costone, per poi perdere una trentina di metri di quota prima della rampa finale che ci porta alla nostra 'modesta' cima. Sarà anche modesta per la quota e per l'aspetto, ma il panorama che regala è comunque eccezionale e la giornata splendida oltre che piacevomente fredda... alle 11.00 il termometro all'ombra segna -4° C, fatto insolito per questa stagione, e proprio per questo ci convinciamo che questa giornata è perfetta, non poteva andarci meglio! Non siamo soli però...intorno a noi un elicottero fa la spola sul tracciato che tra una settimana vedrà gli atleti impegnati nella Tre Rifugi, mentre due alpinisti attrezzano con corde fisse la Cresta S. Lorenzo. Il venticello gelido comincia a farsi pungente, e poi non vediamo l'ora di tuffarci in discesa, anche perché notiamo diverse persone salire sulle nostre tracce... Fabrizio sceglie di non togliere ancora le pelli visto che il primo tratto di discesa è corto e ci aspetta la breve risalita e il tratto in piano sul costone, io invece voglio godermi ogni cm di questa discesa e scelgo di ripellare...e ne vale la pena perché già i primi metri sono da sballo Sulla dorsale incrociamo i 4 scialpinisti che avevamo visto in lontananza, dopo qualche titubanza si 'accontentano' della meta raggiunta e non proseguono per la cima...vorranno mica precederci in discesa???!! Per questo dopo pochi scambi di battute ci lanciamo giù per i pendii che solo poco prima abbiamo sognato, e le buone apettative si concretizzano in una discesa che potrei definire con una parola sola...commovente! Fino al Gias Madonna è un continuo accarezzare il soffice strato superficiale disegnando geometrie che per me fino a poco tempo fa erano impensabili Solo il tratto più ripido ed esposto al sole richiede un po' più di attenzione, la neve compatta sotto lo strato superficiale si presenta più irregolare, ma non crea particolari problemi. Dal Gias Madonna al Pian del Cros nonostante il bosco la discesa è comunque appagante, seguendo il fondo del valloncello su un abbondante strato di farina che qui si è accumulata in maggior misura. Dal Pian del Cros in poi è solo più un portare sci e gambe a casa...il primo tratto è ancora sciabile, ma quando le pietre toccate cominciano a essere troppe conviene scendere a piedi, peraltro per pochi minuti, fino alla stradina che scende al Pian delle Gorre e prosegue verso Villaggio d'Ardua. Va bene così, con una discesa come quella che abbiamo potuto godere ci sta ancghe un po' di portage In basso la ferocia del sole si fa sentire...il panorama incantato del mattino è solo più un ricordo Inoltre la pista non è battuta, vi è solo una traccia, ma la scarssissima pendenza e la neve collosa ci constringe a spingere fino alla macchina... un piccolo neo in una giornata comunque da incorniciare!
Un saluto quindi al mio compagno di gita Fabrizio, che ormai se la cava alla grande su tutti i terreni E' un esempio di come la motivazione possa far fare passi da giganti!
Un saluto anche al 'Ciaspolatore' che oggi non è stato dei nostri...d'altra parte quasi 20 km ad affondare nella traccia dove altri galleggiano non era certo un grande incentivo Avrà modo di rifarsi!
Alla prossima gita!
Data: 10-03-2012 Quota max: 2067 Partenza da: Villaggio d'Ardua (Chiusa Pesio) Quota partenza: 915 Dislivello: 1152 Zona: Valle Pesio Difficoltà: MS