L'idea era di tentare la salita alla Rocca Bernauda, poi ci siamo arresi all'evidenza e siamo saliti sulla Punta Baldassarre. Bella gita insieme al quasi compaesano Micerino, anche lui frequentatore di questo sito. Lasciata l'auto alle Grange di Valle Stretta si risale il fondovalle fino al pianoro del Ponte della Fonderia, dove il sentiero per il Tabor si divide da quello per il Colle di Valle Stretta. Qui si scende verso destra e si attraversa il torrente sulla passerella, poi si segue un sentiero che sale mantenendo sulla sinistra il ruscello che scende dal Colle di Valle Stretta. Il sentiero sale rapidamente, a volte diventando poco visibile, fino a raggiungere un pianoro ai piedi del vallone che scende tra la Rocca Bernauda e la Punta Baldassarre. Ora si tratta di risalire il vallone: all'inizio è meglio attraversare il pianoro e salire sulla sinistra (ovest) dove c'è del terreno solido. Poi si continua a salire sulle pietre che per ora sono ferme quindi non si fatica particolarmente. Si sale fino ad una fascia rocciosa, all'incirca a quota 2700, che si supera portandosi all'estrema destra (est) dove è alta pochi metri. Le rocce non sono ripide quindi si superano agevolmente con facili passi di arrampicata. Da qui ricominciano i ghiaioni, che però diventano progressivamente più mobili rendendo faticosa la salita: un passo avanti e due indietro. Per ora comunque è possibile cercare le zone dove le pietre sono più grandi e salire su un terreno abbastanza fermo. Purtroppo salendo la situazione diventa sempre più problematica: le zone solide sono sempre più rare ed il pietrisco sempre più franoso. Arriviamo in vista della Rocca Bernauda e ci rendiamo conto che non fa per noi. Solo la traversata dei ghiaioni porterebbe via troppo tempo, poi la salita sembra proprio troppo difficile. Così ripieghiamo sulla salita alla vicina Punta Baldassarre. Questa salita non presenta difficoltà ma è faticosissima per il pendio ripido e franoso. Comunque alla fine raggiungiamo la vetta e ci godiamo il panorama. La Punta Baldassarre in realtà è una lunga cresta pianeggiante: è possibile raggiungere l'estremità sopra Valle Stretta per avere una migliore visuale in quella direzione. Da qui un intaglio separa la cresta dalla Rocca Pompea, la cui salita è più impegnativa. La discesa si è invece rivelata molto divertente e veloce: si scende sciando insieme agli sfasciumi che franano e si perde dislivello molto in fretta. E' consigliabile non cadere: le pietre sono molto affilate. Ne sanno qualcosa le suole degli scarponi: ne ho un paio quasi nuovi con le suole quasi spianate da un po' di gite in queste zone. Scendendo l'unico accorgimento necessario è quello di mantenersi tutto a sinistra quando si arriva all'incirca ai 2800 metri per superare le balze rocciose che altrove sono parecchio alte. Cercando le zone giuste è possibile scendere scivolando sui ghiaioni fino alla fine del vallone, la discesa è quindi molto rapida. Questo percorso è quindi una via di discesa ideale anche per chi è salito seguendo il percorso più normale, dal Colle Baldassarre. Questo percorso è molto più lungo ma più agevole in salita, dato che c'è sentiero quasi ovunque. L'ultimo pezzo va fatto arrampicando ed un passaggio esposto non è molto piacevole, quindi chi è arrivato in cima non dovrebbe avere problemi a scendere da questa parte, risparmiando parecchio tempo e parecchia strada. D'altro canto questo percorso non presenta grandi difficoltà, anche se è molto faticoso, quindi permette a chi non se la sente di salire dall'altro lato di raggiungere una cima in una zona ben poco frequentata, con panorami notevoli. Un'ultima nota sulla difficoltà. Ho scritto EE/F perché sono indeciso. Il percorso è più complesso di quanto sia normalmente un EE, ma è anche più facile di quanto viene solitamente considerato F. Il problema principale è che per la discesa è necessario essere capaci a scendere sciando nei detriti franosi, senza cadere: in sostanza bisogna saper sciare. Senza questa capacità la discesa potrebbe veramente diventare problematica: non pericolosa, ma lunga e fonte di parecchie sbucciature.
Data: 04/08/2011 Quota max: 3156 Partenza da: Grange di Valle Stretta Quota partenza: 1765 Dislivello: 1391 Zona: Valle Stretta Difficoltà: EE/F
Il vallone risalito visto dal Rocher Blanc
Iniziano i ghiaioni
Si sale
Il salto roccioso
Si passa a destra
Il passaggio
La parte superiore
Uno sguardo all'indietro
Pelvoux e Barre des Ecrins
La Punta Baldassarre in lontananza
Verso la Rocca Bernauda
Quasi in cima
Pietra di confine in cima
Il Colle di Thures
Dall'estremità sud
Dal Col de l'Etroit du Vallon al Col du Vallon
Deformazioni geologiche
Da sinistra: Melchiorre, Quattro Sorelle, Gasparre.