'Alla scoperta della Pietra Verde': così cita un depliant, con tanto di carta dei sentieri che, da qualche anno, mi girava per casa. Ben consapevole che la 'nostra' Valle di Susa cela innumerevoli sorprese, non lo avevo mai accantonato, riservando però la gita a … una volta che non avremo molto tempo! In questi giorni, complici i 'ponti' ed un meteo favorevole, decidiamo di affrontare questa zona, per noi nuova. Il versante è quello che incombe su Bussoleno, in sinistra idrografica della Dora Riparia, al limite orientale della 'Riserva degli Orridi di Chianocco e Foresto'.
Partenza dalla Borgata Grange (poco a monte di Bussoleno) in prossimità di una fontanella. Da qui si diparte una strada sterrata (divieto di accesso) che si abbandona dopo pochi metri per seguire dei 'tagli' sempre ben segnalati. Seguendo pedissequamente la carta, si transita per 'Pra dël Pin' e Campo Piano, fino a raggiungere, con un ultimo tratto lungo la strada, la Borgata Falcimagna (circa 30'). Da qui si prosegue ancora lungo la carrozzabile per alcune centinaia di metri fino ad incrociare, sulla sinistra, l'imbocco di un sentiero (sentiero 5, bivio quota 900). Sul cartello e sulla brochure c'è scritto 'difficile' e 'ripido e assolato' mentre a monte, proseguendo ancora lungo la carrozzabile, ci sarebbe il sentiero 8, che sembra meno ripido e più facile… Infatti, chissà perché, ci incamminiamo lungo il sentiero 5 che, in effetti, si inerpica deciso nel bosco. Le descrizioni riportate sulla brochure ci preparano ad ogni variazione di pendenza e di terreno, e l'ottima segnaletica ci guida, in circa 1h 30' da Falcimagna, alla Fugera. L'ultimo tratto di salita è un canalino molto ripido e un po' instabile in caso di pioggia (pietre e terra). La Fugera è un inaspettato balcone con una vista spettacolare sulla media e bassa Valle di Susa. Sul pianoro trovano posto tre costruzioni fra cui la 'casa degli scalpellini' e un bivacco, con tanto di stufa e coperte d'emergenza. All'esterno c'è anche una 'tavola calda', nel senso che è ricoperta di lamiera e, con il sole che c'era, ci si sarebbe potuta cuocere sopra una frittata! Incantati dal panorama e dal luogo ci fermiamo a lungo e, dopo foto e spuntino, riprendiamo la marcia verso la meta finale. Immediatamente dopo le costruzioni troviamo l'arrivo del sentiero 8 (quello che saliva meno ripido dalla carrozzabile), ma noi continuiamo per la Ciarmetta (1646 m s.l.m.) fino a giungere, in circa 30' dalla Fugera, la nostra meta: la Cava. Dalla 'Cava di Marmo Verde' un tempo (sistematicamente dal 1724) venivano faticosamente estratti i blocchi di serpentino poi utilizzati in numerosi edifici monumentali (fra cui il Duomo di Torino): oggi è solo più una piccola cicatrice lasciata dall'uomo sul fianco della montagna, che funge anche da riparo per gli animali selvatici. Sui blocchi e sulle pareti della cava è interessante notare i segni lasciati dai punciotti e dai fioretti. Il sito è già chiaramente individuabile dalla Fugera, ed è agevolmente raggiungibile ed attrezzato con un tratto di corda fissa. Torniamo sui nostri passi e, fra i Daphne Mezereum (fior di stecco) dei prati della Ciarmetta, ci concediamo una lunga pausa pranzo con siesta. Per la discesa, di fronte alla 'casa degli scalpellini' (a destra rispetto al senso di marcia), troviamo seminascosto dall'erba il sentiero 2 che, puntando decisamente a destra e verso il fondovalle, tagliando dapprima un prato e scendendo poi ripido e pietroso, ci conduce a Ca Teissard, con scorci panoramici sul Rio delle Meisonasse e l'Orrido di Foresto. Da Ca Teissard si prosegue sul sentiero e, al bivio a quota 1100 m s.l.m. andiamo a sinistra sul sentiero 3 che, transitando per le Case Trucco e 'I Quioch', taglia l'assolato versante fino al bivio a quota 540 m s.l.m. Da qui troviamo il sentiero 11 che, in breve, ci riporta alla strada sterrata e, infine, all'auto (tempo totale di discesa dalla Cava circa 2 ore). Bel giro, impegnativo se fatto con il sole a picco, complimenti a chi ha marcato i sentieri e all'Associazione 'Amici della Pietra e della Castagna' e al CAI-UGET di Bussoleno per la redazione della carta (di cui alleghiamo la scansione) e le dettagliate descrizioni.
Data: 02/05/2008 Quota max: 1650 m s.l.m. Partenza da: Grange di Bussoleno Quota partenza: 500 m s.l.m. Dislivello: 1150 m Zona: Bussoleno Difficoltà: E
Percorso dell'escursione
Vista panoramica dalla 'casa degli scalpellini' alla Fugera