...immaginate un gruppo di bambini lasciati liberi di girare all'interno di un enorme, meraviglioso e fornito di tutto, negozio di giocattoli... Provate a coglierne il sorriso di soddisfazione, la gioia immensa e la voglia di non scappare più... Ebbene, proprio come quegli ipotetici bimbi, credo che questo week end rimarrà nel mio, ed in quello dei miei soci, cuore per molto, molto tempo... Anzi, sono pienamente convinto che certe emozioni ti rimangano dentro tutta la vita, magari da ricordare con i tuoi figli o i figli dei tuoi figli, ripensando con un filo di nostalgia ai bei tempi passati..
La prima volta al cospetto del Bianco, credo, non si scordi mai!!!!
Quante volte sono rimasto affascinato da luoghi nuovi, quante volte ho visto montagne per la prima volta e ne sono rimasto colpito, ma ciò a cui ho assistito in questa due giorni ha dello straordinario. Non è solo una questione di paesaggio, non è solo una questione di bellezza dei panorami, degli scorci o del fatto stesso che ti trovi al cospetto della montagna più alta d'europa... C'è molto di più... La roccia...quel meraviglioso granito rossastro che messo in contrasto con il blu del cielo ed il bianco della neve e del ghiaccio, crea giochi di colori assolutamente unici... Tutta questa la roccia, questa neve, questo ghiaccio, trasudano di storia... Appena sceso in direzione del col du midi la vista sul gran Cappucin mi ha portato indietro di quasi 60 anni...pensare alle imprese di pilastri come Bonatti, Rebuffat, Gervasutti, Buhl , che hanno scritto pagine importanti e straordinarie per l'alpinismo su queste cime, è emozionante..
Ma anche io, noi, nel nostro piccolo, vogliamo scrivere qualcosa di importante...magari solo per noi stessi, ma poco importa.. Il programma della due giorni è fissato da tempo. Il sabato progressione su misto sulla bella Cresta dei Cosmique e la domenica progressione, sempre su misto, verso la Midi Plan. Quando usciamo del tunnel nevoso che dall' Aiguille du Midi conduce verso la discesa al col du Midi, Teo e Tato (nostre eccellenti guide) si accorgono che la traccia verso la Midi Plan è interrotta...la via sarebbe tutta da tracciare nell'ultimo tratto, in pratica dal Rognon du Plan in avanti... che fare?? Le nostre capacità sono ancora limitate, e la prudenza non è mai troppa... Noi nel frattempo siamo estasiati... E' la prima volta per tutti quassù... Finalmente trovarsi al cospetto di cime, in grado di incutere timore al solo quasi pronunciarle, non ha prezzo... Bhè oddio, visto quanto costano tunnel e funivia, forse il prezzo ce l'hanno e pure elevato , ma scorrere lo sguardo dai Dru a le Grandes Jorasses, all'Aiguille Verte, al Dente, alla Tour Ronde, al Tacul, al Maudit (impossibile nominarli tutti), ti riempie l'animo... La scelta per la domenica verrà ponderata in seguito, adesso dobbiamo pensare all'Aretes des Cosmiques!!! Per raggiungere il punto di partenza bisogna discendere in direzione del col du Midi e traversare sotto la celebre parete sud dell'Aiguille du Midi, dove si snoda la via Rebuffat, aperta nel 1956!! Che tracciato!!! e non dimostra tutti questi anni... L' Aretes des Cosmiques propone un'insieme di difficoltà classiche: terreno misto, canaloni ripidi, lastra rocciosa compatta, manovre di corda, cresta delicata ...tutto ciò di cui abbiamo bisogno.. Il percorso è davvero divertente e la presenza di Teo e Tato infonde quella sicurezza che ci permette di godere appieno l'ambiente circostante, mantenendo comunque una concetrazione massima. L'arrivo alla terrazza panoramica dell'Aiguille du Midi pone fine ad uno dei percorsi più belli mai fatti sino ad oggi...mai banale (almeno per me), in un contesto straordinario, con amici davvero preziosi e con due guide la cui competenza e simpatia fa sembrare tutto una passeggiata...l'immancabile birretta suggella al meglio il tutto... Nel frattempo, si è deciso per il giorno dopo. Le condizioni per Tacul sembrano ottime, e, attraverso la via normale, saliremo lassù... Anche all'interno del rifugio si respira un'aria diversa rispetto a tutti quelli nei quali sono stato sino ad oggi...mi sento piccolo, ho al mio