Gita in una zona che è sempre bella, anche se la salita iniziale nel bosco fino all'Alpe Formica è veramente noiosa. Per fortuna poi si esce dal bosco ed il panorama ripaga la parte precedente. Una bella pista battuta ci ha permesso di salire senza racchette fino all'Alpe Formica, poi le abbiamo calzate per poter andare anche fuori dalla pista che comunque non era più portante. D'inverno questo è un itinerario tipicamente per racchettari, ma quest'anno l'abbondante neve ha messo in moto anche gli sci-alpinisti. Durante la salita abbiamo visto diverse tracce di discesa del giorno prima, compresa una tavola che ad un certo punto deve aver lasciato un bel po' di fondo su una grossa pietra che era nascosta e che è stata presa in pieno. Oggi dopo di noi sono salite parecchie altre persone con gli sci. Decisamente bisogna essere bravi per cavarsela nella boscaglia in basso. Più in là si vedevano i pendii di discesa dallo Sbaron completamente arati, e qualcuno è anche salito alla Punta del Grifone, facendosi una bella sciata. Giornata decisamente calda, salendo sui pendii al sole c'era da squagliarsi. Come sempre bastava raggiungere la cresta per ricominciare a congelare. Raggiunta la base della cresta finale ho tolto le racchette ed ho cercato di arrivare alla cima, ma dopo un po' ho lasciato perdere, la salita era al di là delle mie modeste capacità. Peccato.
Data: 02/01/2009 Quota max: 2350 Partenza da: Prarotto Quota partenza: 1435 Dislivello: 915 Zona: Valle di Susa
Arrivo all'Alpe Formica
Il castello di Avigliana e la collina morenica emergono dalla nebbia