Sovente le imprese migliori nascono quasi per gioco...e anche per la Signal è andata così...
E' un noioso mercoledì pomeriggio quando improvvisamente ho un rapido scambio di sms con Fabio (il giacca) - Fabio: 'Hai visto le imprese di MarioMonaco?' (Giusto poco prima avevo letto su Gulliver delle grandiose discese in Cordillera Blanca di Mario e Marilena ...) - Io: 'Visto! Sono mitici! Ci siete al raduno della Fioca?' - Fabio: 'Mi piacerebbe ma vorrei anche andare alla Signal' - Io quasi senza pensarci rispondo: 'Bello! Se andate dom e lun vengo anche io!' - Fabio: 'Ok, ti faccio sapere. Ciao' ...solo dopo inizio a realizzare e tra me e me penso '...ora sono tutti ca..zi miei...' ma poi mi dico '...ma figuriamoci avranno già tutto pianificato...' e riprendo il noioso lavoro. Venerdì mattina nuovo sms: 'Ok è tutto confermato si parte domenica mattina!'
...oh...oh...
In fretta e furia cerco di inventare qualche buona scusa sul lavoro , mentre a casa metto a frutto la 'raccolta punti' collezionati nei mesi precedenti concentrando sempre le gite in giornata.
Domenica mattina sul presto la partenza...con i postumi della bella giornata trascorsa al raduno della Fioca . Siamo in 4 Fabio, Federica, Davide ed io. Il viaggio per Alagna è come sempre lungo...se poi si sbaglia strada ancora più luuuungo. Verso metà mattinata siamo al parcheggio. La giornata è limpida e la Capanna Margherita dall'alto dei suoi 4557 metri ci guarda e sicuramente sogghigna pensando al culo che ci aspetta. Infatti come riportato da tutte le relazioni 'la Cresta Signal non inizia dal bivacco Resegotti ma da Alagna!' ....ed è proprio vero! Grazie alla navetta Alagna-Acqua Bianca risparmiamo qualche km ma è poca roba rispetto ai quasi 2200 metri di dislivello che ci separano dal nostro obbiettivo del giorno: la capanna Resegotti posta sulla cresta a 3624 metri. La zona è affollata di turisti ma man mano che si sale lungo il sentiero sono sempre meno....poi passato il rifugio Barba Ferrero (attualmente in ristrutturazione) ci ritroviamo soli...circondati da scenari spettacolari che vanno dagli imponenti seracchi della parete est del Rosa ai verdi pascoli del fondovalle. Dire che la salita è lunga è estremamente riduttivo...si tratta di un vero e proprio incubo che sembra non avere mai fine! Giunti al ghiacciaio controlliamo la relazione che cita '...proseguire linearmente puntando al bivacco che è già ben visibile sulla cresta'. Ok! Peccato che siamo entrati nelle nebbie e di bivacco e creste nemmeno l'ombra! Seguendo qualche raro ometto e andando ad intuito saliamo fino verso i 3200 m....e quando le idee iniziano ad essere mooolto annebbiate sul percorso da seguire un raggiante sole ci accoglie. Ma forse era meglio non vedere! Il bivacco è lassù e noi siamo ancora quaggiù...la cosa si preannuncia ancora lunga. La rampa finale del ghiacciaio è interminabile e la fatica inizia a farsi sentire. Poi finalmente la terminale le catene che permettono di salire agevolmente la ripida parete rocciosa. E' fatta siamo alla Capanna Resegotti...un nido d'aquila a cavallo tra Alagna e Macugnaga. Impossibile descrivere il panorama e le emozioni che si godono da lassù! Leggermente più inquietante la vista della Cresta Signal e della Capanna Margherita 'stranamente' vista dal lato della balconata. Serata spensierata e con tutti i confort....stufa a legna (prevedere intossicazione per riuscire ad accenderla), cucina a gas (con stoviglie già condite), luce elettrica (a intermittenza), etc... Abbondante cenetta e per completare l'opera mancherebbe solo un goccio di vino...ma per oggi è meglio restare lucidi...meglio una camomilla!
