Saranno almeno 5 anni che inseguo il Terra Nera in veste invernale, nemmeno fosse la parete nord dell'Eiger, eppure un anno non ci sono le condizioni, l'anno dopo troppa neve, l'anno dopo cattivo tempo. Poi quando ci provo o sbaglio il percorso e mi ritrovo a ravanare nel bosco, oppure parto e inizia a piovere, insomma il destino sembra ostacolarmi ogni volta. Allora oggi facciamo così, giorno di Pasqua (le persone normali fanno i pranzi a casa) siamo io e Wonder Ale e decidiamo di salire alla Cima Dormillouse, poi si vedrà (l'intendo è implicito di raggiungere il Terra Nera per cresta). Si arriva in auto tranquillamente a Ruilles (e oltre) e si risparmia un bel po' di strada da Thures. La temperatura è fresca segno che la notte è stata serena, le condizioni sono ottimali! I prati e la strada fino alle Grange Chabaud, oltrepassato il ponte di Ruilles, sono spogli da diversi giorni a giudicare dalle fioriture e dalle marmotte scorrazzanti, così saliamo rapidamente oltrepassando i ruderi, dove il sole ci raggiunge, e il caldo si fa subito sentire. Appena inizia la neve, nel pianoro sotto il Col Begino, calziamo le racchette, si sprofonda leggermente all'inizio, poi la neve diventa dura e portante. Saliamo per il breve canalino nel bosco per accorciare il percorso, e accediamo al pendio superiore, dove si apre davanti a noi il sinuoso vallone della Dormillouse. Un paio di brevi rampe ci conducono al pianoro centrale, sotto la Cima Dorlier in condizioni estive, così come presto sarà il Giaissez. Giunti al termine della conca, riprendiamo la salita, cercando le massime pendenze grazie alla neve stupenda nonostante una spolverata di due dita di zucchero (che causa un minimo di zoccolo). Raggiunta la base dell'ultimo pendio, anche se la croce si vede solo all'ultimo, anche qui un po' di ripido anzichè compiere il semicerchio passando dal colletto a destra, ed eccoci alla croce, si ringraziano le racchette Tubbs per la collaborazione. Dalla croce, che in realtà è posta sull'anticima della Dormillouse, si presenta davanti la lunga dorsale verso il Terra Nera, dove notiamo una decina di scialpinisti. Non so bene se la dorsale sia percorribile con facilità, ma decidiamo di provare e andare a vedere, anche considerando che le condizioni sono ottime perchè è rimasta poca neve. Nel frattempo il cielo si copre, nuvole minacciose dappertutto e sulle cime della Valle Argentera pare stia anche nevischiando. La maledizione del Terra Nera colpirà anche stavolta? Scesi sotto la croce, percorriamo un primo tratto racchette ai piedi, poi rendendoci conto che la neve scarseggia e buona parte del sentiero è scoperto, proseguiamo a piedi toccando la vera Dormillouse, e poco dopo il Monte Viradanotour. Naturalmente dobbiamo sempre tenerci sul versante francese fatto di dolci pendii, mentre quello della Val Thuras precipita verticalmente sui pendii di accesso al Terra Nera. Pausa di riflessione al Viradantour, la dorsale prosegue e siamo più che a metà del tragitto, non ci sembrano essere ostacoli rilevanti e ormai il Terra Nera è piuttosto vicino...ma il tempo pare in rapido peggioramento e anche la visibilità è piatta, e la prospettiva di arrivare in cima nel grigio e senza panorama non ci entusiasma. Così a malincuore, rinuncio per la terza volta alla vetta! La beffa è che tornati alla Dormillouse per cresta, ritorna il sole con belle schiarite, anche se il tempo non è certo stabile e in fin dei conti abbiamo fatto bene così, meriterà tornare un'altra volta con condizioni più favorevoli. Pausa pranzo nei pressi della croce con un bel sole alternato a nuvole e qualche fiocco di neve trasportato dal vento, e poi giù in discesa, solitudine completa oltre a noi. La neve nel mentre ha mollato, lo strato superficiale è diventato saponetta ma non permette scivolate, per fortuna sotto tiene ancora bene almeno fino al limite del bosco. Poi ancora neve dura nel canalino e discesa rapida nel pianoro, dove invece abbiamo tribolato non poco per uscirne, sprofondando a volte fino al terreno, per fortuna il tratto è breve. Ritorno a Ruilles con belle schiarite di azzurro ma con le cime avvolte dalle nuvole e dalla tormenta. Presto il Terra Nera vedrà il mio quarto tentativo di salita! Grazie ad Ale per la gran bella giornata (...Pasqua con chi vuoi), e per il ritmo di salita!
Data: 24 aprile 2011 Quota max: 2992 Partenza da: Ruilles Quota partenza: 1657 Dislivello: 1500 totali Zona: Valle di Susa - Val Thuras Difficoltà: BR