fianco alpinisti in grado di fare cose che nemmeno in altre cento vite riuscirei a fare ...magari non tutti sono così esperti come paiono voler far credere, ma sicuramente i loro itinerari per il giorno dopo impongono massimo rispetto... Ripenso con nostalgia alla mia prima sera passata in un rifugio, anche allora mi ero sentito quasi a disagio...vedevo alpinisti veri (o presunti ), ne sentivo i racconti e ne rimanevo affascinato..coglievo nei loro sguardi quella passione contagiosa... Sono passati 5 anni...da allora è cambiato poco...forse ho acquisito un pochino di esperienza in più, ma sicuramente è cresciuta in me la passione per la montagna e per tutto ciò che le gravita intorno...Bhè, poi è cambiata la cosa più importante...ho sposato la persona che era con me... Ma torniamo al Cosmiques... Dopo un tramonto emozionante e qualche bicchierino di Genèpì la stanchezza inizia a farsi sentire e con la speranza di riposare un pochino (quanto mai vana) andiamo in branda. ... Sono le 5:00 quando ci troviamo per la colazione... Siamo in tanti già svegli, i primi alpinisti sono già partiti all' una per la salita al Bianco, altri si stanno preparando per vie molto più impegnative... Noi abbiamo in programma una salita che non presenta particolari difficoltà tecniche, ma come ci spiega Teo, negli ultimi anni la salita al Tacul si è modificata e di molto...ci sono alcuni momenti nei quali la via di salita diventa un intricato labirito tra seracchi incombenti e crepi aperti. Le difficoltà passano così da un PD ad un AD nel giro di poco. I due grandi crepacci che si incontrano poco dopo l'attacco della parete nord sono infatti spesso aperti e talvolta oppongono un muro verticale o precari ponti di neve. Fortunatamente non è il nostro caso, le condizioni sono ottime, anche se l'idea di passare sotto seracchi così prospicenti non incoraggia affatto. Quando giungiamo sulla spalla, in direzione dell'ultimo tratto di salita, ci appare ciò che sino al giorno prima la parete imponente del Tacul ci interdiva alla vista. Il versante del Mont Maudit e la cupola sommitale del Bianco. Una breve, ma quanto mai opportuna pausa ci permette di vedere meglio da vicino vie che per alcuni resteranno solo dei sogni e che solo per pochi diventeranno realta: la Cresta di Peuterey e la Kuffner Un ultimo sforzo e superando un breve tratto tra neve, ghiaccio e roccia ed alle 8:50 saimo in vetta... Non sono mai stato così in alto, ma è come l'ho sempre desiderato...il sole a giocare con le ombre, poche nuvole, la vista che spazia a 360° (non fosse per quella cimetta a quota 4.810 ), un gruppo di amici, e la soddisfazione di essere lassù...è poca cosa, ma per me, per noi è come toccare il cielo con un dito... Il pensiero corre subito a casa, a mia moglie...a quanto vorrebbe condividere questa gioia con me...ed a quanto sarebbe bello averla al mio fianco... A mio padre, il quale credo vorrebbe trovarsi anche lui con me...ed a mia madre che credo neanche la pagassero vorrebbe essere lì, e che si preoccupa sempre ogni qual volta le dico che vado in montagna... Il tempo di qualche foto e discendiamo subito per evitare problemi... La discesa è rapida e senza particolari problemi, ma all'attacco dell'ultima salita, in direzione dell' arrivo della funivia, la fatica ci coglie e gli ultimi metri di dislivello da abbattere sono i più duri di questa due giorni...
Che dire...tirando le somme credo che il paragone azzardato all'inizio verso i bambini, sia più che azzeccato...è stato un week end all'insegna dell'allegria, dell' amicizia, in un ambiente da sogno, con la fortuna di un meteo strepitoso...
Come non ringraziare Teo e Tato, guide preparate, affidabili, simpatiche, in grado di fare sembrare semplice anche il passaggio più impegnativo.. E come non ringraziare Andrea, Fabrizio, Diego e Kevin, amici di cordata e soci in queste 'imprese', grazie ai quali si riesce a fare tutto con il sorriso sulle labbra.
e buone gite a tutti
Data: 22-23 maggio 2010 Quota max: 3842-4248 Partenza da: Refuge des Cosmiques Quota partenza: 3613 Dislivello: 300 sabato - 1000 domenica Zona: Monte Bianco Difficoltà: AD - PD