Due giorni con l'amico Marco da Pila alla Becca di Nona (sì, lo so che si può fare in giornata DA AOSTA, va bene...). A Pila ci lasciamo alle spalle la collezione di ecomostri, le reti para sciatori, i cannoni sparaneve, i chilometri di nastri che delimitano le piste di mountain bike, e tutti gli ammenicoli da luna park delle stazioni sciistiche, all'alpe Chamolè ne siamo più o meno fuori, e iniziamo un lungo e bellissimo traverso nel bosco fino al col Fenetre 2221, una breve discesa sempre nel bosco fino al paradiso di acque e prati dell'alpe Comoè 2110 (questa purtroppo è l'ultima acqua), e qui comincia la vera salita, attraversando il ruscello verso sx. Una prima balza boscosa fino al pian Valè, 2370, poi al sole non sfuggiremo più. Incontriamo in discesa un gentile signore con due ragazzi, che, saputo delle nostre scorte d'acqua, ci fa dono di due bottiglie ancora mezze piene. Ci suggerisce di non puntare al bivacco, per ghiaione assolato, ma di andare su buon sentiero in vetta e da lì scendere al bivacco, ma non seguiamo il consiglio (altri 200m di salita non ci stanno), stiamo nel ghiaione, che nonostante l'aspetto repulsivo non è poi male, il sentiero c'è, ben tracciato, e arriviamo al bivacco Federigo, 2907, circa alle 5. Ci troviamo una coppia di olandesi (lui olandese, lei, forse, tailandese) che, interrogati da Marco in un tedesco basico rivelano di essere, appunto, olandesi, di lavorare nella sanità, di avere intenzione di fare l'indomani la ferrata dell'Emilius, di essere in Italia per 3 settimane, ecc ecc. Vado a riempire le borracce al laghetto sottostante, un po' oltre mi affaccio sulla parte N dell'Emilius, con sotto quel che era un ghiacciaio; vedo il col Peccoz in fondo, al di là di un immane ghiaione, e, per quel che posso vedere, nessuna traccia di sentiero, nè bolli, nè ometti (una palina, al bivacco sul col Carrel, dà 1h 45', che mi pare un tempo folle; già prima c'era una palina che per il bivacco, 800m più sù, dava 50 minuti... si potrebbe parlare, parafrasando l'amato premier, di 'uso criminoso delle paline'). Serata con una parca cena (non abbiamo fornelli), notte non delle migliori (fa freddo, troppa gente), ma insomma alle 7 i due partono e non ne sapremo più nulla. A E appare fugacemente il Cervino, subito inghiottito dalle nebbie, un po' più a sx il Bianco, ora limpido, a W le Grivole. Un po' di stambecchi gironzolano. Saliamo sul crinale S della becca, su ottimo sentiero, al fresco, e in breve siamo in cima. Colossale madonna su un basamento faraonico. Mah... Poi lunga e faticosa discesa, con tempo caliginoso, fino al luna park finale (a 1900m; poi accendiamo subito l'aria condizionata; apriremo poi i finestrini nel fondovalle, e sarà come un tuffo nel brodo)
Data: 15 e 16 luglio 2010 Quota max: 3142 Partenza da: Pila Quota partenza: 1900 Zona: val d'Aosta Difficoltà: E