La magica avventura del Lourousa è ancora fresca quando Enzo, ad inizio settimana, mi propone per il ponte del 1°Maggio una serie di gite da paura, tutte assai impegnative ....e le mie controproposte stile 'parete nord' della Cima Bosco non hanno un gran successo... Tra tutte le possibilità la scelta cade sulla Grande Aiguille de la Berarde lungo il couloir nord...una gitarola dove le pelli di foca non servono, e questo dovrebbe già spiegare tante cose! Si tratta di una canale sospeso con 300 m a 50°, 1000 m a 45° e i restanti 400 su esposte cengie rocciose....insomma una cosa 'tranquilla'! Il 'bello' è che esci dalla macchina già con casco, ramponi, picche e attacchi subito sul ripido...e per 1720 metri non molla mai, mai, mai... Sinceramente sono molto poco convinto sulle mie capacità di poter scendere con gli sci una bestia simile, ma l'unico modo per scoprirlo è provarci. Le ultime relazioni indicano condizioni ottimali con abbondante farina e anche le numerose strettoie si passano senza particolari problemi. Vabbè....poi alla mitica La Berarde sarei sempre voluto andare, e quando scopro che il team è lo stesso del Lourousa mi convinco del tutto. Escluso il maestro Enzo...Costanzo, Giorgio, Marilena ed io non abbiamo particolari esperienze su difficoltà così elevate....ma l'unione fa la forza e così tutti allegramente partiamo per La Berarde. Come mi sarei aspettato questo è un posto grandioso (oltre che dall'altra parte del mondo ), e ovunque ti giri vedi pareti imponenti e vie storiche, inoltre vedere i colossi del Delfinato dalla loro lato B è assai curioso. Ci sistemiamo nel camping (ancora incustodito) e per la serata non ci facciamo mancare niente.....una ottima e ricca cenetta, il falò, bacco, tabacco e venere.... Bè.....in realtà la cena è stata salvata in extremis dal camping-gaz in quanto Enzo ha caricato il fornello del camper con disinfettante e non alcool ,....il falò si è spento dopo 5 minuti,....tabacco nessuna lo fuma,.... venere è rimasta nei nostri sogni, e solo il vino ci ha degnamente rallegrato!
Alle 6:00 del mattino siamo operativi e motivati (....basta guardare la foto di Enzo come si prepara psicologicamente ....), poi.....pronti via! La salita è subito tosta e oltretutto nella prima parte bisogna individuare i passaggi giusti sulle cengie rocciose, il rigelo è buono e la progressione veloce. Terminata la prima parte si arriva sul pendio sospeso che consente l'accesso al canale....che ha un aspetto veramente cattivo! La sospirata traccia di salita dei predecessori non c'è e quindi ci tocca battere....con un ottimo gioco di squdra ci alterniamo nell'arduo compito, ma fin da subito notiamo che oggi Giorgio ha una marcia in più e nonostante la sua 'losa' che si porta sulle spalle procede spedito. Man mano che si sale il baratro sotto i piedi è sempre più notevole, la vista sulla strada della Berarde sempre più inquietante.....e la cosa ancora più impressionante è che verso l'alto il canale sembra non terminare mai. Dalla sezione centrale in su le pendenze sono veramente toste e, a causa dei passaggi precedenti, si sono formati muretti ripidissimi...in più posti mi trovo con il naso a pochi centimetri dal pendio. Per rendere il tutto più avventuroso una serie di strettoie in parte ghiacciate intervallano i vari tronconi del canale. La salita è interminabile e man mano che salgo valuto sempre più la possibilità di scendere a piedi....anche Costanzo e Marilena sono titubanti....ma l'ottimismo e la determinazione non mancano mai. Dopo circa 5 ore arriviamo alla sella a pochi metri dalla vetta. Il panorama è stupendo...da tutti i versanti una vista sconfinata....haimè anche verso il basso! Dopo pochi minuti arriva anche Enzo (che si definisce 'la particella di sodio'.....c'è qualcuno in sto canale.... ). Mangiucchiamo, scherziamo, fotografiamo....poi il 'maestro' in modo quasi paterno e responsabile ci dice: 'questa discesa è una cosa seria, affrontatela con gli sci solo se ve la sentite...'. Giorgio è il meno preoccupato...anzi è euforico; Costanzo (Costi), Marilena (Mari) ed io un pò meno ma raccogliamo tutta la concentrazione e iniziamo questo viaggio all'ingiù! Giorgio apre le danze e vediamo subito che è perfettamente all'altezza della situazione , poi è la volta di Enzo che con una sicurezza sbalorditiva curva in posti improponibili su contropendenze senza senso. Infine Costi, Mari ed io cerchiamo di fare del nostro meglio ma non è facile. La neve non è delle migliori, è farina compressa ma molto lavorata dai passaggi precedenti, ci sono accumuli, rigole, saltini il tutto su pendenze più che sostenute in un canale assai concavo. E' una vera lotta psicologica...penso di essere in grado di curvare ma le gambe sono bloccate.....le poche curve che riesco a fare sono intervallate da lunghi tratti di derapata. Oltretutto non c'è tempo da perdere la parete laterale, esposta ad est, iniziano a scaricare....bisogna togliersi da lì il più velocemente possibile! Poco dopo Costi preferisce togliere gli sci e proseguire con picche e ramponi.... Mari ed io, spronati da Enzo, non ci arrendiamo! Marilena si comporta molto bene nella parte alta, mentre io mi riprendo un pò dalla parte centrale....ma lo stile e la maturità tecnica dimostrata da Giorgio ed Enzo è tutt'altra cosa! Poco male, tutta esperienza e in ogni caso grande soddisfazione per aver affrontato tutti i passaggi (anche le strettoie ghiacciate) con gli sci ai piedi, mantenendo sempre la calma e un discreto margine di sicurezza. Standing ovation per Giorgio che ha surfato con gran classe ed Enzo tornato nuovamente ad altissimi livelli...vederlo saltare sulle contropendenze a 55° e più è stato un vero spettacolo! Complimenti ad entrambi!
Morale: oggi, oltre aver vissuto una giornata grandiosa che difficilmente dimenticherò, ho capito tante cose: - lo sci estremo richiede più che una notevole preparazione tecnica una predisposizione mentale non indifferente... - il nostro canalun (il Lourousa) è probabilmente sovrastimato, un 5.1 forse sarebbe più adeguato... - non oso immaginare cosa siano i 5.4 o 5.5....magari in condizioni alla Stefano De Benedetti... - personalmente, per quest'anno, è meglio che ritorni a fare pratica (tecnica e mentale) sui 'tranquilli' 4.3/5.1...mi sono reso conto di non essere ancora pronto per questi gradi di difficoltà! - etc...etc...etc
Un grazie a tutti i soci e un particolare ringraziamento ad Enzo che oltre guidarci in questi magici posti si sente anche oltremodo responsabile di noi tutti!
P.S. Cercasi badante ripidista (preferibilmente donna) per tenere compagnia alla 'particella di sodio' durante le salite!
Data: 3 Maggio 2008 Quota max: 3421 m Partenza da: La Berarde Quota partenza: 1700 m Dislivello: 1721 m Zona: La Berarde (Ecrins) Difficoltà: 5.3/E3