La scuoletta – museo Beckwith degli Odin nel vallone di Angrogna
Oggi è il 17 febbraio e i valdesi fanno festa in ricordo delle Lettere Patenti con cui Carlo Alberto, nel lontano 1848, poneva fine a secoli di discriminazioni riconoscendo loro i diritti civili e politici.
Se si vuole fare un percorso storico legato alle vicende dei valdesi, che si snoda dalla borgata Carlevà appena sopra S.Lorenzo di Angrogna e che tocca prima l’antro della Ghieisa d’la Tana e poi il prato con la stele di Cianforan, eretta a ricordo dello storico sinodo che si svolse nel 1532 e che sancì la loro adesione alla riforma protestante e che termina presso il tempio di Serre, troviamo, subito dopo la Ghieisa d’la Tana, la piccola borgata degli Odin dove c’è una scuoletta Beckwith che dalla metà degli anni settanta è diventata museo. Nella vicina borgata Serre, invece, dietro il Tempio, una scuoletta Beckwith accoglie il museo della donna valdese. Nelle valli valdesi la scuola ha sempre avuto una grande importanza poiché la gente aveva capito che l’istruzione è fondamentale per la sopravvivenza. In tutti i villaggi vi era un locale in cui i bambini si recavano, nei mesi invernali, per imparare a leggere e a scrivere. Come si è potuto fare una cosa simile, quando in quel periodo, in tutta l’Italia, la scolarizzazione era sconosciuta e l’analfabetismo diffuso? E’ presto detto. Agli inizi dell’ottocento il generale John Charles Beckwith, nato in Canada, ma che aveva fatto la carriera militare in Inghilterra e che aveva perso la gamba sinistra nella battaglia di Waterloo, si trasferì a Torre Pellice per aiutare le popolazioni protestanti della zona, con la costruzione di strutture sociali quali ospedali e asili per bambini e anziani e soprattutto per potenziare il sistema scolastico. Fece costruire moltissime scuole, chiamate in seguito “scuolette Beckwith”, e costituì una commissione che doveva preoccuparsi di scegliere i maestri e di vigilare sul programma da svolgere. Queste scuole, oltre ad avere una funzione didattica per i bambini, ne avevano anche una sociale, perché alla sera si trasformavano in centri d’incontro dove gli adulti della borgata potevano ritrovarsi per le varie attività religiose, politiche o sociali. Nella scuola della frazione Odin quasi nulla è cambiato da quando era stata istituita: la cattedra, i banchi, la stufa (ogni bambino portava ogni giorno un pezzo di legno per contribuire al riscaldamento del locale), la lavagna, il pallottoliere, una tipica cartella in legno, dei lumi a olio. Nelle bacheche, poste a lato, vi sono conservati quaderni, registri, pagelle, la Bibbia in francese. Vi è inoltre la bandiera italiana, che viene portata in corteo il 17 febbraio in occasione della festa valdese, l’immancabile carta geografica dell’Italia, un ritratto del re Umberto I, diversi documenti relativi al generale Beckwith e un quadro, particolarmente significativo, che sostituirebbe il crocefisso delle scuole cattoliche, che raffigura Gesù mentre benedice i bambini. C’è pure una bacheca nella quale risulta che soltanto nel comune di Angrogna nel 1858 c’erano 15 scuole, frequentate da circa 300 scolari e, alla fine del secolo, nelle tre valli valdesi (Pellice, Germanasca e Chisone), se ne contavano 200.
Per visitare la scuoletta – museo Beckwith degli Odin informarsi presso la borgata. Per un’escursione più ampia che tocca, oltre i siti storici citati, altre caratteristiche borgate della valle di Angrogna consiglio: “Un anello nella valle di Angrogna – Luoghi storici valdesi”. Anche: “ Un anello per le Barme del vallone di Angrogna”. Sempre di Beppe46
I siti storici valdesi e altro nel vallone di Angrogna
Bacheca presso la "Ghieisa d'la Tana"
La luce che filtra nell'antro è di grande suggestione
Targa alla scuoletta - museo degli Odin
La stele di Cianforan
Il basamento della stele
Il tempio si Serre
Il museo della donna valdese e nella scuoletta Beckwith posta diestro il tempio di Serre
Caratteristiche costruzioni prive di tetto alla Barma d'Ours
Sempre alla Barma d'Ours
Originale della "Lettera Patente" a firma di Carlo Alberto