Avevo almeno 2 buone ragioni per andare sul Ventasuso... 1. con questa drammatica scarsita' di neve bisogna per forza partira da quote alte... 2. la prima volta avevo clamorosamente sbagliato strada
In compagnia del buon Alberto risaliamo la valle Stura per essere al Lago della Maddalena quando sta facendo chiaro. Poco dopo di noi arriva un'altra auto, incredibilmente saranno le uniche... Ci mettiamo in marcia costeggiando il lago attraversando a valle il torrente per risalire il primo pendio che ci porta sul sovrastante pianoro. La neve è quella che ci aspettavamo: ventata e riportata, ma per questo sempre portante. I due scialpisti occupanti l'altra auto in breve ci raggiungono e ci superano, dalle 'tutine' e dagli zainetti essenziali capiamo che hanno ben altre velleità rispetto alle nostre...Noi ce la prendiamo con tutta calma Mi mancava un sacco lo scricchiolare secco della neve asciutta sotto gli sci e l'arietta fredda pungente, sensazioni che fino ad oggi ho provato troppo poco in questo inverno anomalo Non voglio avere fretta e gustarmi pienamente questo paradiso... Siamo ora in vista del lungo pendio che porta alla cima, tutto ben innevato. Scegliamo di non puntare direttamente alla vetta, ma di tenerci più sulla destra, per poi affrontare l'ultimo tratto sulla facile cresta. La neve man mano diventa sempre più dura, ma con un po' di attenzione e sensibilità saliamo con le sole pelli evitando le placche da vento più insidiose. Non mi fido dei coltelli, preferisco avere a disposizione i ramponi nello zaino all'occorrenza... Con piacevole sopresa giungendo sulla cresta soffia appena un alito di vento, in breve guadagnamo la croce di vetta. Siamo soli, cosa che trovo abbastanza anomala per una cima normalmente così frequentata... Il tempo delle foto di rito e i due scialpinisti che ci hanno preceduto raggiungono la vetta per la seconda volta...loro sono già scesi e risaliti! Ci accomodiamo su alcune rocce poco sotto la vetta per godervi il panorama e uno spuntino, sotto un bel sole caldo ma un'arietta pungente che invita a restare ben coperti. Con tutta calma ci prepariamo per la discesa, e giù per il primo tratto su neve inizialmente parecchio martoriata dal vento, ma almeno è portante. Tagliamo verso sinistra per portarci al centro dell'ampio vallone che degrada dalla cresta. Testiamo i tratti ripidi più levigati, dove tutto sommato le lamine tengono e vengono fuori belle curve un po' derapate. Più in basso invece la neve che non ti aspetti una bella farina pressata portante, piacevolissima da 'ricamare'...valeva la pena il viaggio anche solo per questo tratto! Dall'ultimo pianoro in giù la neve perggiora decisamente, è solo più questione di portare le gambe a casa, ma senza grosse difficoltà. In breve siamo all'auto, stando attenti a non farci 'fresare' dall'infernale attrezzo che sta arrancando nella neve ghiacciata per liberare un tratto di parcheggio...che stia preparando il posto per accogliere nuova neve?? Me lo auguro vivamente!
Alla prossima gita!
Data: 14-01-2012 Quota max: 2712 Partenza da: Lago della Maddalena Quota partenza: 1974 Dislivello: 738 Zona: Valle Stura (CN) Difficoltà: MS