Ore 3:00 sveglia...poco prima delle 4:00 si parte! E'ancora buio...ma solo dopo scopriremo che è un bene! La lunga prima parte è prevalentemente nevosa su cresta a tratti assai affilata con mastodontiche cornici che si sporgono sul ripidissimo versante di Macugnaga....cavalcare la cresta vedendo cosa c'è (o meglio non c'è ) sotto i piedi sarebbe stato psicologicamente molto più difficile. Dal Colle Signal cambia musica con il rumore dei ramponi (sempre ai piedi) che stridono prevalentemente su roccia. Da qui in avanti il gioco si fa decisamente più duro...i passaggi su roccia sono sempre più frequenti, intervallati da tratti di misto e crestine nevose ripide ed affilate. Si procede in conserva ma dove il passaggio è più arduo procediamo a tiri che quasi sempre lascio affrontare a Davide (mio socio di cordata)....non mi permetterei mai di privargli questa soddisfazione! Giunti all'altezza dei gendarmi il terreno è veramente mefitico, di misto, dal percorso poco intuitivo....tanto che ci infiliamo in un canale/camino senza sbocco che ci costringe ad una delicata discesa e una 'bella' perdita di tempo. Ritrovato il passaggio corretto usciamo sul ripido pendio in neve/ghiaccio che ci permette di salire fin sotto il grande risalto. Siamo così ad uno dei passaggi chiave...la quota oltre i 4000 m e la stanchezza iniziano a farsi sentire...le pause di 'meditazione' sono necessariamente sempre più soventi ...ma bisogna proseguire. Un traverso esposto su neve e poi un paio di faticosissimi passaggi in roccia....passati con la tecnica definita da Fabio del 'ribaltamento ignorante' . ..che bello...qui vale tutto...lo stile è l'ultima delle preoccupazioni! Ora ci attende nuovamente un ripidissimo pendio di neve/ghiaccio che culmina con una breve goulotte. Ora inizio ad essere veramente cotto ma la vista della Capanna Margherita (che sembra di poter toccare) infonde fiducia....oltre tutto da qui la relazione dice che le difficoltà maggiori sono passate. Sticaz....i! L'ultimo risalto è più duro del previsto...sono due lunghezze su roccia con passaggi non banali e soprattutto faticosi....ma faticosi. Ad un certo punto un urlo: 'Sono fuoriii!' ....è Federica che risolve l'ultimo passaggio ed esce sul cupolone nevoso della Punta Gnifetti. Poco dopo anche Davide ed io arriviamo ai piedi della Margherita! E' fatta...la Cresta Signal è sotto di noi. La vista sui morbidi e bianchi pendii della via normale è estremamente rilassante, la fatica non è finita ma ormai è solo più questione di tenere duro e dosare bene le energie. Quanto vorremmo avere un paio di sci ...le condizioni sono ottimali...e invece ci tocca una lunga scarpinata. Breve risalita al Colle del Lys, poi giù al Rif Gnifetti e ancora al Mantova...dove finalmente ci concediamo una birra e un attimo di riposo. Siamo ampiamente nei tempi...il Passo dei Salati è ancora lontano ma abbiamo un buon margine per la funivia. Un'ultima fatica sulle corde fisse dello Stolemberg e poi il 'dolce' rumore della funivia decreta la fine di questo grande viaggio nel cuore selvaggio del Monte Rosa.
Un grazie ai soci di avventura e in particolare a Davide ottimo socio di cordata.
Data: 26-27 Luglio 2009 Quota max: 4557 m Partenza da: Alagna Valsesia Quota partenza: 1500 m Dislivello: 3100 m Zona: Monte Rosa Difficoltà: D, max IV, neve/ghiaccio fino a 45/50°