Quando si dice gita completa, la Tersiva rispecchia appieno queste caratteristiche. Si tratta di una salita davvero molto lunga, un avvicinamento eterno ma piacevole grazie al contesto paesaggistico. Si parte da Gimillan, bellissima frazione appena sopra Cogne, proprio di fronte alla Grivola. Imbocco subito il sentiero che si addentra nel vallone Grauson, come da previsioni meteo il cielo è ancora parzialmente coperto, ma confido che le nubi si dissolvano nel corso della giornata, e così sarà. La prima parte del percorso è un po' monotona e si sale davvero poco, per fortuna nonostante un po' di dolore alle ginocchia mi scaldo subito e ingrano un ottimo ritmo. in giro non si vede anima viva. Al fondo dei pascoli della prima parte della vallata finalmente il sentiero riprende a salire, e superata la cascata con l'Alpe Pila, giungo alla meravigliosa conca dove trovo le baite delle Alpi Grauson, una vera e propria borgata ad alta quota. Qui devio decisamente a destra proseguendo con le indicazioni del Passo Invergneux, sempre con salita molto dolce tra ampi prati e qualche alpeggio, ultimi dei quali sono le Alpi Ervillieres. Salgo ancora un po' fino ad un ponticello che non supero, ma continuo sulla sinistra seguendo dall'alto il corso del ruscello, finalmente appare la Tersiva! In questa zona il sentiero non è molto marcato, tra magri pascoli e detriti, ma si può andare avanti con percorso a piacere, raggiungendo così un pianoro dove sorgeva un laghetto. Da qui in avanti si prosegue nella morena dell'ormai ridotto ghiacciaio del Tessonet, che si può scegliere di affrontare oppure aggirare sulla sinistra con una comoda traccia tra roccette e sfasciumi, che lambisce alcuni nevai residui. Io scelgo la seconda ipotesi in modo da non usare i ramponi, ed in breve mi trovo alla base del pendio finale che adduce al colletto. La fatica inizia a farsi sentire, ma per fortuna il sentierino è più comodo di quanto possa sembrare e mi ritrovo al colle. non resta che continuare a destra sull'ampio crestone detritico, solcato da numerose tracce di sentiero. La statua della Madonna in cima si vede da lontano ma sembra non avvicinarsi mai, in effetti ho patito un po' il finale di salita, ma quando arrivo in cima guardo l'orologio e con sorpresa mi accorgo di avere impiegato 4 ore contro le 5-6 delle relazioni! Ecco spiegata la fatica nel finale. Dalla vetta panorama eccezionale, un po' di vento fresco infastidisce e avvisa del terminare della stagione estiva, ma al riparo dietro la statua si sta benissimo. Dopo la meritata sosta contemplativa è purtroppo ora di scendere. Il primo tratto lo percorro con calma perchè il ginocchio torna a farmi male, poi per fortuna scaldandosi posso ricominciare a saltellare. La discesa fino al ponte a quota 2800 m. circa è rapida grazie alla pendenza, e anche divertente cercando i pendii di sfasciumi e qualche nevaio. Poi non resta che percorrere a ritroso il lungo sentiero del vallone Grauson, sentiero tra i più belli mai calpestati. Numerose soste per ammirare questa zona ancora molto selvaggia e poco frequentata, con i pascoli che iniziano a vestirsi dei colori autunnali, mentre il sole è ancora molto caldo, se potessi non scenderei mai! Tornato nella zona degli alpeggi finalmente incontro qualche essere umano, è segno che sto ritornando vicino alla cosiddetta civiltà. Il resto della discesa è una semplice passeggiata, con le gambe che iniziano a diventare pesanti a causa della lunghezza della gita, ma il panorama circostante, dalla Grivola al Gran Paradiso gli Apostoli fanno passare la fatica in secondo piano, e quasi senza rendermene conto sono di nuovo a Gimillan.
Gita davvero consigliata per l'incantevolezza dei luoghi, un po' lunga in giornata ma fattibile, mentre in due giorni con bivacco nei pascoli è possibile godersela appieno.
Data: 29 agosto 2009 Quota max: 3512 Partenza da: Gimillan (Cogne) Quota partenza: 1787 Dislivello: 1725 Zona: Valle di Cogne Difficoltà: EE/F