Dopo un venerdì rubato al lavoro e passato a ravanare nella boschina senza concludere nulla (se non attirarsi l'odio degli sventurati soci di gita ), oggi la scelta della meta è ancor più ardua. Sembra di essere in un caldo we di maggio, l'innevamento in molte zone è al limite, il rigelo assente...ma nonostante tutto io, il giacca e il guru puntuali alle 6:00 ci ritroviamo pronti per una nuova avventura. Destinazione la Cima del Vallonetto lungo l'inusuale percorso del Rio Secco. Alle condizioni attuali gli sci si calzano praticamente dalla macchina e con qualche funambolismo nel gorgione iniziale si riescono a tenere fino in vetta. Percorso lungo e selvaggio che regala panorami inconsueti sul Seguret e sulla grandiosa muraglia calcarea caratterizzata da guglie e pinnacoli che collega il Seguret al Vallonetto. Ungulati ovunque... Percorso logico e quasi mai obbligato se non nel canale che permette di entrare nel grande vallone superiore e nel canale finale che esce giusto in vetta a due passi dal bivacco. La morbida neve di oggi ha permesso di salire con sci e coltelli...ma diversamente i ramponi sono indispensabili in quanto le pendenze del canale finale sono abbastanza sostenute. Temperature molto alte durante tutta la salita, mentre in cresta una gelida aria da nord-ovest non permetteva di fermarsi e gustarsi il panorama a 360 gredi....le vie di mezzo mai vero! Discesa ottima, sostenuta e su neve complessivamente buona che permetteva di freerideggiare a grandi curvoni. 1500 metri ininterrotti di discesa...proprio niente male!
Data: 26/02/2012 Quota max: 3222 m Partenza da: Strada del Pramand, ponte sul Rio Secco Quota partenza: 1650 m Dislivello: 1600 m Zona: Valle di Susa Difficoltà: 3.3-4.1/E1