Gitarella fuori porta, in esplorazione della Valle Pesio, per verificarne le condizioni di innevamento. Già a Mondovì capiamo che la neve certamente non mancherà. Poi man mano che saliamo in auto verso la Certosa due veri muri ai lati della strada. Incredibile. Ovviamente dalla Certosa di Pesio siamo subito ciaspole ai piedi, e seguiamo la pista forestale, adibita a pista di fondo, salvo poi abbandonarla seguendo delle scorciatoie. Peccato che queste ad un certo punto si perdono nel nulla, tra alberi e rami abbattuti. Un po' di sano ravanage e recuperiamo la strada, poco prima del Gias Inferiore Baus dell'Ula, letteralmente sommerso dalla neve, tant'è che riesco a salire comodamente sul tetto! Abbandoniamo la strada per seguire la dorsale tra il vallone di San Bruno e quello del Cavallo, fino ad uscire finalmente dalla vegetazione. Qui i pendii si fanno un po' più ripidi, il vento ha lavorato molto e si notano piccoli accumuli e qualche lastrone di superficie, però niente di preoccupante all'apparenza. Ultimi 100 metri di dislivello con crosta molto dura e con un venticello da nord un po' fastidioso. La cima (contraddistinta oltre che dalla croce da una serie di rifiuti organici) pur essendo a bassa quota offre un grande panorama, merita davvero. Sosta non prolungata a causa delle temperature rigide, così iniziamo a scendere, la neve è bruttina, si passa dalla crosta dura a quella morbida superficiale, per concludere con crostaccia da rigelo nel bosco, causata dalle piogge e dalle temperature alte dei giorni precedenti.
Data: 14 febbraio 2009 Quota max: 1889 Partenza da: Certosa Pesio Quota partenza: 859 Dislivello: 1030 Zona: Valle Pesio Difficoltà: MR